Droghe - Cosa sono? Classificazione, Effetti Ricercati e Collaterali

Droghe - Cosa sono? Classificazione, Effetti Ricercati e Collaterali

Generalità

L'assunzione  di droghe è diventata un problema sociale che interessa trasversalmente diverse fasce di popolazione. Le droghe, ma anche gli psicofarmaci, finiscono per causare l'effetto opposto a quello per il quale sono state assunte: alterano il comportamento del cervello e dell'intero organismo.
Anche le droghe, quindi, quando sono assunte dall'organismo, ne modificano i meccanismi: una piccola quantità agisce come stimolante, una quantità maggiore funziona come sedativo, e una quantità ancora più alta è un vero e proprio veleno, che può causare la morte dell'individuo.

Tipi di Droghe

Diamo uno sguardo ai vari tipi di droghe:

  • AMFETAMINE: permettono di ridurre la sensazione di fame e di fatica e di rafforzare lo stato di veglia; sono, inoltre eccitanti o stimolanti e ciò provoca una sbagliata valutazione dei propri limiti.
  • ECSTASY: è amfetamina con effetto allucinogeno  e potrebbe indurre aggressività.
  • OPPIACEI: sono  l'oppio e i suoi derivati (ad esempio morfina ed eroina); provocano un  deficit sensoriale generalizzato e, in particolare, riducono la sensibilità alla luce: rendono difficile il riconoscimento degli oggetti scuri.
  • ALLUCINOGENI: sono sia di origine naturale, come la mescalina, ma anche  di origine sintetica come l'LSD; provocano allucinazioni uditive e visive.
  • CANAPA INDIANA: è una pianta dalle cui foglie e fiori essiccati si ricava la marijuana e dalla resina del fiore, l'hashish; induce alterazioni spazio-temporali,  difficoltà di messa a fuoco e ipersensibilità generalizzata nell'arco di tempo che va dalle tre alle sei ore dopo l'assunzione.
  • COCAINA:  è una polvere bianca estratta dalle foglie della coca; è una sostanza eccitante e rende difficile il riconoscimento chiaro degli oggetti nell'arco di tre - sei ore dopo l'assunzione.
  • CRACK: è ottenuto da un impasto di foglie di coca e ha gli stessi effetti della cocaina.

Conseguenze della Tossicodipendenza

Il tossicodipendente è solitamente assente, smemorato e irresponsabile, incapace di vivere bene e non riesce a raggiungere le proprie mete nella vita.
Con l'uso di droghe viene ostacolato l'apprendimento: si è osservato nelle scuole che gli allievi che fanno uso di tali sostanze sono molto più lenti nell'apprendimento rispetto agli altri ed hanno anche meno abilità. L'intelligenza e la creatività sono frutto di una mente sana non di una mente intossicata dalla droga.
Anni fa si credeva che le  droghe venissero eliminate dall'organismo dopo cinque giorni al massimo dall'ultima assunzione, ma è ormai noto che ciò non sia vero; infatti, è stato dimostrato scientificamente  che le droghe, ma anche l'alcool, e tanti altri residui altrettanto tossici, possono restare anche per molti anni nei tessuti adiposi del corpo.
Gli effetti della droga sull'organismo di un tossicodipendente diminuiscono con il  passar degli anni, perchè il suo corpo si abitua alla presenza di tali sostanze chimiche estranee. Per questo motivo l'individuo è costretto ad assumere quantità sempre maggiori di droga; allo stesso tempo, l'organismo continua ad aumentare la tollerabilità a tali sostanze; oltretutto, una mancata assunzione gli procurerà forti dolori (sintomi da astinenza).
La dipendenza origina proprio dal fatto che il corpo umano non riesce ad eliminare completamente i residui di droga e alcool; infatti, quando il tossicodipendente cerca di smettere, tali residui entrano nuovamente in circolo nel sangue e provocano una richiesta di droga a cui è difficile resistere. L'astinenza non è altro che una reazione nervosa del cervello innescata dalla presenza di questi metaboliti - anche se in quantità microscopiche - poiché i recettori delle cellule cerebrali, abituati a grandi concentrazioni di droghe, devono "accontentarsi" delle piccole quantità fornite dai metaboliti.

Effetti delle Droghe

L'organismo è dotato di un apparato di comunicazione e trasmissione delle informazioni fra le cellule nervose chiamato sinapsi, all'interno delle quali avviene la trasmissione di un segnale nervoso attraverso i neuroni che si passano l'informazione uno con l'altro; una volta ricevuta la nuova informazione, le sinapsi liberano un neurotrasmettitore che va a legarsi a un recettore specifico posto sulla membrana del neurone successivo.

Le droghe vanno ad alterare la produzione e la liberazione dei neurotrasmettitori nelle sinapsi: alcune riducono l'efficacia dei neurotrasmettitori e altre la aumentano. Ad esempio le amfetamine (o farmaci analoghi) provocano la sintesi di particolari neurotrasmettitori che, una volta liberati dalle sinapsi, alterano le comunicazioni tra neuroni. I derivati dell'oppio o la morfina, invece, hanno una struttura molecolare che somiglia a quella delle endorfine (neurotrasmettitori naturali), quindi si sostituisce a loro nelle sinapsi; ciò provoca un funzionamento sbagliato delle sinapsi che porta ad un'alterazione della comunicazione fra i neuroni e le diverse zone del cervello. Come è facile immaginare, tali alterazioni non rimangono confinate al sistema nervoso centrale e al cervello ma si ripercuotono su tutto l'organismo e, ciò che è peggio è che le sostanze ingerite finiscono, spesso,  per causare effetti opposti a quelli voluti al momento dell'assunzione.
Quindi, con l'assunzione di droghe e alcool, anche in piccole dosi, viene alterata la qualità della risposta agli stimoli esterni: viene indotta un'alterazione al comportamento, ai tempi di reazione e al tipo di reazione; di conseguenza, la guida da parte di un individuo che ha fatto uso di tali sostanze, non può garantire la perfetta risposta ai fattori ambientali quali luce, suoni, traffico, altre vetture o pedoni in circolazione sulla strada ecc.

Vediamo in dettaglio...

Il corpo umano dispone di cellule "speciali" che captano e registrano ciò che accade nel mondo esterno chiamati recettori di senso; queste cellule, assorbono l'energia relativa ad uno stimolo, che può essere la luce o le onde di un suono ecc... e la convertono in un impulso nervoso che arriva al cervello dando informazione sull'agente esterno captato, ad esempio natura dello stimolo  (suono, luce...) e sua intensità (suono forte o debole, colore chiaro o scuro...).

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