Fenossietanolo | Fa Davvero Male? Opinioni degli Esperti

In questo articolo parliamo del Fenossietanolo, dei suoi impieghi come conservante nei cosmetici e dei possibili rischi per la salute. Con Studi Scientifici e Opinioni degli Esperti

Fenossietanolo
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Che Cos'è

INCI: Phenoxyethanol. Sinonimo: Ethylene Glycol Monophenyl Ether

Il fenossietanolo è un conservante utilizzato in molti prodotti cosmetici e per la cura della persona.

Dal punto di vista chimico, si tratta di un etere aromatico del glicole etilenico.

Si presenta come un liquido viscoso, trasparente, leggermente appiccicoso e con debole odore di rosa. È solubile sia in acqua che in olio e stabile in assenza di acido cloridrico e forti ossidanti.

Il Phenoxyethanol possiede una significativa attività antimicrobica ad ampio spettro. La molecola si lega infatti alla parete dei batteri, bloccando alcune funzioni vitali per la cellula batterica, impedendone la riproduzione e provocandone la morte.

Il fenossietanolo risulta efficace contro batteri GRAM + e GRAM -, lieviti e muffe.

A Cosa Serve

Il Phenoxyethanol viene impiegato in ambito cosmetico come conservante, al fine di preservare i prodotti dalla contaminazione microbica.

Viene generalmente usato in concentrazioni comprese tra lo 0,5% e lo 0,8% e ne è consentito l'uso nei cosmetici fino a una concentrazione massima dell'1%.

Il Phenoxyethanol si trova spesso in associazione con i parabeni, in quanto costituisce un ottimo solvente per tali molecole e con essi agisce in sinergia nello svolgere l'azione preservante. Tuttavia, alcuni produttori potrebbero utilizzare il fenossietanolo nei loro prodotti anche come sostituto dei parabeni, che recentemente hanno perso il favore dei consumatori attenti alla salute.

Nel campo della profumeria, il Phenoxyethanol viene impiegato anche come fissativo, grazie alla capacità di stabilizzare le fragranze e di ridurre la velocità di evaporazione del profumo.

Se combinato con un'altra sostanza chimica, l'octenidina dicloridrato, alcune prove indicano che è efficace nel ridurre l'acne. Uno studio del 2008 1 su 30 soggetti con acne infiammatoria ha mostrato che dopo sei settimane di applicazioni due volte al giorno, oltre la metà dei soggetti ha visto un miglioramento del 50% nel numero di brufoli.

Il fenossietanolo viene utilizzato anche in altri settori, compresi vaccini e prodotti tessili. Questo articolo si concentra tuttavia sul suo impiego nei prodotti cosmetici.

Fa Male?

Molti prodotti cosmetici tradizionali e boutique contengono fenossietanolo. 

Come abbiamo visto, viene spesso usato come conservante o stabilizzante per altri ingredienti che potrebbero altrimenti deteriorarsi, rovinarsi o diventare meno efficaci troppo rapidamente.

Il Cosmetic Ingredient Review (CIR) Expert Panel ha recentemente revisionato questo ingrediente, concludendo che il fenossietanolo può essere considerato sicuro per l'uso cosmetico alle concentrazioni consentite (1% o inferiori) 2.

Il 6 ottobre 2016, il Comitato scientifico europeo, SCCS ha pubblicato la versione finale dell'opinione sul Fenossietanolo 3. Secondo il Comitato di Esperti, il fenossietanolo è considerato sicuro a concentrazioni minori o uguali all'1% in tutti i cosmetici, anche quelli per infanti (cioè con meno di 3 anni) che sono più esposti (in termini di peso della sostanza per kg di peso corporeo).

Tuttavia, questo rapporto rileva anche che l'utilizzo di diversi prodotti che contengono tutti una dose bassa potrebbe comportare una sovraesposizione.

Anche il Giappone limita l'uso del fenossietanolo nei cosmetici a una concentrazione dell'1%.

Nonostante l'allarmismo sollevato da alcune riviste e siti internet, il fenossietanolo resta uno dei conservanti più efficaci e sicuri. Ciò non toglie che alcuni soggetti sensibili possano soffrire di reazioni irritative o di tipo allergico.

Diversi studi 4, 5 hanno dimostrato che sia gli esseri umani che gli animali possono sperimentare, in seguito al contatto con fenossietanolo:

  • irritazione della pelle
  • eruzioni cutanee
  • eczema
  • orticaria

Tuttavia, l'incidenza di intolleranze o allergie al fenossietanolo è molto bassa.

Nonostante le rassicurazioni provenienti dalle Commissioni di Esperti, a scopo prudenziale sarebbe quindi auspicabile che prodotti destinati alla paidocosmesi, a donne in gravidanza, al trattamenmto di pelle lesa e irritata, o a tendenza atopica, evitassero o limitassero per quanto possibile l'uso di fenossietanolo nella loro formulazione.

×