Ormoni Tiroidei | Funzioni, Metabolismo, Uso come Farmaci

In questo articolo parliamo di Ormoni Tiroidei, delle loro Funzioni Biologiche e di come viene regolata la loro Sintesi. Valori Normali nel Sangue, Sintomi di Eccessi e Carenza e Impiego Terapeutico come Farmaci nelle Malattie della Tiroide

Ormoni Tiroidei
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Cosa Sono

Gli ormoni tiroidei sono sostanze chimiche contenenti iodio, prodotte dalla tiroide e rilasciate nel sangue.

Una volta entrati nel sangue, questi ormoni vengono trasportati fino ai tessuti bersaglio provocando risposte funzionali specifiche.

Gli ormoni tiroidei agiscono su quasi tutte le cellule del corpo.

In generale, stimolano il metabolismo energetico, regolano l'immunità e sono necessari per il normale accrescimento e sviluppo, soprattutto del sistema nervoso centrale.

I disturbi della tiroide sono malattie comuni. Fortunatamente, per la maggior parte di questi disturbi è disponibile un trattamento adeguato.

T3, T4, TSH

La tiroide produce due principali ormoni: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3).

Tra i due, T3 risulta decisamente più attivo rispetto a T4, sebbene quest'ultimo sia molto più abbondante nel sangue.

La triiodotironina (T3) contiene 3 atomi di iodio e viene creata dalla scomposizione della tiroxina (T4), che invece ne contiene 4. A sua volta, la tiroxina viene sintetizzata a partire dalla tireoglobulina, una proteina ricca di tirosina contenente iodio.

Gli ormoni tiroidei vengono rilasciati dai follicoli tiroidei quando nel sangue aumenta il livello dell'ormone TSH (ormone tireostimolante o tireotropo), secreto dall'ipofisi.

A sua volta, la secrezione ipofisaria di TSH avviene sotto lo stimolo di un ormone ipotalamico chiamato TRH (ormone di rilascio della tireotropina).

Ricapitolando:

  • L'ormone ipotalamico TRH stimola l'ipofisi a secernere TSH, che a sua volta raggiunge e stimola le cellule della tiroide responsabili della sintesi degli ormoni T4 e T3
  • Per descrivere questo meccanismo si parla di asse ipotalamo - ipofisi - tiroide.

L'immagine sottostante evidenzia il cosiddetto sistema feedback negativo, o meccanismo di retroregolazione. In base a questo sistema, l'aumento degli ormoni tiroidei nel sangue ha un effetto inibitorio sia sul rilascio di TSH che su quello di TRH.

Pertanto, in condizioni fisiologiche, livelli elevati di T4 e T3 sopprimono il rilascio degli ormoni che stimolano la tiroide a sintetizzarne di nuovi. Ciò impedisce che i livelli di T4 e T3 crescano troppo.

Grazie a questo meccanismo, i livelli di ormoni tiroidei rimangono entro valori stabili, fisiologici, che si adeguano alle differenti condizioni dell'organismo:

  • Quando la concentrazione ematica di T4 diminuisce, l'ipotalamo produce TRH, che stimola l'ipofisi a produrre e rilasciare il TSH. Il TSH a sua volta stimola la tiroide a produrre più T4 e T3.
  • All'aumentare della concentrazione ematica di ormoni tiroidei, il rilascio di TRH e TSH è inibito, di conseguenza anche la produzione degli stessi T4 e T3.
Ormoni Tiroidei

T3 è più Potente di T4

Una nota importante riguarda la diversa intensità degli effetti metabolici espletati dai due ormoni tiroidei.

Nel sangue, i livelli di T4 sono decine di volte più alti rispetto a quelli di T3.

La maggior parte del T3 viene prodotta attraverso la rimozione di un atomo di iodio dal T4, mediata da enzimi chiamati deiodinasi in un processo che richiede selenio.

Esistono tre tipi diversi di deiodinasi

  • La deiodinasi di tipo 1, che si trova nel fegato e nei reni e sostiene i livelli di T3 nel sangue.
  • La deiodinasi di tipo 2, che converte T4 in T3 all'interno delle cellule del tessuto cerebrale, ipofisario e del grasso bruno.
  • La deiodinasi di tipo 3, presente nella placenta, nel cervello e nella pelle, che porta alla generazione di rT3.

Di fatto, potendo essere "trasformato" (deiodato) a T3 per opera delle desiodasi, l'ormone tiroxina rappresenta una riserva attiva di T3.

Gli Ormoni Tiroidei sono Legati alla TBG

Nel sangue, la quasi totalità degli ormoni tiroidei si trova legata a delle proteine di trasporto, come la globulina legante la tiroxina (TBG) e l'albumina.

Solo la piccolissima percentuale di ormoni tiroidei slegata da questi trasportatori risulta metabolicamente attiva, mentre la quota legata rappresenta una riserva funzionale degli ormoni.

  • La maggior parte degli ormoni tiroidei è legata alla globulina legante la tiroxina (circa il 70%), alla transtiretina (10%) e all'albumina (15%).
  • Solo lo 0,03% di T4 e lo 0,3% di T3 si trovano nel sangue in forma libera

A Cosa Servono

Funzioni degli Ormoni Tiroidei

Gli ormoni tiroidei sono essenziali per il corretto sviluppo e la differenziazione di tutte le cellule del corpo umano. Influenzano pertanto innumerevoli funzioni corporee 1:

  • Respirazione: aumentano la velocità di ventilazione.
  • Metabolismo: aumentano il metabolismo basale.
  • Funzione cardiaca: aumentano la frequenza e la forza di contrazione cardiaca.
  • Funzionalità Nervosa: potenziano lo sviluppo del cervello e gli effetti delle catecolamine (aumentano l'attività simpatica). Gli ormoni tiroidei svolgono anche un ruolo nel sonno e nei modelli di pensiero. Livelli aumentati sono associati a una maggiore velocità di generazione del pensiero ma a una riduzione della concentrazione.
  • Peso corporeo: favoriscono il mantenimento del peso forma aumentando il dispendio energetico.
  • Forza muscolare: il muscolo è uno dei principali organi bersaglio degli ormoni tiroidei, che ne regolano il metabolismo; sia l'eccesso che la carenza di questi ormoni sono associati a debolezza muscolare e affaticamento.
  • Funzione sessuale: gli ormoni tiroidei influenzano la funzione sessuale, inclusa la libido e il mantenimento di un normale ciclo mestruale.
  • Temperatura corporea: aumenta di pari passo all'aumento dell'attività metabolica.
  • Livelli di colesterolo: gli ormoni tiroidei promuovono il metabolismo di questo lipide; bassi livelli di ormoni tiroidei si associano a un aumento del colesterolo LDL, mentre l'ipotiroidismo li riduce.
  • Crescita e sviluppo: sono essenziali per lo sviluppo cerebrale del feto e nei primi anni di vita; aumentano il tasso di crescita dei giovani.
  • Funzionalità intestinale e digestione: stimolano la peristalsi, aumentano l'assorbimento intestinale e favoriscono la digestione.

In generale, gli ormoni tiroidei hanno un effetto stimolante sul metabolismo; aumentano la velocità con cui le cellule ossidano il glucosio e sono necessari per il normale accrescimento e sviluppo.

Di conseguenza, la scarsa produzione di ormoni tiroidei si manifesta con rallentamento dei processi metabolici, quindi del metabolismo basale e della temperatura corporea. Sul fronte opposto, l'eccesso di ormoni tiroidei determina fenomeni opposti: tachicardia, tremori, elevazione della temperatura corporea e perdita di peso spesso non compensabile con un maggiore apporto energetico alimentare

Gli ormoni tiroidei rivestono un ruolo critico nello sviluppo cerebrale. La carenza di questi ormoni durante il periodo della neurogenesi (che si protrae fino a 6 mesi dopo il parto) provoca ritardo mentale irreversibile del bambino (cretinismo).

Le funzioni degli ormoni tiroidei diventano evidenti in tutti quei casi in cui la ghiandola tiroide produce una quantità eccessiva (ipertiroidismo) o insufficiente (ipotiroidismo) di questi ormoni.

Sintomi dell'ipertiroidismo

Quando i livelli di ormoni tiroidei sono troppo alti, insorgono sintomi come:

  • Sudorazione e intolleranza al caldo
  • Tachicardia: frequenza cardiaca accelerata
  • Tremori, palpitazioni
  • Perdita di peso
  • Perdita di capelli
  • Diarrea
  • Flussi mestruali assenti o leggeri
  • Occhi sporgenti
  • Pelle calda e liscia

Sintomi di ipotiroidismo

Quando i livelli di ormoni tiroidei sono troppo bassi, insorgono sintomi come:

  • Sensibilità alle basse temperature
  • Bradicardia: battito cardiaco lento
  • Aumento di peso
  • Pelle e capelli secchi
  • Difficoltà a dormire
  • Stanchezza e affaticamento
  • Difficoltà a concentrarsi
  • Depressione
  • Periodi mestruali frequenti e pesanti

L'ipotiroidismo è il disturbo più comune della funzione tiroidea. Scopri di più, leggendo il nostro articolo di approfondimento sulle malattie della tiroide »

Valori Normali

Nella seguente tabella sono riportati gli intervalli di normalità per i vari indici di funzionalità tiroidea.

Si tenga presente che i range di normalità possono variare da un laboratorio all'altro, per cui i risultati devono essere sempre interpretati in accordo con la clinica e il medico.

Sigla Nome esteso Unità Intervallo di riferimento
fT3 T3 libero pg/ml 2,5 - 4,3
fT4 T4 libero ng/dl 0,9 - 1,7
T3 Triiodotironina totale ng/dl 75 - 200
T4 Tetraiodotironina o tiroxina totale µg/dl 6 - 12
TSH Ormone stimolante la tiroide U/ml 0,27 - 4,2
TRH Ormone di rilascio della Tirotropina U/ml 5 - 25
TBG Globulina legante alla tiroxina mg/dl 1,1 - 2,1

L'incrocio dei vari parametri di funzionalità tiroidea permette al medico di valutare la salute e il grado di attività della ghiandola. La tabella seguente riassume alcuni esempi dei risultati più frequenti e del loro potenziale significato.

TSH

T4 LIBERO

T3 LIBERO O TOTALE

PROBABILE INTREPRETAZIONE

Normale Normale Normale Normale funzionalità tiroidea (eutiroidismo)
Normale o basso Normale o basso Basso Normale alterazione della funzionalità tiroidea dovuta a malattia (malattie non tiroidee o sindrome del malato eutiroideo)

Alto

Normale

Normale

Ipotiroidismo leggero (subclinico). In persone in trattamento per ipotiroidismo, indica un dosaggio scarso del farmaco

Alto

Basso

Basso o normale

Ipotiroidismo primario (dovuto a un problema della ghiandola tiroidea)

Basso

Basso

Basso

Ipotiroidismo secondario dovuto a problemi ipotalamici o ipofisari.

Basso

Normale

Normale

Ipertiroidismo leggero (subclinico); in persone in trattamento per ipotiroidismo, indica un dosaggio eccessivo del farmaco

Basso

Alto

Alto

Ipertiroidismo primario (dovuto a problemi della ghiandola tiroidea)

Normale o alto Alto Alto Ipertiroidismo secondario, dovuto a problemi dell'ipofisi, o dei recettori per gli ormoni tiroidei (resistenza agli ormoni tiroidei)
Basso Normale Alto Ipertiroidismo raro dovuto alla produzione eccessiva di T3 (tireotossicosi o T3-tossicosi)

Dieta e Ormoni Tiroidei

Per assicurare un'adeguata sintesi degli ormoni tioidei è necessario un adeguato apporto alimentare di iodio e selenio.

  • Lo iodio è indispensabile per la produzione di ormoni tiroidei. La carenza di iodio è una delle principali cause di ipotiroidismo, specialmente nei Paesi in via di sviluppo.
  • Il selenio è necessario per convertire l'ormone tiroideo T4 in T3 (metabolicamente più attivo). Il selenio stimola la funzione della tiroide e la protegge dallo stress ossidativo e dalle malattie autoimmuni. La carenza di selenio contribuisce all'ipotiroidismo.

Anche il ferro è un minerale importante, in quando necessario per la funzione della perossidasi tiroidea, che è importante nella sintesi degli ormoni. L'anemia cronica dovuta a carenza di ferro (anemia sideropenica) può pertanto compromettere la funzione tiroidea.

Alcune prove emergenti sottolineano anche l'importanza di un adeguato apporto di vitamina A. In uno studio su donne obese, la vitamina A ha aumentato i livelli di T3 e ha ridotto il TSH 2. In uno studio su animali, i ratti carenti di vitamina A mostravano valori di ormoni tiroidei due volte più bassi 3.

Carenza di Iodio e Tiroide

La carenza di iodio è responsabile di alcune patologie della tiroide.

Una carenza di iodio porta a una riduzione della produzione di T3 e T4, che l'organismo cerca di compensare attraverso un aumento del rilascio di TSH.

L'attività stimolatoria di questo ormone sulla tiroide ne determina la crescita eccessiva, causando una malattia nota come gozzo semplice caratterizzata da un rigonfiamento alla base del collo.

In molte zone dell'Italia e del mondo, la dieta non apporta adeguate quantità di iodio.

Il metodo più efficace per assicurare all'organismo la giusta quantità giornaliera di iodio è quello di utilizzare, nell'ambito di una dieta variata e bilanciata, il sale arricchito di iodio al posto di quello comune.

Lo iodio abbonda nel pesce di mare, nei molluschi, nei crostacei e nelle alghe; anche le uova, il latte e la carne ne contengono quantità importanti. Questi alimenti sono ricchi anche di selenio, un altro minerale importante per la sintesi di ormoni tiroidei.

Carenza di Selenio e Tiroide

La ghiandola tiroide necessita di un adeguato apporto sia di iodio che di selenio per il suo corretto funzionamento.

I cereali, la carne e il pesce sono fonti importanti di selenio nella maggior parte dei Paesi, anche se il contributo dovuto ai cereali è molto più variabile rispetto a quello dovuto al consumo di carne e pesce, poiché dipende dalle caratteristiche del terreno.

Le noci del Brasile sembrano avere un contenuto straordinariamente elevato di selenio.

Ormoni Tiroidei come Farmaci

Gli ormoni tiroidei possono essere sintetizzati industrialmente e impiegati come farmaci, mentre in passato era più diffuso l'utilizzo della tiroide essiccata di maiale, che produce ormoni tiroidei biologicamente simili a quelli dell'uomo.

Le principali indicazioni per l'uso terapeutico degli ormoni tiroidei sono:

  • Terapia sostitutiva nei pazienti con ipotiroidismo
  • Terapia di soppressione del TSH nei pazienti con cancro della tiroide.

Nell'ipotiroidismo si usa preferibilmente la forma sintetica della tiroxina, che è più facilmente gestibile rispetto al T3, anche perché viene metabolizzata più lentamente e per questo necessita in genere di una sola somministrazione giornaliera.

Nel 2016 la levotiroxina, una forma sintetica di tiroxina (Eutirox), è stata il farmaco più prescritto negli Stati Uniti, con oltre 114 milioni di prescrizioni 4.

Gli effetti avversi ascrivibili agli ormoni tiroidei sono visibili solo in caso di sovradosaggio e sono del tutto simili agli effetti descritti nei casi di ipertiroidismo.

Calcitonina

La ghiandola tiroidea produce anche l'ormone calcitonina, che aiuta a regolare i livelli di calcio nel sangue.

La calcitonina provvede all'abbassamento della concentrazione sanguigna di calcio, opponendosi agli effetti del paratormone (PTH) prodotto dalle ghiandole paratiroidi.

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