Chi ha il Fuoco di Sant'Antonio può Contagiare? Come Evitarlo?

In questo articolo parliamo della contagiosità del Fuoco di Sant'Antonio, analizzando rischi e pericoli associati. Come avviene il contagio e quali soggetti sono a rischio. Possibili Complicazioni e Norme per Prevenire la Diffusione della Malattia

Fuoco di Sant'Antonio: è contagioso?
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Generalità

Il fuoco di Sant'Antonio, conosciuto anche come Herpes zoster, è contagioso soltanto per i soggetti che non hanno mai avuto la varicella.

Il virus che lo provoca è infatti il medesimo ed è chiamato Herpes zoster.

La prima volta che l'organismo viene infettato dal virus sviluppa la varicella. Successivamente, quando il soggetto guarisce, il virus si rifugia nelle radici nervose lungo il midollo spinale o alla base del cranio, in modo da sfuggire alle difese immunitarie.

Nel corso della vita, può succedere che il virus Herpes zoster si riattivi dal suo stato di quiescenza, favorito da un temporaneo calo delle difese immunitarie (ad esempio a causa di un raffreddore, di uno stress estremo o della vecchiaia).

In questi casi, il paziente non svilupperà la varicella ma il fuoco di Sant'Antonio.

Poiché il virus è lo stesso, il paziente affetto da fuoco di Sant'Antonio può trasmettere il virus a chi non ha mai avuto la varicella (o che non è mai stato vaccinato per essa).

Come spiegato, il soggetto contagiato svilupperà la varicella e solo in seguito potrà (eventualmente, perché non è certo) sviluppare il fuoco di Sant'Antonio.

Si stima che circa una persona su quattro avrà almeno un episodio di herpes zoster durante la propria vita.

Un soggetto che ha già avuto la varicella non può invece essere contagiato da chi ha uno sfogo di Fuoco di Sant'Antonio (perché ospita già il virus nel suo organismo e possiede gli anticorpi necessari a neutralizzarlo).

Come ci si Contagia

Il fuoco di Sant'Antonio è caratterizzato da un'eruzione cutanea dolorosa, in cui si possono osservare numerose vescicole.

Queste bollicine contengono virus vivi.

Di conseguenza, se una persona che non ha mai avuto la varicella entra in contatto diretto con una vescicola aperta o con il suo contenuto, può infettarsi e sviluppare la varicella.

La maggior parte delle persone che sviluppano il Fuoco di Sant'Antonio ha solo un episodio durante la vita. Tuttavia, è possibile sviluppare più episodi di Fuoco di Sant'Antonio a distanza di tempo.

Prevenzione del Contagio

Le persone con Fuoco di Sant'Antonio rimangono contagiose fino a quando l'ultima vescica non si è asciugata e si è formata la crosta.

Nel frattempo, per aiutare a prevenire la trasmissione del virus, è importante:

  • evitare la condivisione di asciugamani o lenzuola;
  • evitare determinate attività sportive, come il nuoto e gli sport da contatto;
  • lavarsi spesso le mani;
  • evitare di toccare o graffiare le vesciche;
  • mantenere l'eruzione pulita e coperta;
  • evitare il contatto con persone a rischio (vedi oltre).

È anche opportuno evitare il lavoro o la scuola se l'eruzione trasuda liquido e non può essere coperta.

Le persone con fuoco di Sant'Antonio non possono diffondere il virus prima che compaiano le vesciche cutanee e dopo che sono evolute in croste. Nel periodo di contagiosità, il rischio di diffondere l'infezione ad altri è basso se si copre l'eruzione.

Persone a Rischio

La varicella può essere particolarmente pericolosa per alcuni gruppi di persone.

Pertanto, chi soffre di Fuoco di Sant'Antonio dovrebbe porre particolare attenzione ad evitare il contagio di:

  • donne incinte che non hanno mai avuto la varicella, perché la malattia potrebbe danneggiare il feto;
  • persone che hanno un sistema immunitario debole, come i pazienti con AIDS o quelli che hanno subìto un trapianto d'organo o sono sottoposti a chemioterapia;
  • neonati prematuri o di basso peso alla nascita.

Vaccino

Attualmente, anche in Italia è disponibile un vaccino per il fuoco di Sant'Antonio (Zostavax).

Questo vaccino viene normalmente consigliato ai soggetti di età superiore ai 60 anni o ai 50 anni se soffrono di malattie croniche come diabete, artrite reumatoide o immunodeficienza 1.

Il vaccino consiste in due dosi, somministrate a distanza di 2-6 mesi l'una dall'altra.

Gli studi dimostrano che il vaccino può ridurre di quasi il 50% il rischio che le persone sane sviluppino il Fuoco di Sant'Antonio 1.

Ma è difficile dire se la protezione contro l'herpes zoster duri più di quattro anni, perché il vaccino inattivato è ancora relativamente nuovo. La vaccinazione può causare effetti collaterali, tra cui pelle arrossata ed eruzioni cutanee e dolore o gonfiore nel punto in cui è stato iniettato il vaccino.

Il fuoco di Sant'Antonio è contagioso, ma solo per le persone che non hanno mai avuto la varicella. In tal caso, l'infezione inizialmente provoca solo la varicella e non il fuoco di Sant'Antonio 2.

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