Esofagite | Cause e Sintomi | Cure, Dieta, Rimedi

In questo articolo parliamo dell'Esofagite, delle sue Cause e dei Sintomi Associati. E' un Disturbo Grave? Quando Consultare il medico? Esami per la Diagnosi, Informazioni sulle Cure, la Dieta e i Rimedi Efficaci per la Cura dell'Esofagite

Esofagite
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Introduzione

L'esofagite è una malattia infiammatoria dell'esofago.

Più precisamente, l'infiammazione colpisce la parete mucosa che riveste e protegge l'esofago.

L'esofago è il canale muscolare che collega la faringe alla cavità gastrica; la sua funzione principale è permettere il trasporto del cibo, dalla bocca allo stomaco (e viceversa).

Sintomi

I sintomi generati dall'esofagite possono includere:

  • difficoltà a deglutire;
  • tosse;
  • bruciore di stomaco;
  • deglutizione dolorosa;
  • reflusso acido;
  • mal di gola;
  • raucedine;
  • dolore toracico;
  • nausea/vomito;
  • alitosi.

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Cause e Fattori di Rischio

Il più delle volte, la causa dell'esofagite va ricercata nella risalita dei succhi gastrici che, dallo stomaco, ripercorrono l'esofago, irritandone le pareti.

Una simile condizione può essere provocata o accentuata da vari fattori, come ad esempio:

  • assunzione di alcuni farmaci;
  • vomito;
  • abitudine a sdraiarsi subito dopo il pasto.

In altre occasioni, l'irritazione a carico della parete esofagea può originare da cause di natura diversa, che possono includere:

  • alcolismo;
  • fumo di sigaretta;
  • radioterapia per la cura del cancro al polmone;
  • infezioni virali o fungine.
Talvolta, l'esofagite può originare da una malattia autoimmune chiamata esofagite eosinofila.

È una Malattia Grave?

Di per sé, l'esofagite non costituisce una malattia grave: con un trattamento adeguato - farmacologico e/o alimentare - i sintomi regrediscono nell'arco di 1-2 settimane.

Tuttavia, l'esofagite va considerata un campanello d'allarme per patologie più complesse; pertanto, è bene rivolgersi al medico sin dalla prima manifestazione dei sintomi.

Un'esofagite non curata può provocare disturbi gravi, come ad esempio:

  • ulcere;
  • restringimento dell'esofago;
  • lesioni cicatriziali nell'esofago.

Cure

Le opzioni di trattamento per l'esofagite dipendono dalla causa che l'ha provocata.

In alcuni casi, una cura farmacologica può velocizzare la guarigione e attenuare i sintomi.

I farmaci per la cura dell'esofagite possono includere:

  • farmaci antiacidi;
  • farmaci antisecretivi:
    • inibitori della pompa protonica;
    • antagonisti dei recettori H2 dell'istamina.
  • farmaci corticosteroidi;
  • lassativi*;
  • farmaci antidolorifici;
  • farmaci antibiotici;
  • farmaci antifungini.
*In presenza di esofagite, i farmaci lassativi possono essere d'aiuto per velocizzare lo svuotamento gastrico, dunque per favorire la corretta funzionalità dello sfintere gastro-esofageo.

In altri casi, per la guarigione dall'esofagite è sufficiente correggere alcune abitudini di vita sbagliate, come ad esempio:

  • evitare di stendersi immediatamente dopo il pasto;
  • evitare di assumere certi alimenti o farmaci irritanti per l'esofago;
  • smettere di bere alcolici e di fumare.

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Esofagite in Pillole

Di seguito riportiamo i concetti base sull'esofagite:

  • L'esofagite è un'infiammazione dell'esofago, il canale alimentare che mette in comunicazione la faringe con lo stomaco, permettendo il passaggio del cibo.
  • L'esofagite causa sintomi specifici, facilmente riconoscibili, come ad esempio: mal di gola, raucedine, difficoltà a deglutire, alitosi, nausea e vomito.
  • L'esofagite può avere un'origine infettiva (es. causata da infezioni fungine o virali), oppure irritativa (indotta per esempio da: alcuni cibi/farmaci, alcolismo, tabagismo, vomito, abitudine a sdraiarsi dopo i pasti). In alcuni casi, l'esofagite origina da condizioni genetiche (es. esofagite eosinofila).
  • La cura dell'esofagite dipende dalla causa scatenante: in presenza di infezione fungina, gli antimicotici rappresentano la terapia d'elezione. Per alleviare i sintomi e velocizzare la guarigione, la terapia più adeguata consiste nell'assunzione di farmaci antidolorifici, antisecretivi, antiacidi o lassativi.

Maggiori dettagli e informazioni sull'esofagite saranno illustrati nei prossimi capitoli.

Cos'è l'Esofagite

Descrizione

"Esofagite" è il termine medico utilizzato per descrivere una generica infiammazione, acuta o cronica, dell'esofago.

Il processo infiammatorio interessa la mucosa che riveste le pareti dell'esofago: il malfunzionamento dello sfintere gastroesofageo - tipico della condizione - favorisce la risalita dei succhi acidi dallo stomaco all'esofago.

Nella maggior parte dei casi, l'esofagite è strettamente correlata alla risalita dei succhi gastrici, ma può costituire un sintomo comune a condizioni più gravi.

Cenni di Anatomia sull'Esofago

L'esofago è il canale muscolare che permette il passaggio del cibo, mettendo in collegamento la faringe con la bocca dello stomaco.

Alle estremità dell'esofago, sono collocati due sfinteri, ovvero due anelli muscolari (o valvole) che regolano l'ingresso di materiali e sostanze nel canale alimentare:

  • lo sfintere esofageo superiore regola il passaggio del cibo (bolo) dalla faringe all'esofago, e concorre alla funzione deglutitoria. In condizioni normali e di riposo, lo sfintere esofageo superiore impedisce il passaggio di aria all'interno del canale digerente;
  • lo sfintere esofageo inferiore (cardias) favorisce il transito del bolo dall'esofago allo stomaco.

Un malfunzionamento dello sfintere esofageo inferiore può aprire l'accesso ai succhi gastrici (adibiti alla digestione); di conseguenza, la parete dell'esofago può essere attaccata dall'acidità dei succhi digestivi.

reflusso esofageo

Epidemiologia: Chi Colpisce? Quante Persone Soffrono di Esofagite?

L'incidenza dell'esofagite varia in base al gruppo di persone analizzato e alla causa scatenante 1, anche se la maggior parte delle esofagiti sembra essere associata a malattie da reflusso gastroesofageo 2.

Dati alla mano:

  • si stima che l'esofagite affligga dal 2 al 5% della popolazione di età superiore ai 55 anni 3;
  • in generale, l'esofagite di tipo erosivo si manifesta nell'1% della popolazione globale 1;
  • l'esofagite da farmaci sembra manifestarsi in 3,9 persone ogni 100.000 abitanti/anno, con un'età media stimata attorno ai 41,5 anni 1;
  • l'esofagite eosinofila sembra colpire 0,35 abitanti ogni 100.000 1;
  • per quanto riguarda l'esofagite infettiva, le stime sono molto approssimative e difficili da definire; tuttavia, sembra che i pazienti più a rischio siano i malati di HIV e i malati oncologici con neoplasie ematologiche 1;
  • l'esofagite da Candida sembra essere l'esofagite infettiva più frequente 2.

Esofagite e Cancro

Tra i vari studi epidemiologici sull'esofagite e sui relativi fattori di rischio, è stata studiata la correlazione tra infiammazione dell'esofago e tumori. Si è osservato che il rischio di sviluppare adenocarcinoma (tumore maligno ghiandolare) è aumentato di 5 volte nei pazienti affetti da esofagite (anche se la maggior parte degli adenocarcinomi è stata identificata nei pazienti affetti da Esofago di Barrett) 4.

L'Esofago di Barrett è una patologia dell'esofago, in cui si assiste a una sostituzione del normale tessuto che riveste la parete mucosa con un altro, simile a quello che riveste le pareti del primo tratto dell'intestino tenue. E' tipicamente legato alla cronicizzazione della malattia da reflusso gastroesofageo.

Sintomi

Segni e Sintomi dell'Esofagite

Nonostante le cause di esofagite possano essere svariate, la condizione si manifesta con sintomi piuttosto comuni, che possono essere così riassunti:

  • disfagia (difficoltà a deglutire) e dolore durante la deglutizione;
  • voca rauca/raucedine;
  • mal di gola (faringite);
  • reflusso gastro-esofageo;
  • nausea/vomito;
  • bruciore di stomaco (pirosi gastrica);
  • inappetenza (riduzione dell'appetito);
  • tosse.

Quando Non è Esofagite

L'esofagite costitusce un sintomo comune a molte malattie, dunque le cause possono essere davvero numerose ed eterogenee.

Tuttavia, è bene distinguere l'esofagite da altre condizioni che manifestano sintomi molto simili, in particolare:

  • laringite;
  • tonsillite;
  • esofago di Barrett;
  • tumore all'esofago;
  • infarto cardiaco;
  • ernia iatale;
  • gastrite;
  • asma da reflusso;
  • bronchite/polmonite da aspirazione;
  • ulcera peptica;
  • ulcere alla gola.

Quando Consultare il Medico

In presenza di esofagite, è importante il consulto medico quando:

  • la respirazione è difficoltosa;
  • i sintomi persistono per oltre tre giorni;
  • il dolore al petto si protrae per più minuti;
  • il soggetto non è in grado di deglutire liquidi;
  • si ritiene che del cibo si sia intrappolato nel canale esofageo.

Nel bambino, l'esofagite richiede una visita medica urgente, poiché una simile condizione può creare difficoltà a nutrirsi correttamente.

Inoltre, è importante contattare il medico in presenza di sintomi gravi, come:

  • respirazione difficoltosa;
  • dolore toracico;
  • mal di testa;
  • dolori muscolari;
  • febbre.

Complicazioni

Un'esofagite non trattata in maniera adeguata può evolvere negativamente, e generare complicanze anche gravi, come ad esempio:

  • stenosi esofagea, ovvero un restringimento dell'esofago, che potrebbe ostacolare il passaggio del cibo e generare problemi di deglutizione;
  • esofago di Barrett;
  • ulcere gastriche/perforazione dell'esofago;
  • cancro dell'esofago (condizione rara).

Cause

Cause

In base alla natura della condizione, si classificano più forme di esofagite:

  • Esofagite irritativa, provocata da sostanze o condizioni che danneggiano fisicamente le pareti dell'esofago, quali ad esempio:
    • reflusso gastro-esofageo;
    • farmaci dalla dimensione molto grande o dalla superficie ruvida, che faticano ad essere deglutiti o che vengono deglutiti con poca acqua, rimanendo a contatto con le pareti dell'esofago per molto tempo;
    • alcolismo;
    • fumo di sigaretta;
    • alcuni farmaci;
    • vomito;
    • abitudine a sdraiarsi subito dopo il pasto.
  • Esofagite infettiva: si tratta di una forma d'infiammazione dell'esofago, tipica dei soggetti con un sistema immunitario debole. L'esofagite infettiva può essere causata da:
    • funghi (Candida albicans);
    • virus (Herpes simplex/Citomegalovirus);
    • parassiti;
    • batteri.
  • Esofagite eosinofila*, causata da una malattia ereditaria: questa variante è caratterizzata dalla sovrapproduzione di eosinofili, speciali globuli bianchi che intervengono - in questo caso impropriamente - nelle reazioni immuno-mediate.
Nell'esofagite eosinofila*, le cellule del sistema immunitario reagiscono in risposta all'ingestione di alcuni alimenti (es. latte, uova, soia, molluschi, noci, arachidi, grano ecc.) o di altre sostanze (es. polline), che vengono impropriamente riconosciuti come potenzialmente dannosi per l'organismo.

Fattori di Rischio

Sono state individuate alcune condizioni (fattori di rischio) che possono predisporre una persona all'esofagite, e possono includere:

  • ernia iatale;
  • sistema immunitario indebolito da condizioni come:
    • HIV;
    • diabete;
    • leucemia;
    • linfoma.
  • farmaci o terapie particolari, come ad esempio:
    • FANS;
    • farmaci da assumere dopo un trapianto d'organo;
    • radioterapia del torace.
  • vomito cronico;
  • alcol;
  • droghe;
  • eccesso di caffeina, cioccolato, alimenti aromatizzati alla menta o altri cibi irritanti;
  • alimentazione ricca di grassi;
  • abitudine di stendersi immediatamente dopo il pasto;
  • obesità;
  • predisposizione genetica ad allergie o all'esofagite.

Diagnosi

Visita Medica

Una diagnosi corretta deve sempre iniziare con una serie di domande, che il medico può porre al paziente per avere un'idea più precisa del disturbo e della gravità dei sintomi:

  • Quando sono iniziati i primi sintomi?
  • Quanto spesso soffrite di esofagite?
  • Qualcosa sembra peggiorare o migliorare i vostri sintomi?
  • Assumete farmaci protettivi della mucosa gastrica?
  • Soffrite di qualche forma allergica?
  • Avete difficoltà a deglutire?
  • Avete familiarità per la condizione?
  • Quanto è grave il disagio che avvertite?
  • Avete difficoltà a digerire il cibo?
  • Soffrite di reflusso gastro-esofageo?
  • Avete l'abitudine di dormire subito dopo i pasti?

Per una corretta diagnosi e per indagare sulle cause che scatenano l'esofagite, il medico può prescrivere una serie di ulteriori test diagnostici.

Radiografia con Mezzo di Contrasto

Il paziente viene sottoposto a un esame a raggi X, dopo avergli fatto assumere un mezzo di contrasto a base di pasto baritato (marcato con una sostanza fluorescente): in base alla modalità di passaggio della sostanza, è possibile esaminare alcuni parametri (es. tempo di svuotamento gastrico) e comprendere la natura della lesione (es. restringimenti o alterazioni strutturali dell'esofago).

Emocromo

L'analisi del sangue può essere utile per indagare su un'eventuale infezione in atto.

Manometria Esofagea

La manometria esofagea è un test diagnostico in grado di misurare il numero di contrazioni muscolari ritmiche dell'esofago, durante la fase della deglutizione.

Questo test è utile anche per misurare la forza esercitata dai muscoli dell'esofago.

Endoscopia Superiore

Durante questo esame, il medico inserisce nella bocca del paziente un tubicino flessibile e sottile, fino a raggiungere esofago e stomaco: durante il test, si evidenziano le eventuali lesioni.

Per ulteriori accertamenti, durante il test di endoscopia, il medico può prelevare un piccolo campione di tessuto (biopsia) da far analizzare in laboratorio, per individuare ad esempio:

  • infezioni;
  • concentrazione dei globuli bianchi nel sangue;
  • cellule neoplastiche.

Prove Allergiche

In caso di sospetta allergia, il medico può prescrivere vari test allergici per verificare un'eventuale sensibilità nei confronti di certe sostanze (es. polline, alimenti ecc.).

Cura e Trattamenti

Per curare l'esofagite, è importante risalire alla causa che l'ha provocata: talvolta, è sufficiente correggere alcune abitudini alimentari sbagliate, mentre in altre occasioni più gravi, è necessario seguire una terapia farmacologica.

Le possibili opzioni di trattamento possono includere l'assunzione di alcuni farmaci, come ad esempio:

  • farmaci antiacidi;
  • farmaci antisecretivi:
    • inibitori della pompa protonica;
    • antigonisti dei recettori H2 dell'istamina;
  • lassativi, utili per velocizzare lo svuotamento gastrico, dunque per favorire la corretta funzionalità dello sfintere gastro-esofageo;
  • farmaci cortisonici, prescritti per esercitare una potente azione antinfiammatoria (soprattutto in presenza di esofagite eosinofila);
  • farmaci antibiotici, per la cura dell'esofagite batterica;
  • farmaci antifungini, per la cura dell'esofagite da Candida.

Altri Trattamenti

La Ricerca sta facendo passi da gigante per ricercare nuovi farmaci da utilizzare in terapia contro l'esofagite eosinofila; tuttavia, le nuove terapie biologiche - volte a stimolare la difesa immunitaria - potranno essere disponibili tra pochi anni.

Chirurgia

La chirurgia non rappresenta un trattamento di prima scelta per chi soffre di esofagite.

Tuttavia, nei pazienti più gravi, può essere richiesta una procedura di dilatazione dell'esofago, indispensabile per favorire il passaggio del cibo.

Dieta e Stile di Vita

In presenza di esofagite, la messa in pratica di alcuni accorgimenti dietetici e comportamentali può aiutare a migliorare i sintomi, dunque velocizzare la guarigione.

Dieta

Per quanto riguarda l'alimentazione, in presenza di esofagite, potrebbe essere utile seguire questi consigli alimentari:

  • evitare l'eccesso di alimenti irritanti per le pareti dell'esofago, come ad esempio:
    • pomodoro e passata di pomodoro;
    • caffè e alimenti ricchi di caffeina;
    • alcol;
    • alimenti piccanti;
    • cioccolato;
    • caramelle alla menta e altri alimenti aromatizzati alla menta;
    • aglio e cipolla;
    • agrumi;
  • evitare tutti gli alimenti allergizzanti verso i quali si è sensibili, come ad esempio:
    • soia;
    • latte;
    • noccioline;
    • grano;
    • molluschi;
    • cioccolato.
  • masticare lentamente e a lungo il cibo, evitando di deglutire pezzi troppo grossi;
  • frammentare i pasti: preferire piccoli pasti (e più frequenti);
  • preferire alimenti leggeri e facili da digerire, limitando fritture e grigliate;
  • evitare verdure difficili da digerire (es. peperoni, cipolle, pomodori);
  • preferire alimenti integrali a quelli raffinati;
  • evitare bibite gassate e zuccherate;
  • mangiare frutta e verdura, ricche di vitamine antiossidanti (es. vitamina C e vitamina A), utili per rafforzare le difese immunitarie.

Stile di Vita

Anche la messa in atto di alcune modifiche comportamentali potrebbe apportare beneficio a chi soffre di esofagite.

Alcuni di questi consigli, possono includere:

  • non fumare ed evitare di inalare il fumo passivo;
  • chi fatica a deglutire le compresse, può preferire farmaci liquidi/in gel o effervescenti;
  • non fumare;
  • non bere alcolici;
  • evitare l'assunzione di alimenti potenzialmente allergizzanti o irritanti per la mucosa esofagea e gastrica;
  • evitare l'assunzione di caramelle alla menta e di alimenti balsamici;
  • evitare di coricarsi subito dopo il pasto;
  • allontanare lo stress dedicandosi all'aromaterapia oppure iscriversi in palestra per seguire qualche corso di yoga, pilates o training autogeno;
  • se necessario, dimagrire per raggiungere il peso forma;
  • evitare di chinarsi subito dopo aver mangiato o bevuto;
  • evitare di assumere farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per lunghi periodi;
  • mangiare poco e spesso, evitando le abbuffate;
  • consumare una cena leggera, per evitare di appesantire lo stomaco prima del riposo notturno;
  • masticare lentamente, evitando di ingurgitare aria;
  • bere molta acqua: la saliva e i liquidi introdotti possono proteggere le pareti dell'esofago dai succhi gastrici;
  • per prevenire il reflusso acido notturno, dormire in posizione supina e sollevare la parte sotto alla testa, posizionando un blocco di legno sotto al materasso.

Integratori e Altri Rimedi

Integrare l'alimentazione con alcuni prodotti specifici potrebbe essere utile per controllare i sintomi provocati dall'esofagite.

Alcuni di questi integratori possono includere:

  • bicarbonato di sodio: in questo caso, potrebbe essere utile la dose di 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio, da sciogliere in un bicchiere di acqua fredda;
  • integratori erboristici per proteggere la mucosa esofagea dall'attacco degli acidi (es. melissa, malva, calendula, altea, camomilla, liquirizia, aloe vera gel).

Alcuni integratori possono essere utili per rafforzare il sistema immunitario indebolito; a tale scopo, può essere utile l'assunzione di:

  • probiotici: utili per reintegrare la flora digestiva e potenziare le difese immunitarie;
  • integratori di vitamina C;
  • supplementazione con olio di pesce: gli omega-3 contenuti nell'olio di pesce possono apportare beneficio e sollievo a disturbi infiammatori;
  • integratori erboristici /tisane per proteggere la mucosa del tubo digerente:
    • camomilla;
    • spirea ulmaria;
    • propoli;
    • echinacea;
    • liquirizia.

Altri Rimedi

Sono stati individuati alcuni rimedi che, associati a un'adeguata terapia farmacologica, possono in qualche modo velocizzare i tempi di recupero da una condizione di esofagite.

Alcuni di questi rimedi sono estrapolati da medicine alternative (non scientificamente dimostrate), e possono essere così riassunti:

  • tecniche di rilassamento: training autogeno, rilassamento muscolare progressivo, pilates, yoga;
  • agopuntura.

Prevenzione

Le regole per la prevenzione dell'esofagite corrispondono ai consigli descritti nel paragrafo "Dieta e Stile di Vita".

Ricordiamo ancora una volta come sia importante seguire una sana alimentazione, ricca di frutta e verdura, associando la dieta a uno stile di vita adeguato e attivo, evitando il fumo e, in generale, ogni eccesso alimentare.

Bibliografia e Letture Consigliate

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