Deodoranti | Come Agiscono? Ingredienti e Odore Corporeo

In questo articolo parliamo dei Prodotti Deodoranti, analizzandone ingredienti e principio di funzionamento. Ghiandole Cutanee, Sudore Corporeo e Meccanismo d'Azione dei Vari Tipi di Attivi ad Azione Deodorante

Deodoranti
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Odore Corporeo

Appartengono alla categoria dei deodoranti tutti quei prodotti in grado di ridurre, coprire o mascherare gli odori corporei che si sviluppano dalla cute.

La pelle si trova sempre in stretto contatto con l'ossigeno atmosferico tramite meccanismi di scambio chiamati traspirazione o sudorazione e perspiratio insensibilis.

Perspiratio insensibilis

La perspiratio insensibilis rappresenta una secrezione spontanea e costante di liquidi; è sempre presente, indipendentemente dalla temperatura ambientale, dalle condizioni psicologiche e dal grado di attività fisica del soggetto. Grazie al meccanismo della perspiratio insensibilis il nostro corpo riesce a mantenersi ben umettato.

A differenza del sudore, la componente liquida della perspiratio è formata da minute goccioline d'acqua, dentro le quali si possono ritrovare soluti di ogni genere. Una volta che queste goccioline arrivano a contatto con l'aria, evaporano facilmente causando una perdita quotidiana di circa 500 - 700 grammi d'acqua.

Sudorazione

In generale, le maggiori perdite idriche si hanno attraverso il meccanismo della sudorazione.

La sudorazione è un processo fisiologico che ha lo scopo di disperdere calore sia nei luoghi caldi che durante l'attività motoria.

Grazie alla collaborazione di altri componenti cutanei, come il sebo e i corneociti, il sudore - oltre a diminuire la temperatura corporea - può fungere da substrato per la formazione di cattivi odori corporei.

Ghiandole della Pelle e Odore Corporeo

Prima di parlare dei prodotti deodoranti è bene descrivere due tipologie di ghiandole, che sono le ECCRINE, le APOCRINE e le SEBACEE.

Ghiandole Eccrine

Le ghiandole eccrine o sudoripare hanno una funzione prevalentemente termoregolatrice.

Sono presenti in quasi tutta la superficie corporea, concentrandosi sulla pianta del piede, sul palmo della mano, nel cavo ascellare e sulla fronte. Il loro secreto si presenta inodore ed è principalmente formato da acqua, sali minerali tra cui NaCl, piccole percentuali di urea, acido lattico e glucosio. Il pH di questo sudore varia da un valore attorno a 4 fino ad arrivare al 6.

La concentrazione dei componenti del sudore può essere influenzata dallo stato di salute dell'individuo, causando in molti casi delle sintomatologie utilissime per la diagnosi di alcune malattie, come ad esempio il morbo di Cushing. Si ricorda che questo tipo di sudore non va ad alterare l'odore corporeo.

Ghiandole Apocrine

Le ghiandole apocrine hanno una struttura a gomitolo e sono sempre presenti in corrispondenza dei peli. Sono maggiormente diffuse nel cavo ascellare, nei condotti uditivi, nell'area anogenitale e nell'areola mammaria.

Il "sudore" secreto non partecipa all'attività di termoregolazione corporea e presenta un pH molto alcalino.

L'attività di queste ghiandole è influenzata da ormoni (adrenalina) e il sudore prodotto ha un aspetto lattescente, con una composizione principalmente lipo-proteica dove abbondano sostanze aromatiche.

La produzione di questo sudore è continua, ma se sollecitata da stimoli ormonali ed emozionali può aumentare. Le ghiandole apocrine sono molto sensibili alle variazioni endocrine, perciò iniziano la propria attività produttiva nella pubertà.

Da ricordare che le ghiandole apocrine sono meno sviluppate nell'uomo che nella donna, nella quale subiscono delle alterazioni durante il ciclo mestruale.

Il sudore delle ghiandole apocrine può essere attaccato molto facilmente dalla flora batterica, causando la formazione di odori sgradevoli. Il tipico odore ascellare è causato da una miscela di composti butirrici, solfurei e proteici.

La componente butirrica è costituita da acidi grassi a corta catena, come per esempio l'acido butirrico o il capronico, mentre la componente sulfurea è formata da mercaptani e quella proteica da ammine es ammoniaca.

Ghiandole Sebacee

Le ghiandole sebacee sono responsabili della formazione del sebo. Sono dislocate su tutta l'area del corpo, esclusa la zona del palmo della mano e della pianta del piede.

Le ghiandole sebacee sono a secrezione olocrina, perché il secreto viene formato attraverso la disintegrazione delle stesse cellule che compongono le ghiandole. La composizione del sebo è prevalentemente lipidica; infatti è composto da trigliceridi e da piccole quantità di acidi grassi liberi, colesterolo ecc...

Con la liberazione di questi composti sulla cute, il sebo va a formare un'emulsione con altre sostanze, date ad esempio dai prodotti di desquamazione cutanei, formando una miscela definita lipidi di superficie.

Cattivi Odori - Da Cosa Dipendono?

La secrezione sebacea e il sudore apocrino vanno ad influenzare il body odour, quindi sono i maggiori responsabili della formazione di cattivi odori corporei.

Un ruolo essenziale per la genesi dell'odore sgradevole è ricoperto dalla presenza di una flora batterica cutanea. Di per sé, infatti, il sudore non avrebbe un odore sgradevole, ma grazie alla metabolizzazione dei suoi vari componenti da parte della flora batterica tende ad assumere un odore poco gradevole.

Tipi di Deodoranti

Per evitare la formazione di cattivi odori corporei, sul mercato esistono svariati tipi di deodoranti, che possono essere classificati in:

  • deodoranti antimicrobici (batteriostatici e/o battericidi);
  • deodoranti antisudorali o antitraspiranti;
  • deodoranti antienzimatici;
  • deodoranti antiossidanti;
  • deodoranti adsorbenti;
  • deodoranti coprenti.

Tutti i deodoranti devono presentare delle caratteristiche ben precise come:

  • mascherare o prevenire la formazione di odori sgradevoli;
  • operare con sinergismo d'azione. I vari ingredienti devono agire con sinergia per contrastare e non per favorire la formazione di odori sgradevoli;
  • rispettare la flora batterica. Come visto in precedenza. la flora dev'essere controllata e non eliminata.
  • essere utilizzati in alternanza per combattere le diverse cause di formazione dei cattivi odori.

DEODORANTI ANTIMICROBICI (BATTERIOSTATICI E/O BATTERICIDI)

I microrganismi che colonizzano la pelle sana non partecipano solamente alla formazione dei cattivi odori, ma ricoprono delle funzioni importantissime contro lo sviluppo della flora batterica patogena. Per ovviare allo sviluppo eccessivo di questi microrganismi si possono utilizzare deodoranti contenenti composti battericidi e/o batteriostatici.

  • I battericidi uccidono i microrganismi, ma se usati per lungo tempo possono compromettere l'equilibrio fisiologico cutaneo. Le concentrazioni di battericidi impiegate nelle formulazioni sono sempre vincolate al testo del Nuovo regolamento sui prodotti cosmetici; se usate in eccesso, infatti, possono pur sempre produrre degli effetti collaterali. Per contro, se usati in dosi opportune, gli antimicrobici sono di notevole importanza per la loro lunga durata d'azione.
  • I batteriostatici sono dei composti in grado di limitare la crescita della flora batterica. Queste sostanze sono da preferire alle precedenti, perché vanno ad evitare uno scompenso troppo marcato della flora batterica residente, riducendo la possibilità che altri batteri patogeni attecchiscano sulla cute.

Alcune sostanze vegetali sono in grado di rafforzare l'attività deodorante degli altri composti presenti nella formulazione. Le sostanze naturali, oltre a svolgere una limitata attività batteriostatica, offrono la possibilità di conferire una determinata profumazione al prodotto.

Alcune sostanze naturali che possono essere impiegate nella formulazione dei deodoranti sono la salvia, il timo, il rosmarino, la lavanda, il bergamotto, il limone ecc...

Queste droghe, in particolare tutte le piante che producono oli essenziali, trovano impiego non solo nei deodoranti, ma anche in prodotti detergenti, vista la loro blanda proprietà batteriostatica.

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DEODORANTI ANTISUDORALI O ANTITRASPIRANTI

Diminuire la sudorazione è di per sé è un atto contro natura, che se non adeguatamente equilibrato può provocare dei seri danni al nostro organismo.

Le sostanze utilizzate in questi deodoranti antitraspiranti sono principalmente i sali di alluminio. Il loro meccanismo d'azione non è del tutto chiaro, perciò vengono prese in considerazione due diverse ipotesi.

  • La prima consiste in un'occlusione del dotto escretore della ghiandola sudoripara: tale occlusione avviene attraverso la precipitazione delle proteine cellulari, originando una sorta di tappo sul dotto escretore.
  • Il secondo meccanismo d'azione ipotizzato consiste nell'induzione, da parte dei sali di alluminio, di uno stimolo irritativo a livello del dotto escretore, con formazione di un edema locale: questo accumulo di liquidi causa un rigonfiamento che occlude il dotto escretore, con conseguente riduzione della secrezione sudoripara.

Oltre ai sali di alluminio possono essere impiegati anche altre sostanze, come zirconio (che è un sale), cloroidrossilattato, citrato di alluminio e sostanze naturali che contengono tannini dotati di proprietà astringenti.

Tra le numerose piante che contengono tannini ricordiamo l'amamelide virginiana, la ratania e l'arnica.

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DEODORANTI ANTIENZIMATICI

I deodoranti antienzimatici presentano un'attività meno drastica rispetto ai precedenti. Infatti, per limitare la formazione dei cattivi odori utilizzano delle sostanze enzimatiche che inducono gli enzimi batterici a degradarle al posto delle componenti del sebo, interrompendo così la sequenza nella formazione degli odori.

La sostanza antienzimatica maggiormente impiegata nei deodoranti è il trietilcitrato. Si tratta di un olio che penetra nel follicolo, dove viene degradato dai batteri al posto del sebo. Dalla degradazione della molecola di trietilcitrato originano alcol etilico ed acido citrico.

L'alcol etilico limita la crescita dei batteri (funzione batteriostatica), mentre l'acido citrico abbassa il pH della zona impedendo la formazione di acidi grassi a corta catena (come butirrico, caprico, caprinico, caprilico), responsabili del cattivo odore.

I deodoranti antienzimatici presentano delle caratteristiche specifiche, come la miglior azione deodorante, l'assenza di sensibilizzazione e l'innocuità per la flora batterica cutanea residente.

DEODORANTI ANTIOSSIDANTI

Gli antiossidanti sono delle sostanze che impediscono i processi ossidativi delle sostanze contenute nel sebo e nel sudore, da parte delle ossidasi prodotte dai microrganismi.

Con il blocco di questi processi ossidativi si arresta anche la produzione di quei composti responsabili della formazione del cattivo odore.

L'effetto antiossidante migliore si ottiene con una miscela di prodotti naturali, come vitamina E (tocoferolo) e acido citrico, e sintetici, come il BHT ed il BHA.

DEODORANTI ADSORBENTI

In questa categoria di deodoranti rientra un gruppo di sostanze molto interessanti dal punto di vista del meccanismo d'azione. I principi attivi adsorbenti sono in grado di catturare gli odori volatili formati dall'ossidazione degli acidi grassi, agendo da chelanti o sequestranti di odori.

Le sostanze chelanti maggiormente impiegate nella formulazione di deodoranti adsorbenti sono lo zinco ricinoleato, lo zinco glicinato, lo zinco carbonato e l'ossido di zinco, di calcio e di magnesio.

Lo zinco ricinoleato è quello maggiormente utilizzato nella formulazione di prodotti cosmetici. Tuttavia, per quanto la sua attività sia prolungata nel tempo, non è in grado di svolgere un'azione antiodorante molto efficiente.

È stato anche sperimentato a concentrazioni molto basse nei dentifrici e nei saponi.

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DEODORANTI COPRENTI

Questi deodoranti non agiscono né sulla flora baterica, né sulla secrezione; il loro scopo, piuttosto, è quello di coprire gli odori con profumi molto forti.

La nota di profumo viene conferita dall'impiego degli oli essenziali estratti da alcune piante. Come accennato, gli oli essenziali - oltre ad esibire una blanda attività antimicrobica - possiedono il vantaggio di profumare.

Nelle formulazioni deodoranti non vengono impiegati solamente oli essenziali, ma vengono aggiunti dei profumi sintetici per meglio camuffare gli odori sgradevoli. Nella formulazione di un deodorante, la concentrazione di queste sostanze odorose dev'essere ridotta al minimo (≈ 0,1%) per evitare l'insorgenza di irritazioni, allergie o sensibilizzazioni.

L' azione antimicrobica maggiormente efficace spetta agli oli essenziali del timo rosso e - fra le sostanze aromatiche - al citrale e all'eugenolo.

Formulazione

I deodoranti presenti in commercio sono disponibili in diverse forme, come per esempio soluzioni idro-alcoliche, spray, emulsioni ecc. Pertanto, oltre al principio attivo, a completare la formulazione ci sono delle sostanze di notevole importanza, come i solventi, i propellenti e gli emollienti.

In particolare, i solventi sono sostanze che aiutano a solubilizzare gli altri componenti; quelli maggiormente utilizzati sono l'alcol etilico e isopropilico, entrambi impiegati a concentrazioni molto elevate. Possono agire favorendo la penetrazione degli antibatterici attraverso la cute ma, soprattutto l'alcol etilico, può dare luogo a fenomeni irritativi.

I propellenti sono dei gas liquefatti a temperatura ambiente e sotto una blanda pressione. Questi gas agevolano la fuoriuscita della formulazione dal recipiente sotto forma di minute goccioline o meglio ancora di aerosol. Alcuni propellenti, da sempre impiegati, come per esempio i CFC o cloro-fluoro-carburi, sono sotto inchiesta per il forte impatto ambientale, soprattutto per l'atmosfera.

Le sostanze emollienti vengono impiegate nei prodotti cosmetici per migliorare la gradevolezza del prodotto durante l'applicazione. Conferiscono al cosmetico un effetto plastificante sullo strato più esterno della cute (strato corneo). La maggior parte di questi emollienti sono oli, grassi naturali, grassi sintetici o semi-sintetici.

Esempio di LOZIONE DEODORANTE - Analisi dell'INCI
INGREDIENTI FUNZIONE
PEG-400 stearate, steareth-2 Emulsionanti
Steareth-21 Emulsionanti
Dicaprylyl Ether Corpi grassi sintetici. Agenti emollienti
Alcool cetearilico Corpi grassi sintetici. Agenti emollienti
Caprylic/capric trigliceride Corpi grassi sintetici. Agenti emollienti
Olio di silicone Corpi grassi sintetici. Agenti emollienti
Miscela oli essenziali di eucalipto e salvia Sostanze batteriostatiche
BHA o butilidrossianisolo Antiossidante
EDTA Agente chelante
Tricloruro di alluminio (sale di alluminio) Agente deodorante antitraspirante
Miscela di parabeni Agente conservante
Glicerina Umettante
Vitamina E acetato Antiossidante/deodorante
Acqua Idratante
Profumo (0,1%) Sistema che conferisce profumo alla formulazione
IMU o imidazolinidil urea Conservante
Ciclosilossano pentamero (derivato del silicone) Corpi grassi sintetici. Agenti emollienti.

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