Raffreddore | Cause, Sintomi | Cure, Rimedi, Prevenzione

In questo articolo parliamo del Raffreddore, delle sue Cause e dei suoi Sintomi. E' un Disturbo Grave? Quando Consultare il medico? Esami per la Diagnosi, Informazioni sulle Cure, la Dieta e i Rimedi Efficaci per la Cura e la Prevenzione del Raffreddore

Raffreddore
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Introduzione

Il raffreddore è una malattia virale molto comune, tipica dei mesi più freddi.

Estremamente contagioso, il raffreddore provoca un'infiammazione della mucosa che protegge il naso e la gola.

Il raffreddore è la malattia infettiva più comune in tutto il mondo 1, il cui contagio può avvenire, semplicemente, inalando goccioline di saliva provenienti da starnuti e tosse di una persona infetta.

Sintomi

I sintomi caratteristici del raffreddore possono includere:

  • mal di gola (faringite);
  • naso chiuso;
  • tosse;
  • starnuti.

In alcuni casi, il quadro sintomatologico del raffreddore può essere aggravato da altri disturbi, come ad esempio:

  • nausea;
  • dolori muscolari;
  • mal di testa;
  • febbricola (lieve alterazione della temperatura corporea);
  • stanchezza;
  • irritazione agli occhi/lacrimazione abbondante;
  • perdita di appetito.

Durata

I sintomi del raffreddore possono avere una durata variabile da 7 a 10 giorni: durante i primi 2-3 giorni, i sintomi sono più pesanti, per migliorare gradatamente con l'evolvere della malattia.

Nei bambini, il raffreddore può protrarsi anche per un paio di settimane.

La tosse, quando presente, può durare fino a tre settimane.

Scopri di più sui Sintomi del Raffreddore, Continua a leggere »

Cause e Fattori di Rischio

La causa del raffreddore va ricercata in un'infezione sostenuta da virus, in particolare:

  • Rhinovirus;
  • Coronavirus.

Non è un caso se il raffreddore è così comune in tutto il mondo.

Infatti, sono oltre 200 i virus identificati che possono causare il raffreddore: per questo motivo, il corpo umano non è in grado di creare un'adeguata resistenza ad ognuno di essi, risultando molto suscettibile alle infezioni virali in generale.

È una Malattia Grave? È Contagiosa?

In un soggetto sano, il raffreddore non rappresenta una malattia di grave entità: tant'è che può regredire spontaneamente, risolvendosi nell'arco di una o due settimane.

Tuttavia, la condizione può risultare debilitante e spiacevole, soprattutto per i bambini piccoli, il cui sistema immunitario risulta ancora debole e non del tutto formato.

Il raffreddore è molto contagioso: l'infezione può essere contratta per via inalatoria - ovvero inalando particelle di saliva prodotte da starnuti e tosse di una persona infetta - oppure attraverso il bacio o per contatto con le mucose respiratorie di una persona infetta.

Cure

Il trattamento per il raffreddore si basa essenzialmente sulla gestione dei sintomi e sul controllo della diffusione.

In alcuni casi, è sufficiente lasciare che il raffreddore faccia il proprio corso, anche senza terapia farmacologica.

Talvolta, l'assunzione di farmaci palliativi/integratori può essere utile per velocizzare la guarigione; in simili circostanze, è pensabile l'assunzione di:

  • FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), per alleviare mal di testa, dolori muscolari/articolari;
  • farmaci antipiretici (es. paracetamolo), per abbassare la febbre;
  • farmaci antitussivi, contro la tosse;
  • farmaci decongestionanti nasali, per liberare il naso;
  • fermenti lattici, per rafforzare le difese immunitarie;
  • integratori di vitamine (es. Vitamina C) e di sali minerali (es. zinco), per velocizzare il recupero.

Scopri di più sulla Cura del Raffreddore, Continua a leggere »

Raffreddore in Pillole

Di seguito riportiamo i concetti base del raffreddore:

  • Il raffreddore è una malattia virale molto contagiosa, che colpisce la mucosa delle alte vie respiratorie (naso e gola).
  • Il raffreddore è la malattia infettiva più comune in tutto il mondo: il virus viene trasmesso per via diretta, respirando le goccioline di saliva prodotte con starnuti o colpi di tosse, da un individuo infetto a uno sano.
  • Il raffreddore si manifesta con sintomi caratteristici, come tosse, mal di gola, naso che cola, congestione nasale, febbricola, malessere, perdita di appetito.
  • Il raffreddore può regredire spontaneamente in 7-14 giorni, anche senza farmaci.
  • Per velocizzare la guarigione, è pensabile l'assunzione di farmaci palliativi o integratori, che possono includere: FANS, paracetamolo, antitussivi, decongestionanti nasali, fermenti lattici, integratori di sali minerali e vitamine.

Maggiori dettagli e informazioni sul raffreddore saranno illustrati nei prossimi capitoli.

Cos'è il Raffreddore

Descrizione

Il raffreddore è una malattia virale altamente contagiosa, che coinvolge la mucosa delle prime vie respiratorie (naso e gola).

Il raffreddore è noto anche come "rinofaringite virale acuta", in riferimento alle zone interessate dall'infezione ("rino-faringite", ovvero che colpisce naso e gola) e alla sua origine ("virale acuta").

Il raffreddore è conosciuto anche con il termine "coriza acuta".

Epidemiologia: Chi Colpisce? Quante Persone Soffrono di Raffreddore?

Il raffreddore rappresenta la malattia più comune a livello mondiale 2.

Secondo le stime, gli adulti sono colpiti dal raffreddore dalle 2 alle 6 volte all'anno, mentre i bambini sono più sensibili alle infezioni, e si ammalano in media 6-10 volte in un anno (con picchi di 12 volte/anno per gli scolari) 2, 3.

In generale, su 1.000 persone, sembra che il raffreddore ne colpisca circa la metà: questo dato ci fa capire come una simile condizione sia estremamente diffusa e comune in tutto il mondo 3.

Curiosità

Sembra che il raffreddore rappresenti la causa del 40% delle assenze lavorative e il 30% delle assenze scolastiche.

Rispetto ai caucasici, i nativi Americani e gli Inuit hanno un rischio più elevato di contrarre il raffreddore e di andare incontro a complicazioni: questa propensione al raffreddore può essere spiegata non tanto dall'etnia, quanto piuttosto da fattori come il sovraffollamento e la povertà 2.

Raffreddore nel Bambino

Secondo uno studio eseguito su 2.065 bambini sani di età compresa tra 2,5 e 6 anni 4, l'incidenza media del raffreddore comune è stata di 2,43 casi ogni 5.

Analizzando i dati, è emerso che:

  • la rinite mucosa purulenta è stata riscontrata meno frequentemente nei bambini di età più grande;
  • la familiarità gioca un ruolo di fondamentale importanza: infatti, i bambini erano più a rischio di contrarre raffreddore se anche i genitori erano suscettibili a infezioni delle vie respiratorie superiori;
  • i bambini che vivevano in un ambiente umido si ammalavano di raffreddore più facilmente;
  • i bambini più in carne si ammalavano meno frequentemente dei bambini magri e sottopeso.

Sintomi

Segni e Sintomi del Raffreddore

I sintomi del raffreddore tendono a comparire pochi giorni dopo il contagio, e possono includere:

  • mal di gola (faringite);
  • congestione nasale (naso chiuso);
  • starnuti;
  • raucedine;
  • malessere generale.

Meno comunemente, i disturbi del raffreddore possono assumere una gravità differente ed evolvere in:

  • febbre alta;
  • brividi;
  • mal d'orecchi/otite;
  • mal di testa;
  • dolori articolari/muscolari;
  • perdita di gusto e olfatto;
  • sensazione di pressione nelle orecchie.

I sintomi del raffreddore sono piuttosto pesanti nei primi 2-3 giorni, ma tendono ad alleggerirsi nell'arco di una manciata di giorni o, nel caso di bambini piccoli, di 14 giorni.

La tosse è il sintomo che tende a durare più a lungo, protraendosi anche per tre settimane.

Quando Non è Raffreddore

La diagnosi differenziale del raffreddore dev'essere eseguita con le malattie che possono produrre sintomi simili, come ad esempio:

  • influenza;
  • otite;
  • sinusite;
  • bronchite;
  • polmonite;
  • allergie (es. rinite allergica);
  • infezioni batteriche.

Raffreddore o Influenza?

Raffreddore e influenza sono due condizioni tipiche della stagione fredda, che si manifestano con sintomi simili: a tale scopo, è importante la diagnosi differenziale tra le due condizioni.

L'influenza va distinta dal raffreddore per una serie di motivi.

Rispetto al raffreddore, nell'influenza:

  • i sintomi compaiono più rapidamente;
  • i sintomi sono più intensi;
  • la debolezza estrema è un sintomo caratteristico;
  • i sintomi tendono a protrarsi per 2-3 settimane;
  • la febbre - anche alta - è un sintomo comune, in cui si alternano brividi con momenti di sudorazione abbondante.

Se da un lato i sintomi possono essere comuni, molto spesso ciò che fa la differenza tra un raffreddore e un'influenza sono la durata e la gravità dei sintomi.

In tabella, riportiamo alcune caratteristiche distintive tra raffreddore e influenza, sulla base dei sintomi.

  Raffreddore Influenza
Mal di testa Poco comune Frequente  
Stanchezza e debolezza Lieve Molto frequente  
Febbre Febbricola Febbre alta
Starnuti Elemento caratteristico Poco comune
Naso che cola Frequente Non sempre presente
Tosse Frequente una tosse lieve Tosse grave
Mal di gola Frequente Frequente

Quando Consultare il Medico

I bambini sono più sensibili al raffreddore, e i sintomi tendono a persistere più a lungo: a tale scopo, è importante distinguere la gravità del raffreddore in base all'individuo in cui si manifesta.

In presenza di raffreddore nell'adulto, il parere del medico può essere importante quando:

  • si produce un sibilo durante la respirazione;
  • si soffre di un forte mal di gola/mal di testa;
  • la febbre supera i 38,5°C e dura per più di 5 giorni;
  • la febbre scompare e ritorna più volte in pochi giorni;
  • si avverte una difficoltà respiratoria/mancanza di respiro.

In presenza di raffreddore nel bambino, il parere del medico risulta davvero importante in presenza di:

  • sonnolenza insolita;
  • tosse grave;
  • mal di testa grave;
  • mal d'orecchie;
  • febbre che dura per oltre due giorni;
  • febbre alta (superiore ai 38°C);
  • sintomi che peggiorano con l'avanzamento del raffreddore, senza migliorare;
  • respiro sibilante.

Complicazioni

Solitamente, il raffreddore evolve spontaneamente, senza originare ulteriori disturbi o complicazioni.

Tuttavia, nei soggetti più sensibili, il raffreddore può evolvere e diffondersi a livello di:

  • orecchie, degenerando in otite media;
  • petto, producendo un'infezione toracica come bronchite o polmonite;
  • seni paranasali, evolvendo in sinusite.

Talvolta, un raffreddore può essere aggravato da un'altra infezione, di tipo batterico o virale.

Cause

Cause e Fattori di Rischio

Il raffreddore riconosce sempre una causa infettiva di natura virale.

Sono oltre 200 i tipi di virus che potrebbero generare il raffreddore; tuttavia, sembra che i Rhinovirus siano quelli maggiormente coinvolti.

Modalità di Contagio

Il raffreddore può essere contratto:

  • inalando goccioline di saliva infetta, prodotte attraverso colpi di tosse o starnuti di una persona infetta;
  • manipolando/mettendo in bocca oggetti contaminati da virus del raffreddore;
  • baciando una persona infetta;
  • toccando la mucosa di naso/occhi/bocca di una persona infetta.

Fattori di Rischio

Sono stati individuati alcuni fattori predisponenti il raffreddore, e possono includere:

  • giovane età: i bambini piccoli (di età inferiore ai 6 anni) sembrano essere più vulnerabili al raffreddore, soprattutto quando trascorrono molte ore della giornata all'asilo;
  • vivere, lavorare o studiare in ambienti affollati (es. dormitori, scuole, chiese);
  • sistema immunitario compromesso da malattie croniche o infezioni (es. HIV);
  • stress, responsabile di un calo delle difese immunitarie;
  • fumo di sigaretta: l'abitudine al fumo abbassa le difese immunitarie, esponendo l'organismo alle infezioni;
  • stagione fredda: in autunno e in inverno le persone sono più esposte al rischio di raffreddore, anche se la condizione può manifestarsi in qualsiasi momento dell'anno.

Diagnosi

Visita Medica

Il più delle volte, il raffreddore viene diagnosticato semplicemente attraverso un attento esame fisico, eseguito dal medico di base o da uno specialista.

Una diagnosi corretta deve sempre iniziare con una serie di domande, che il medico può porre al paziente per avere un'idea più precisa del disturbo e della gravità dei sintomi:

  • Quando sono iniziati i primi sintomi?
  • Quanto sono gravi i sintomi?
  • I sintomi sono continui o intermittenti?
  • Avete la febbre?
  • Qualcosa sembra migliorare o peggiorare i vostri sintomi?
  • Siete stati in contatto con persone malate?
  • Fumate?
  • Avete scarso appetito?

Per una corretta diagnosi, per indagare sulle cause che scatenano il raffreddore o per escludere eventuali complicanze, il medico può prescrivere una serie di ulteriori test diagnostici.

Test di Imaging

In alcuni casi, per escludere una presunta infezione batterica, il medico può prescrivere una radiografia del torace o altri test di imaging.

Test delle Feci

Il test delle feci può essere utile per rilevare/escludere la presenza di virus (es. Rotavirus o Norovirus), parassiti e/o batteri.

Cura e Trattamenti

La terapia contro il raffreddore consiste nella gestione dei sintomi e nella prevenzione delle complicanze.

Non esistono farmaci per debellare i virus, dunque è importante pazientare che l'infezione faccia il proprio corso.

Tuttavia, alcuni farmaci possono essere assunti per velocizzare la guarigione e alleviare i sintomi, e possono includere:

  • paracetamolo, utile per l'attività antipiretica (per abbassare la febbre) e analgesica (per allontanare il dolore);
  • FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), per alleviare il dolore muscolare/articolare e/o il mal di testa;
  • farmaci decongestionanti nasali, utili per liberare le vie respiratorie dal muco;
  • spray nasali salini, utili per fluidificare il muco nasale e favorire lo scolo;
  • antitussivi (sedativi della tosse/espettoranti), per allontanare la tosse e staccare il catarro.

Attenzione

In presenza di raffreddore, non ha senso assumere gli antibiotici: infatti, questi farmaci agiscono esclusivamente nei confronti dei batteri. Su prescrizione medica, gli antibiotici possono rendersi invece necessari in caso di sovrainfezione batterica.

Dieta e Stile di Vita

I rimedi casalinghi possono essere molto utili per alleviare i sintomi del raffreddore e velocizzare la guarigione.

Similmente, anche la dieta gioca un ruolo fondamentale: in simili circostanze, è buona regola evitare tutti gli alimenti che possono appesantire lo stomaco o rallentare la digestione.

Di seguito, alcuni accorgimenti alimentari che possono essere utili per velocizzare la guarigione:

  • evitare di sforzarsi di mangiare: la perdita di appetito è da considerarsi normale, in presenza di raffreddore;
  • assumere alimenti ricchi di vitamina C, come ad esempio:
    • agrumi (es. pompelmo, arancia);
    • kiwi;
    • patate;
    • uva;
    • ribes;
    • mirtilli;
    • pomodori;
    • melone;
    • prezzemolo;
    • broccoli;
    • fragole;
  • assicurare una corretta idratazione all'organismo, per ripristinare i liquidi perduti con la sudorazione. Ad esempio, si consiglia di assumere liquidi come:
    • brodo vegetale/di pollo;
    • latte e miele;
    • miele e succo di limone;
    • bibite fresche non zuccherate;
    • tè, infusi, tisane balsamiche;
    • bevande per sportivi (ricche di sali minerali);
  • preferire alimenti leggeri, senza sale, ricchi di fibre e facili da digerire, come ad esempio:
    • crackers;
    • banane;
    • riso;
    • patate;
    • toast;
    • pollo;
  • evitare tecniche di cottura scorrette, come i fritti e le grigliate;
  • evitare alimenti ricchi di grassi.

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Stile di Vita, Rimedi Naturali e Rimedi della Nonna

Oltre alla correzione delle abitudini alimentari, in presenza di raffreddore è possibile attingere da alcuni rimedi naturali e dai vecchi rimedi della nonna, che possono includere:

  • suffumigi con acqua aromatizzata con oli essenziali balsamici;
  • unguento balsamico da applicare sul petto e sulla schiena;
  • lavaggi salini nasali, utili per eliminare il catarro bloccato nelle cavità nasali;
  • acqua termale solforata, utile per combattere i microorganismi insinuati nella mucosa nasale;
  • gargarismi con acqua salata/balsamica, per alleviare il mal di gola: si consiglia di diluire 1/4 o 1/2 cucchiaino di sale da cucina in mezzo bicchiere d'acqua calda, e di utilizzare la soluzione per dei gargarismi.

Integratori e Altri Rimedi

Integrare l'alimentazione con alcuni prodotti specifici potrebbe essere utile per aiutare l'organismo a rafforzare le difese immunitarie e riacquisire uno stato di salute.

Alcuni di questi integratori possono includere:

  • integratori di vitamina C ad alte dosi: l'integrazione di vitamina C sembra essere utile per ridurre la durata dei sintomi;
  • integratori di zinco;
  • integratori erboristici a base di:
    • echinacea, utile per rafforzare le difese immunitarie in maniera naturale;
    • salice e spirea olmaria, contro febbre e infiammazioni;
    • tiglio e sambuco, per favorire la sudorazione, dunque allontanare velocemente la febbre.

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Vitamina C: Funziona Contro il Raffreddore?

Nel complesso, l'uso regolare di integratori di vitamina C sembra ridurre la durata del raffreddore comune, ma non il rischio di ammalarsi (non ha efficacia preventiva).

  • Secondo un'importante metanalisi, l'uso regolare di integratori di vitamina C sembra ridurre la durata del raffreddore comune dell'8% negli adulti e del 14% nei bambini, riducendo anche la severità del raffreddore; per contro, non sembra ridurre il rischio di ammalarsi 5.
  • Una precedente revisione di 12 studi condotti su persone ad alto rischio di contagio (militari, studenti in alloggi affollati e corridori di maratona) ha osservato che l'integrazione di vitamina C ha ridotto l'incidenza del raffreddore comune dal 45 al 91%, e l'incidenza della polmonite dall'80% al 100% 6.

Prevenzione

Considerata la molteplicità dei virus coinvolti nel raffreddore, è difficile mettere in atto un'adeguata ed efficiente strategia di prevenzione.

Tuttavia, alcuni consigli possono essere utili per evitare di ammalarsi spesso, arrestare la diffusione dei virus e prevenire le complicanze.

Curiosità

Il vaccino contro il raffreddore non risulta molto efficace come strategia preventiva: infatti, i virus che possono provocarlo sono moltissimi, dunque risulta difficile creare un vaccino realmente utile.

Di seguito, alcune utili regole per la prevenzione del raffreddore:

  • lavarsi spesso le mani con acqua e sapone neutro, prima dei pasti, dopo aver tossito o starnutito, e dopo il contatto con altre persone;
  • utilizzare detergenti igienizzanti a base di alcol per le mani (quando l'acqua non è disponibile);
  • evitare il contatto con persone influenzate, o utilizzare le dovute precauzioni (es. guanti in lattice, mascherina protettiva ecc.);
  • umidificare l'aria utilizzando un umidificatore ad aria fredda, e aggiungendo qualche goccia di olio essenziale balsamico (es. olio essenziale di menta, eucalipto, timo) per disinfettare l'ambiente e liberare le vie respiratorie;
  • evitare di andare a scuola o al lavoro, per almeno i due giorni successivi alla manifestazione dei sintomi, allo scopo di limitare la diffusione;
  • assumere integratori per rafforzare le difese immunitarie, già durante il periodo di fine estate;
  • non fumare: il fumo indebolisce le difese immunitarie contro le infezioni respiratorie;
  • coprire la bocca con un fazzoletto di carta mentre si tossisce o si starnutisce, dunque gettare i fazzoletti;
  • lavare la biancheria infetta (es. lenzuola, indumenti) ad alta temperatura, e separatamente dagli altri indumenti;
  • evitare di condividere asciugamani, lenzuola, cuscini o altri oggetti infetti con persone sane;
  • disinfettare le superfici oppure gli oggetti che potrebbero essere contaminati, utilizzando candeggina e/o detergenti specifici per la disinfezione;
  • in presenza di scarse difese immunitarie, indossare una mascherina protettiva.

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