Acido Folico | Funzioni, Gravidanza, Alimenti | Dosi, Carenza

In questo articolo parliamo dell'Acido Folico e della sua Importanza in Gravidanza, analizzandone Funzioni, Meccanismo d'Azione, Rischi di Carenza, Alimenti Apportatori, Dosaggio Suggerito, Effetti Collaterali e Controindicazioni

Acido Folico
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Che Cos'è

L'acido folico è una vitamina, una sostanza naturale presente negli alimenti vegetali, soprattutto nelle verdure a foglia (non a caso, il suo stesso nome deriva dal latino folium, che significa foglia).

Conosciuto anche come vitamina B9 o acido pteroilglutammico, l'acido folico appartiene a un più ampio gruppo di sostanze naturali, conosciute come folati. Negli alimenti troviamo vari tipi di folati, mentre l'acido folico - essendo il più resistente a calore e luce - è la forma di sintesi presente negli integratori, nei farmaci e negli alimenti fortificati.

Per soddisfare le richieste dell'organismo basta meno di mezzo milligrammo di acido folico al giorno, ma il suo apporto - seppur estremamente ridotto - è a dir poco fondamentale, soprattutto in gravidanza.

Durante la gestazione, un apporto adeguato di acido folico si è dimostrato importante nella prevenzione dei difetti del tubo neurale del feto. A tal proposito, l'assunzione di acido folico sottoforma di specifici farmaci o integratori deve iniziare idealmente tre mesi prima di concepire e proseguire almeno per tutto il primo trimestre di gravidanza.

Le funzioni biologiche a cui partecipa l'acido folico sono numerose, agendo come coenzima nelle reazioni metaboliche che implicano il trasferimento di gruppi chimici (unità monocarboniose) da una molecola biologica a un'altra. Tra le funzioni più note, si ricorda come l'acido folico sia:

  • necessario per la sintesi del DNA, quindi per la regolare maturazione dei globuli rossi e di altre cellule in rapida replicazione;
  • essenziale per il corretto metabolismo dell'omocisteina che, se alterato, conduce a un aumento del rischio cardiovascolare.

La carenza di acido folico è uno dei deficit vitaminici più comuni. Essa può essere indotta da insufficiente assunzione, alterazione dell'assorbimento in seguito a malattie gastrointestinali, gravidanza, assunzione di certi farmaci (come fentoina e contraccettivi orali) e abuso di alcol.

A Cosa Serve

Funzioni dell'Acido Folico

  • L'acido folico è indispensabile per la scissione e la formazione delle cellule.
  • Insieme alla vitamina B12, contribuisce alla formazione dei globuli rossi nel midollo osseo.
  • Un apporto sufficiente di Vitamina B9 può ridurre il rischio di patologie cardio-vascolari, regolando positivamente il metabolismo dell'omocisteina.
  • L'assunzione di sufficienti quantità di acido folico già prima della gravidanza e nel corso della stessa può ridurre la probabilità di malformazioni dei nascituri (spina bifida e altri difetti del tubo neurale).

Integrazione di Acido Folico

Un'integrazione di acido folico è generalmente indicata nelle situazioni di carenza o aumentato fabbisogno di folati.

Sotto indicazione e controllo medico, l'integrazione di acido folico si è dimostrata utile:

  • in caso di iperomocisteinemia: l'acido folico contribuisce al normale metabolismo dell'omocisteina, un aminoacido naturalmente presente nel sangue.
    Livelli elevati di omocisteina nel sangue (iperomocisteinemia) sono considerati un importante e indipendente fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.
  • In gravidanza: è stato dimostrato che l'assunzione quotidiana di almeno 400mcg di acido folico, almeno 1 mese prima del concepimento e durante il primo trimestre di gravidanza, è in grado di ridurre sensibilmente il rischio di diverse anomalie a carico del sistema nervoso embrionale, come la spina bifida.

Acido Folico nei Neonati prematuri

E' stato appurato come nei neonati pretermine si assista - dopo la nascita - a una diminuzione dei livelli di folati, nel siero e nei globuli rossi, più marcata e protratta rispetto a quella dei bambini nati a termine. Piccole riserve di folati cominciano a formarsi nel fegato nelle ultime settimane di gravidanza, per cui i neonati prematuri rischiano di sviluppare un deficit vitaminico specifico.

Per queste ragioni, alcuni medici suggeriscono l'impiego di acido folico nei neonati prematuri.

Il latte materno contiene una buona quantità di folati, per cui raramente si manifesta una carenza nel bambino allattato al seno.

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Caratteristiche

Acido Folico e Folati

Folati e acido folico vengono spesso usati impropriamente come sinonimi; in realtà:

  • Folati è un termine generico, che indica tutti i composti con attività vitaminica B9 (strutturalmente correlati con l'acido pteroilglutammico), presenti negli alimenti e nel corpo umano.
  • L'acido folico è invece la forma più stabile tra tutti i folati.
    L'acido folico si trova raramente negli alimenti (dove abbondano altri folati); costituisce invece il composto di sintesi utilizzato nella fortificazione degli alimenti e nella preparazione di integratori vitaminici (ad es. Folium, Sideral Folico) e farmaci (ad es. Folina, Fertifol, Folidex, Balfolic, Prefolic ecc.).

Acido Folico negli Alimenti

I folati sono contenuti in un'ampia varietà di alimenti (frutta, legumi, vegetali a foglia, lievito e nel fegato).

Le fonti più ricche sono rappresentate dal fegato, dalle verdure a foglia larga verde scuro, dai fagioli, dal germe di grano e dal lievito. Altre fonti sono il tuorlo d'uovo, le barbabietole, il succo d'arancia e il pane integrale. Nella tabella sottostante sono riportati svariati alimenti, classificati per il contenuto in folati.

La biodisponibilità dei folati contenuti negli alimenti è del 100%. Tuttavia, la conservazione e la cottura dei cibi "distruggono" la quota di folati in percentuali altissime (anche prossime al 100%).

A causa delle interazioni con altre componenti della dieta, solo grossomodo il 50% dei folati ingeriti viene assorbito; inoltre, la maggior parte dei folati presenti negli alimenti è instabile, poiché sensibile al calore e alla luce. Basti pensare che le verdure fresche in foglia, conservate a temperatura ambiente, possono perdere fino al 70% del loro contenuto di folati in soli 3 giorni.

Fonti alimentari selezionate di folati alimentari 1
Cibo Microgrammi (mcg) per porzione Percentuale DV *
Fegato di manzo, brasato, 85 g 215 54
Lenticchie (semi maturi, cotti, bolliti), ½ tazza
179 45
Fagioli ceci (ceci, cotti, bolliti), ½ tazza 141 35
Spinaci, bolliti, ½ tazza 131 33
Piselli dagli occhi neri (piselli), bolliti, ½ tazza 105 26
Asparagi, bolliti, 4 turioni 89 22
Cavoletti di Bruxelles, congelati, bolliti, ½ tazza 78 20
Lattuga, romaine, tagliuzzata, 1 tazza 64 16
Avocado, crudo, a fette, ½ tazza 59 15
Spinaci, crudi, 1 tazza 58 15
Broccoli, tritati, congelati, cotti, ½ tazza 52 13
Senape, tritate, congelate, bollite, ½ tazza 52 13
Piselli, congelati, bolliti, ½ tazza 47 12
Fagioli in scatola, ½ tazza 46 12
Germe di grano, 2 cucchiai 40 10
Succo di pomodoro, in scatola, ¾ tazza 36 9
Granchio, Dungeness, 85 g 36 9
Succo d'arancia, ¾ tazza 35 9
Cime di rapa, congelate, bollite, ½ tazza 32 8
Arachidi tostate a secco, 1 oncia 27 7
Arancia, fresca, 1 piccola 29 7
Papaia, crudo, a cubetti, ½ tazza 27 7
Banana, 1 media 24 6
Lievito, fornaio, ¼ cucchiaino 23 6
Uovo, intero, sodo, 1 grande 22 6
Melone, crudo, a cubetti, ½ tazza 17 4
Fagioli al forno vegetariani, in scatola, ½ tazza 15 4
Pesce, ippoglosso, cotto, 85 g 12 3
Latte, 1% di grassi, 1 tazza 12 3
Carne macinata, 85% magra, cotta, 85 g 7 2
Petto di pollo, arrosto, 85 g 3 1

NOTA:

  • 1 tazza americana equivale a 236,6 ml
  • DV= Valore giornaliero, fissato a 400 mcg per compilare la tabella

Si stima che l'alimentazione, anche se ricca di alimenti freschi contenenti folati, fornisca un apporto non più elevato di 0,2-0,4 mg/die di acido folico; questo perché i metodi di conservazione e cottura depauperano in maniera importante il contenuto in acido folico dell'alimento.

  • I folati sono vitamine idrosolubili per cui si disperdono nel liquido di cottura. Inoltre, sono sensibili al calore.
  • Le perdite di acido folico con la cottura variano dal 50% all'80 %.

Per contenere queste perdite, i cibi ricchi di acido folico

  • non dovrebbero essere tenuti ad oltranza in acqua (pensiamo all'insalata)
  • andrebbero preparati quando ancora freschi,
  • andrebbero cucinati ricorrendo a metodi delicati (cottura in microonde, stufatura con poca acqua).

Fabbisogno di Acido Folico

Le riserve di acido folico nell'organismo umano sono molto basse, stimate nell'ordine di 5-10 mg. Di conseguenza, in caso di dieta povera di acido folico, un quadro di carenza si può sviluppare già nell'arco di pochi mesi.

La dose giornaliera consigliata (RDA) per una corretta assunzione della vitamina, varia da 50-200 mcg/die nei bambini, fino ai 300-600 mcg/die per gli adulti (a seconda delle fonti).

Il fabbisogno di acido folico in gravidanza è stimato in almeno 0,4 mg al giorno (400mcg/die), in quanto il feto utilizza le riserve materne per sostenere la sua intensa replicazione cellulare.

Gli studi dimostrano quindi che l'apporto alimentare di folati riesce a coprire le esigenze di un organismo adulto (200 mcg/die), ma difficilmente riesce a coprire il fabbisogno in epoca pre-gestazionale e gestazionale (400 mcg/die); questo è il motivo per cui:

le linee guida per la prevenzione dei DTN (difetti del tubo neurale) indicano la necessità di una supplementazione periconcezionale con 0,4 mg/die di folati.

Va poi considerato che numerosi altri fattori concorrono nel determinare il fabbisogno di folati. Le richieste di vitamina B9 aumentano ad esempio in condizioni di elevato turnover cellulare, come in alcune forme di anemia o di affezioni dermatologiche, e nei neonati prematuri.

LARN - Assunzione raccomandata di acido Folico per la Popolazione Italiana

Fase di vita Età Maschi (mcg/giorno) Femmine (mcg/giorno)
Lattanti 6-12 mesi 110* 110*
Bambini 1-3 anni 140 140
Bambini 4-6 anni 170 170
Bambini 7-10 anni 250 250
Bambini 11-14 anni 350 350
Adolescenti 15-17 anni 400 400
Adulti 19 anni e più 400 12
Gravidanza tutte le età - 600
Allattamento tutte le età - 500

* AI: livello di assunzione adeguato

Food and Nutrition Board (USA) - Apporti dietetici raccomandati di folati (DFE)

Età Maschio Femmina
Nascita fino a 6 mesi * 65 mcg * 65 mcg *
7-12 mesi * 80 mcg * 80 mcg *
1-3 anni 150 mcg 150 mcg
4-8 anni 200 mcg 200 mcg
9-13 anni 300 mcg 300 mcg
14-18 anni 400 mcg 400 mcg
19+ anni 400 mcg 400 mcg
Gravidanza - 600 mcg
Allattamento - 500 mcg

* AI: livello di assunzione adeguato

NOTA: i livelli di assunzione raccomandati sono espressi in microgrammi (mcg) di folati equivalenti nella dieta (DFE).

  • La misura di mcg DFE viene utilizzata perché il corpo assorbe più acido folico dagli alimenti fortificati e dagli integratori alimentari rispetto ai folati presenti naturalmente negli alimenti
  • Rispetto al folato che si trova naturalmente negli alimenti, è quindi sufficiente meno acido folico dagli integratori per ottenere le quantità raccomandate. 
  • Ad esempio, 240 mcg di acido folico e 400 mcg di folati sono entrambi uguali a 400 mcg di DFE.

Assorbimento e Metabolismo

L'acido folico viene efficacemente assorbito dall'intestino tenue e immagazzinato nel fegato.

L'assorbimento avviene prevalentemente a livello del digiuno ed è un processo influenzato dal pH; si tratta di un processo attivo a concentrazioni fisiologiche di folato e passivo ad alte concentrazione di folato (dosi farmacologiche).

Dopo l'assorbimento, i folati vengono accumulati a livello dei globuli rossi e, per il successivo utilizzo, sono convertiti in 5-metiltetraidrofolato (MTHF, forma attiva e circolante dell'acido folico), con un processo che richiede:

  • una conservata funzionalità intestinale (il metabolismo dell'acido folico inizia nelle cellule della parete intestinale);
  • una conservata funzionalità epatica
  • una complessa sequenza di enzimi,
  • adeguate scorte di vitamine B2, B3, B6, B12, zinco, vitamina C e serina.

Dal MTHF originano i coenzimi folici, che sono fra loro interconvertibili.

Funzioni

Funzioni Principali dell'Acido Folico

La vitamina B9 è essenziale per la sintesi del DNA e delle proteine, e per la formazione dell'emoglobina e di altri importanti composti cellulari (creatina, carnitina, colina...).

  • L'acido folico è indispensabile nel metabolismo degli amminoacidi, per la sintesi degli anelli purinici e pirimidinici e degli acidi nucleici. Un apporto adeguato di folati consente quindi una corretta divisione cellulare e diventa decisivo quando la divisione cellulare deve avvenire frequentemente.
  • Ecco perché una particolare necessità di folati si ha in gravidanza; in questo periodo, infatti, la madre deve sostenere la rapida proliferazione cellulare del feto, sintetizzando una grande quantità di acidi nucleici.
  • I folati agiscono come cofattori di svarianti enzimi coinvolti nella sintesi di DNA e RNA e, insieme alla vitamina B12, sono coinvolti nel ciclo della metilazione.

In merito a quest'ultimo punto, la funzione dei folati metaboicamente attivi presenti nell'organismo è quella di trasportare e trasferire diverse forme di unità monocarboniose durante le reazioni biosintetiche.

Le unità monocarboniose possono essere gruppi sia metil, che metilen che metenil, formil o formimino. Queste reazioni di trasferimento di gruppi monocarboniosi sono richieste per la biosintesi di aminoacidi (quali serina, metionina, glicina, colina), di nucleotidi purinici e di dTMP.

Particolare attenzione viene posta al contributo dell'acido folico nelle reazioni di metilazione, necessarie - tra l'altro - alla conversione dell'omocisteina in metionina.

Acido Folico e Omocisteina

L'omocisteina è un aminoacido solforato, la cui concentrazione ematica aumenta se vi è uno scarso apporto di folati.

L'omocisteina viene prodotta a partire all'amminoacido essenziale metionina, che viene introdotto con l'alimentazione attraverso il consumo di carne, uova, latte e legumi.

Il metabolismo dell'omocisteina viene regolato grazie all'azione di specifici enzimi e di alcune vitamine presenti nel sangue, in particolare le vitamine B6, B12 e B9 (acido folico). Se il consumo di queste vitamine è insufficiente, l'omocisteina si accumula nel sangue e può provocare danni alle pareti vasali modificandone struttura e funzionalità.

Alti livelli di omocisteina nel sangue sono correlati a un aumento di rischio per:

  • malattie cardio-vascolari (fattore aggravante l'aterosclerosi e la trombosi)
  • patologie neurodegenerative quali demenza e malattia di Alzheimer,
  • fratture osteoporotiche
  • varie complicanze gravidiche, come preeclampsia, difetti di crescita fetale, distacco prematuro di placenta e aborti spontanei e ripetuti.

Il folato entra nel metabolismo dell'omocisteina come 5 Metil-THF, che fornisce un gruppo metile per la ri-conversione dell'omocisteina in metionina.

Data la nota correlazione tra carenza di acido folico, vitamina B6 e B12, e alti livelli plasmatici di omocisteina, l'assunzione quotidiana di questi micronutrienti con una dieta varia ed equilibrata, eventualmente sostenuta da una specifica supplementazione, è considerata essenziale per mantenere i livelli plasmatici di omocisteina nella norma.

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Gravidanza

L'acido folico è una vitamina essenziale durante le prime fasi di gravidanza, per il corretto sviluppo del cervello, della colonna e del midollo spinale, dello scheletro, del cuore, del rene e della parete addominale del nascituro.

La carenza di folati, associata ad iperomocisteinemia in gravidanza, è notoriamente associata a un aumentato rischio di malformazioni congenite, quali per esempio la spina bifida e l'anencefalia (queste malformazioni sono dette globalmente difetti del tubo neurale - DTN).

Una carenza di acido folico in gravidanza sarebbe associata anche a un aumentato rischio di

  • Aborti ricorrenti
  • Ridotta crescita fetale
  • Distacco di placenta
  • Preeclampsia
  • Parto prematuro
  • Malformazioni fetali in genere

Il ruolo essenziale dei folati nella prevenzione dei difetti del tubo neurale è acclarato con solide evidenze scientifiche.

Sulla base di prove di efficacia ottenute in Paesi diversi dall'Italia, si può affermare che la regolare supplementazione di acido folico iniziata prima del concepimento riduce il rischio di difetti del tubo neurale (DTN) del 50-70%.

Tale supplementazione potrebbe anche ridurre il rischio di altri difetti congeniti nel loro insieme (riduzione stimabile intorno al 10-20%), tra cui alcuni relativamente comuni, come le cardiopatie congenite e la labio-palatoschisi.

Le società scientifiche e le organizzazioni di sanità pubblica raccomandano un'assunzione in gravidanza di almeno 0,4 mg/ die di acido folico, ma è essenziale iniziare l'integrazione almeno 4-12 settimane PRIMA della gravidanza.

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Carenza ed Eccesso

Conseguenze della Carenza

La carenza di acido folico è uno dei deficit vitaminici più comuni.

La carenza di folati può essere indotta da insufficiente assunzione, alterazione dell'assorbimento in seguito a malattie gastrointestinali, gravidanza, assunzione di farmaci (come fentoina e contraccettivi orali) e abuso di alcol.

Il deficit di acido folico determina essenzialmente una difettosa sintesi di DNA nelle cellule che si dividono. In merito alle principali conseguenze di tale fenomeno, le carenze di acido folico:

  • durante la gravidanza possono portare ad anomalie nella differenziazione del tubo neurale del feto, sviluppo di spina bifida o di anencefalia.
  • in età adulta possono causare anemia macrocitica o megaloblastica

L'acido folico prende infarti parte all'eritropoiesi e una sua carenza può portare all'insorgenza di anemia megaloblastica, cui si può accompagnare leucopenia e trombocitopenia, alterazioni della cute e delle mucose, disturbi gastrointestinali (malassorbimento e diarrea), cancro e disturbi cardiovascolari.

Fattori di rischio per la Carenza di Acido Folico

Cattive abitudini alimentari possono indubbiamente esporre a una carenza di acido folico. Tuttavia - oltre a un ridotto apporto di vegetali freschi - ci sono altri fattori che possono influenzare negativamente l'assorbimento dei folati dalle fonti alimentari:
  • un deficit in zinco, in quanto gli enzimi implicati sono zinco-dipendenti;
  • un eccessivo introito di cibi quali legumi, cavoli o agrumi, che contengono inibitori enzimatici;
  • l'abuso di alcolici.

Per questo motivo, anche diete vegane possono paradossalmente esporre a un aumentato rischio di carenza di acido folico, nonostante l'apporto elevato di vegetali. Si tenga infatti presente che le reazioni biologiche a cui partecipa l'acido folico necessitano come cofattori di altre vitamine del gruppo B, tra cui la B6 e la B12, notoriamente carente nella dieta vegana.

La forma sintetica (acido folico) presenta come ricordato una biodisponibilità superiore rispetto alla forma naturale (folati); inoltre, non è inibita da fattori quali la carenza di zinco, l'abuso di alcol o altri fattori alimentari.

Riguardo ai fattori extra-alimentari, carenze di acido folico sono più frequenti nei casi di:

  • polimorfismo genetico (fondamentale il polimorfismo per la metilentetraidrofolato-reduttasi mthf-r)
  • interazioni folati-farmaci, per esempio:
    • contraccettivi orali;
    • antitumorali antiblastici - metotrexate
    • antiepilettici - anticonvulsivanti - carbamazepina, isoniazide e fentoina
  • malattie infiammatorie croniche intestinali (es. morbo di Crohn), gastrite atrofica e altre malattie che possono determinare un alterato assorbimento di folati e/o vitamina B12
  • fumo di sigaretta
  • abuso di alcool
  • psoriasi.

Eccesso di Acido Folico

L'UL (upper intake level) per i folati è stato definito a 1000 μg/die; questa è la soglia massima quotidiana presumibilmente sicura per la maggioranza della popolazione.

Anche se non esistono particolari rischi diretti derivanti da un sovradosaggio di acido folico, è noto come un eccesso di folati possa mascherare l'anemia indotta dalla carenza di vitamina B12.

L'anemia megaloblastica è infatti il primo sintomo associato alla carenza di questa preziosa vitamina (B12) che, se non adeguatamente compensata, può dar luogo a gravi e irreversibili danni neurologici (che rappresentano l'effetto più a lungo termine di tale carenza).

L'UL per l'acido folico è quindi stato definito su base cautelativa, considerando anche le fasce di popolazione particolarmente vulnerabili alla carenza di vitamina B12, che rappresenta un problema diffuso:

  • nella popolazione sopra i 65 anni,
  • nelle persone che seguono un'alimentazione vegana,
  • nei soggetti affetti da patologie gastriche con deterioramento della mucosa (es. la gastrite) che porta ad un malassorbimento di vitamina B12.

Esistono anche evidenze biologicamente plausibili di un'azione dell'acido folico (ad alti livelli di assunzione) come possibile promotore tumorale. Studi su roditori evidenziano un effetto promotore sull'insorgenza di cancro del colon, anche se a dosi molto alte, superiori a una realistica assunzione umana

Modo d'uso e Dosaggio

Acido Folico o Acido Folinico?

L'acido folico rappresenta la forma di folato consigliabile per un'integrazione con finalità preventiva nella popolazione sana, mentre l'acido folinico (diretto precursore della forma biologicamente attiva MTHF) è riservato a particolari categorie di pazienti (come quelli dializzati o in terapia con methotrexate).

Le dosi di acido folico devono essere prescritte dal medico, personalizzandole in base alla situazione individuale.

Associazioni

In linea generale, si tendono a preferire prodotti multivitaminici, in cui l'acido folico viene associato ad altre vitamine del gruppo B (in particolare la B6 e la B12) necessarie al suo corretto metabolismo.

Assunzione di Acido Folico In Gravidanza

  • Si raccomanda che le donne che programmano una gravidanza, o che non ne escludono attivamente la possibilità, assumano regolarmente almeno 0,4 mg al giorno di acido folico per ridurre il rischio di difetti congeniti.
    Tale supplementazione va considerata in aggiunta agli usuali 0,2mg/die di acido folico alimentare, assunto come media giornaliera di popolazione con gli alimenti.
  • E' fondamentale che l'assunzione inizi almeno un mese prima del concepimento (idealmente 3 mesi prima) e continui per tutto il primo trimestre di gravidanza.
  • Nelle donne che presentano riconosciuti fattori di rischio per i difetti del tubo neurale ed altre malformazioni suscettibili di riduzione del rischio con acido folico (es. precedente gravidanza esitata in DTN, anamnesi familiare positiva per malformazioni, diabete insulino-dipendente, epilessia) sono raccomandate dosi di acido folico più alte, nell'ordine di 4,0 - 5,0 mg al giorno.

Come già ricordato, poiché i più comuni e gravi difetti congeniti insorgono tra il concepimento e l'8a-12a settimana di gestazione, è necessario che la supplementazione inizi almeno un mese prima del concepimento e prosegua per tutto il primo trimestre di gravidanza

Avvertenze

  • Se ritieni di essere a rischio di una carenza di acido folico, esponi le tue preoccupazioni al medico per valutare l'opportunità di sottoporti a un dosaggio ematico (esame del sangue) della vitamina o dell'omocisteina.
  • Ricorda che l'integrazione di acido folico rappresenta una strategia di prevenzione mirata solo per chi ha realmente bisogno di aumentare il proprio fabbisogno di Acido Folico, come ad esempio:
    • le donne in età fertile (16-49 anni) che programmano la gravidanza o non la escludono attivamente con metodi contraccettivi;
    • i soggetti con elevati livelli di omocisteinemia o con particolari situazioni che li espongono a un rischio di carenza di folati.

Nel caso tu stia già assumendo un integratore o un farmaco a base di acido folico ricorda di:

  • Non superare la dose giornaliera consigliata dal medico o riportata in etichetta e/o nel foglio illustrativo. Questo vale soprattutto per i soggetti sopra i 60 anni, essendo maggiormente soggetti a carenze di Vitamina B12 e alla presenza di noduli benigni del tratto distale dell'intestino (polipi intestinali).
  • Tenere il medicinale o l'integratore lontano dalla vista e dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.
  • Gli integratori di acido folico non vanno intesi quali sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
  • L'assunzione di acido folico in presenza di condizioni patologiche o situazioni particolari, o se si sta seguendo una terapia farmacologica, è consigliata soltanto sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.

Controindicazioni

I prodotti a base di acido folico sono controindicati in caso di allergia (ipersensibilità) all'acido folico o ad uno qualsiasi degli altri componenti del medicinale o dell'integratore.

Effetti Collaterali

  • L'acido folico è considerato una vitamina sicura, priva di tossicità per l'uomo, anche a dosi molto superiori a quelle terapeutiche.
  • Per le donne in età fertile, l'unico effetto collaterale ipotizzato riguarda un incremento, seppure lieve, di gemelli dizigoti, comunque non confermato su ampia scala.
  • In terapia, la somministrazione di acido folico ha dimostrato di poter produrre rari effetti indesiderati (possono interessare fino a 1 persona su 1000), come:
    • reazioni allergiche: caratterizzate da Irritazione cutanea (eritema), eruzione cutanea, prurito, comparsa sulla pelle di rigonfiamenti che provocano prurito (orticaria), difficoltà a respirare (dispnea) e shock anafilattico (reazione allergica grave che comporta difficoltà respiratorie, gonfiore del viso e delle labbra, della lingua e di altre parti del corpo): in questo caso contatti immediatamente il medico.
    • Disturbi del sonno, incubi.
    • Perdita dell'appetito (anoressia), nausea, pancia gonfia (distensione addominale) e flatulenza.
    • Malessere, irritabilità.

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