Verbena | Proprietà, Benefici | Effetti Collaterali

In questo articolo analizziamo le Proprietà e i Benefici della Verbena Officinalis, valutandone l'Efficacia come Rimedio Drenante, Depurativo e Antinfiammatorio. Con Studi, Effetti Collaterali, Controindicazioni e Modo d'Uso

Verbena Officinale
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Che Cos'è

La verbena è una pianta erbacea perenne, che risponde al nome botanico Verbena officinalis L.

Come ricorda l'epiteto officinalis, la verbena è stata tradizionalmente usata nelle officine erboristiche per la produzione di specialità medicinali.

Alla verbena vengono attribuite proprietà 1:

  • coleretiche: promuove l'efflusso della bile, con conseguente effetto benefico nei ristagni del flusso biliare;
  • drenanti: stimola la raccolta dei liquidi in eccesso da tutti i distretti del corpo tramite il circolo linfatico;
  • diuretiche: favorisce l'eliminazione dei fluidi in eccesso attraverso la stimolazione della diuresi;
  • vulnerarie: applicata sulla pelle, favorisce la guarigione da piaghe e lesioni cutanee;
  • analgesiche: per uso esterno, correlate all'attività vulneraria
  • galattagoghe: promuove e aumenta la produzione di latte materno, ma aumenta anche il tono uterino, quindi non dev'essere usata in gravidanza.

In fitoterapia si utilizza l'intera pianta di verbena. Tra i principi attivi si segnalano glicosidi iridoidi (verbenina, verbenalina o cornina, astatoside, aucubina) ad azione antinfiammatoria, altri glicosidi (verbascoside), sostanze amare, acido ursocolico, fitosteroli e olio essenziale (limonene, cineole, spatulenolo, ar-curcumeme).

A Cosa Serve

La verbena trova impiego:

  • per uso interno per il drenaggio delle vie biliari e in caso di piccoli calcoli renali eliminabili attraverso le vie urinarie, renella ("sabbiolina nei reni") e ritenzione idrica; l'azione depurativa della verbena, unitamente all'attività antinfiammatoria e blandamente analgesica degli iridoidi, la rende un rimedio naturale utile nelle forme reumatiche;
  • per uso esterno, impacchi imbevuti dell'infuso di verbena sono indicati contro reumatismi, contusioni, dolori articolari e nevralgie. L'uso di cataplasmi è indicato anche in caso di dermatiti, pelle impura e brufoli.
    L'azione antinfiammatoria può essere sfruttata per gargarismi e sciacqui orali contro mal di gola, gengiviti e infiammazioni del cavo orale.

NOTA: la Verbena officinalis non va confusa con la Verbena odorosa, indicata nei casi di digestione lenta, meteorismo e mancanza di appetito.

Verbena nella Medicina Popolare 2, 3

La verbena è stata utilizzata nella medicina tradizionale in varie parti del mondo per il trattamento di varie malattie, come bruciori della pelle, abrasioni, malattie gastriche, reumatismi, artrite reumatoide, raffreddore comune, infiammazione, enterite, amenorrea, depressione, malattia di Alzheimer, calcoli renali, tosse, asma, faringite, malaria, edema. Le foglie sono usate come febbrifughe e toniche, e le radici come cura per le punture di scorpione e il morso di serpente. Inoltre, la pianta fa parte di una serie di formulazioni medicinali utilizzate per il trattamento del cancro, malattie del fegato, follicolite, scottature della testa, prostatite e nefrosi.

Proprietà e Benefici

Nonostante l'ampia e consolidata tradizione d'impiego in ambito fitoterapico, solo pochi studi sono stati condotti per confermare le proprietà medicinali della verbena.

I suoi ambiti di applicazione derivano quindi più dall'esperienza empirica che dalla letteratura scientifica.

Ad ogni modo, non mancano conferme preliminari emerse da test in vitro e su modelli animali.

  • Uno studio sull'edema cutaneo indotto ha messo in luce le proprietà antinfiammatorie, antiedemigene e analgesiche di preparazioni topiche contenenti concentrazioni superiori al 2,5% pp di estratto metanolico di Verbena officinalis 4.
  • Le proprietà antinfiammatorie sono state confermate anche per uso interno, in uno studio su animali che ne ha valutato la capacità di proteggere lo stomaco da danni indotti farmacologicamente e favorire la guarigione delle lesioni 5.
  • Uno studio su topi suggerisce che gli estratti di Verbena officinalis possiedono attività anticonvulsivanti, ansiolitiche e sedative, che forniscono un background scientifico per la sua applicazione medicinale in vari disturbi neurologici, come epilessia, ansia e insonnia 6.
  • Uno studio in vitro ha messo in luce le proprietà neuroprotettive degli estratti acquosi di Verbena officinalis, suggerendo le potenzialità di utilizzo come agente neuroprotettivo contro la perdita neuronale nella malattia di Alzheimer (AD) 7. Trattandosi di uno studio in vitro, sono chiaramente necessari ulteriori studi su animali e sull'uomo prima di confermare queste ipotesi.
  • Un altro studio su topi suggerisce che l'estratto metanolico di foglie di Verbena officinalis possiede potenziali effetti antidepressivi che potrebbero essere di interesse terapeutico da utilizzare nel trattamento di pazienti con depressione 8.
  • Uno studio sui topi portatori di tumore H22, ha messo in luce gli effetti potenzialmente antitumorali della verbena, con un tasso di inibizione che ha raggiunto il 38,78% senza causare danni alla funzione immunitaria 9. Sono ovviamente necessari ulteriori approfondimenti.

Modo d'uso

Nella moderna fitoterapia, la verbena viene utilizzata soprattutto sottoforma di infuso, tintura madre o estratti di vario tipo.

Le relative dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a:

  • 1,5 grammi di droga finemente tritata per tazza (infuso), filtrare dopo 10 minuti di infusione in acqua bollente;
  • Tintura madre: 40 gocce tre volte al giorno;
  • Estratti: secondo indicazione del produttore;
  • Uso esterno: preparare un infuso al 5% da utilizzare per impiastri.

Avvertenze

  • Non superare la dose consigliata.
  • Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
  • L'impiego di verbena è sconsigliato ai bambini e alle donne in gravidanza.
  • Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.

Controindicazioni

  • Le donne in gravidanza non devono ingerire la verbena, poiché aumenta il rischio di aborti
  • Più in generale, l'assunzione di Verbena in presenza di situazioni particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del Paziente, saprà dare i migliori consigli.

Effetti Collaterali

  • La letteratura non segnala effetti collaterali quando la verbena viene impiegata alle dosi terapeutiche; potrebbe comunque causare una reazione allergica nelle persone sensibili.

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