Carenza di Potassio | Cause e Sintomi | Cosa Mangiare? Rimedi

In questo articolo parliamo della Carenza di Potassio, delle Possibili Cause, dei suoi Sintomi e delle Possibili Complicanze. Quali Esami per la Diagnosi? Informazioni sulla Dieta, su Cosa Mangiare e sull'Uso Corretto degli Integratori di Potassio

Carenza di Potassio
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Che Cos'è

La carenza di potassio è una delle carenze nutrizionali più comuni al mondo.

È stato stimato che circa il 98% degli americani non raggiunge il livello di assunzione raccomandato di potassio 1.

Quando si parla di carenza di potassio è innanzitutto necessario distinguere tra:

  • carenze franche di potassio (ipokaliemia), con sintomi clinici gravi e ben definiti;
  • carenze subcliniche di potassio, con sintomi lievi, sfumati e difficilmente riconoscibili.

Mentre le carenze franche sono abbastanza rare nella popolazione occidentale e legate perlopiù a quadri patologici ben definiti, le carenze subcliniche sono molto diffuse.

Si tratta di un fenomeno preoccupante, in quanto difficile da diagnosticare e associato a effetti avversi sulla salute.

  • L'evidenza in letteratura suggerisce che il deficit di potassio subclinico è dilagante e rappresenta una delle principali cause di ipertensione e malattie cardiovascolari.
  • L'ipertensione cronica danneggia il cuore, i vasi sanguigni e i reni, aumentando così il rischio di malattie cardiovascolari.
  • L'aumento dell'assunzione di potassio nella dieta può aiutare a ridurre la pressione sanguigna in individui normotesi e ipertesi.

La carenza di potassio subclinica è particolarmente comune a causa di un'alimentazione basata sul consumo prevalente di cibi raffinati e povera di frutta, verdura, legumi e frutta secca oleosa.

Il potassio abbonda soprattutto nella frutta, sia fresca che essiccata, e nelle verdure, incluse le patate.

Funzioni del Potassio

  • Regola l'equilibrio dei fluidi e degli elettroliti
  • Regola la trasmissione nervosa
  • Regola la pressione sanguigna e il volume del sangue
  • Partecipa alla contrazione muscolare

L'ipopotassiemia (ipokaliemia) si verifica quando le riserve di potassio nel corpo sono così basse che le sue concentrazioni plasmatiche scendono al di sotto del limite inferiore di normalità (<3,5 mmol/l).

Si parla di ipokaliemia grave quando i livelli di potassio sono inferiori a 2,5 mmol/l.

L'ipokaliemia è un disturbo elettrolitico relativamente comune, specialmente nei pazienti ospedalizzati, e talvolta richiede cure mediche urgenti 2.

Cause

Le cause della carenza di potassio vanno ricercate in:

  • un apporto dietetico inadeguato;
  • un aumento delle perdite di potassio dal corpo, attraverso le urine, il tratto gastrointestinale o il sudore.

Una concentrazione plasmatica di potassio anormalmente bassa viene definita ipopotassiemia (o ipokaliemia).

L'ipopotassiemia è spesso il risultato di un'eccessiva perdita di potassio, ad esempio a causa di:

  • vomito prolungato,
  • abuso cronico di lassativi,
  • diarrea,
  • ostruzioni intestinali,
  • uso di alcuni diuretici e altri farmaci,
  • alcune forme di malattia renale o disturbi metabolici.

La scarsa assunzione di potassio nella dieta non è generalmente sufficiente a provocare ipokaliemia. Tuttavia, un insufficiente apporto alimentare di potassio nei pazienti a rischio può causare più facilmente l'instaurarsi di condizioni di ipopotassiemia.

Condizioni che aumentano il rischio di ipokaliemia

  • L'uso di diuretici non risparmiatori di potassio (ad esempio, diuretici tiazidici o furosemide);
  • Vomito prolungato o diarrea;
  • Ingestione di argilla (bentonite), che lega il potassio e ne riduce notevolmente l'assorbimento;
  • Uso eccessivo o abuso di lassativi;
  • Anoressia nervosa o bulimia;
  • Sudorazione eccessiva;
  • Nefropatie;
  • Poliuria;
  • Produzione anormalmente elevata di aldosterone (iperaldosteronismo);
  • Recupero da denutrizione prolungata;
  • Carenza di magnesio.

Ipokaliemia e liquirizia

Il consumo abituale di grandi quantità di liquirizia nera può provocare ipopotassiemia e ipertensione.
La liquirizia contiene un composto (acido glicirrizico) con effetti fisiologici simili a quelli dell'aldosterone, un ormone che aumenta l'escrezione urinaria di potassio.

Sintomi

Sintomi dell'Ipokaliemia

Una diminuzione temporanea del potassio può non causare sintomi rilevanti.

Ad esempio, se si suda molto durante un allenamento prolungato, i livelli di potassio possono normalizzarsi dopo aver mangiato un pasto o aver assunto integratori salini.

Tuttavia, gravi carenze possono essere pericolose per la vita.

I segni di una carenza severa di potassio includono:

  • estrema fatica;
  • spasmi muscolari, debolezza o crampi;
  • battito cardiaco irregolare e palpitazioni;
  • costipazione, nausea, crampi intestinali o vomito;
  • formicolii persistenti e intorpidimento (parestesie) a mani, braccia, gambe e piedi

L'ipopotassiemia grave può causare paralisi muscolare o ritmi cardiaci anormali (aritmie cardiache) che possono essere fatali.

L'ipokaliemia cronica è associata a ipertensione e formazione di calcoli renali.

Una bassa concentrazione di potassio nel sangue (ipopotassiemia) può provocare paralisi muscolare o anomalie del ritmo cardiaco e può essere fatale.

Conseguenze di una Carenza subclinica

Anche se asintomatica e non rilevabile con un esame del sangue, la carenza subclinica di potassio può avere un impatto negativo sulla salute.

La relativa carenza di potassio nella dieta moderna, unitamente alla maggiore assunzione di sodio, può infatti contribuire allo sviluppo di alcune malattie croniche.

  • Le diete moderne, ad alto contenuto di sodio e povere di potassio, sono riconosciute come un fattore predisponente l'ipertensione.
  • Una pressione sanguigna troppo elevata è uno dei più importanti fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di morte in tutto il mondo.

Aumentare l'apporto di potassio fino ai livelli raccomandati, consumando una dieta ricca di frutta e verdura, può aiutare a ridurre la pressione sanguigna e può avere ulteriori benefici per la salute.

  • Una dieta ricca di potassio può aiutare ad abbassare la pressione sanguigna
  • Le persone che assumono molto potassio attraverso gli alimenti hanno un rischio inferiore del 27% di malattie cardiache 3, 4, 5.
  • Un'analisi di 33 studi ha rilevato che una dieta ricca di potassio riduce in modo significativo la pressione sanguigna e abbassa il rischio di ictus del 24% 6.
  • Il potassio sembra avere anche una potenziale attività protettiva sulla densità minerale ossea, riducendo l'escrezione renale di calcio 7 e riducendo alcuni biomarker di turnover osseo; ciò suggerisce un potenziale effetto protettivo sulla densità minerale ossea 8.
  • La riduzione dell'escrezione urinaria di calcio sembra attribuire al potassio anche un ruolo protettivo nei confronti dei calcoli renali di natura calcica 9.

Esami e Diagnosi

Se un paziente ritiene di avere una carenza di potassio, i sospetti possono essere confermati con un semplice esame del sangue.

Il paziente dovrebbe quindi rivolgersi al proprio medico per esporre la situazione ed escludere altri possibili problemi di salute.

Il medico può anche prescrivere un elettrocardiogramma e un test dei gas del sangue arterioso (emogasanalisi) per misurare i livelli di pH nel corpo.

Per valutare una carenza subclinica di potassio è invece importante rivolgersi a un nutrizionista per stimare l'assunzione di potassio nella propria dieta.

Cosa Mangiare

Un adeguato apporto dietetico di potassio è importante per la salute del cuore e delle ossa, e riduce il rischio di ictus e malattia coronarica.

Le fonti più ricche di potassio sono frutta e verdura.
Anche la frutta secca a guscio, i semi e i latticini sono ottime fonti di potassio.

Tra gli alimenti con le più alte concentrazioni di potassio si ricordano kiwi, avocado, succo d'arancia, patate, banane, cocco, albicocche, pastinaca e rape, anche se molti altri frutti, ma anche verdure, legumi, carni e latticini, contengono buone quantità di potassio.

Le principali fonti di potassio (considerate le quantità consumate) nella dieta media sono:

  • fagioli (fagioli bianchi e altri), verdure a foglia verde scuro (spinaci, bietole e altri), patate al forno, frutta secca (albicocche, pesche, prugne secche, uvetta, fichi e datteri), zucca al forno, yogurt, pesce (salmone), avocado e banana;
  • frutta secca oleosa (pistacchi, mandorle, noci, anacardi ecc.) e semi (zucca, girasole e semi di chia).

Integratori e Farmaci

La carenza di potassio viene tipicamente trattata con integratori di potassio per via orale e/o con un maggiore apporto di potassio alimentare.

Ottenere il potassio dal cibo è la soluzione migliore per colmare lievi carenze.

In genere, negli integratori alimentari il potassio si trova in dosi pari o inferiori a 500-600 mg per assunzione giornaliera, a causa delle preoccupazioni relative al rischio di iperkaliemia (eccessivo contenuto di potassio nel sangue) derivante dall'assunzione di alti quantitativi di potassio in singola dose.

L'uso di integratori di potassio a elevata concentrazione richiede un attento monitoraggio delle concentrazioni di potassio sierico.

Il potassio è disponibile in diverse forme supplementari, tra cui cloruro di potassio, citrato di potassio, gluconato di potassio, bicarbonato di potassio, aspartato di potassio e orotato di potassio

Il bicarbonato di potassio è preferito quando si corregge l'ipopotassiemia associata all'acidosi metabolica.

Se l'ipokaliemia è grave e include sintomi come le convulsioni, il medico potrebbe optare per la somministrazione di potassio per via endovenosa.

I Soggetti Sani dovrebbero Assumere Integratori di Potassio?

Esistono prove sostanziali secondo le quali una dieta ricca di cibi e bevande ad alto contenuto di potassio può essere associata a minori rischi di ictus, ipertensione, calcoli renali e possibilmente osteoporosi.

Tuttavia, attualmente non vi sono prove sufficienti per stabilire una relazione causale tra l'assunzione di potassio e il rischio di queste condizioni croniche 10.

La frutta e la verdura sono tra le fonti più ricche di potassio nella dieta, e una grande quantità di evidenze supporta l'associazione di un aumento di assunzione di frutta e verdura con un rischio ridotto di malattie cardiovascolari

Si raccomanda pertanto il consumo di una dieta ricca di alimenti ricchi di potassio, in particolare frutta, verdura, noci e prodotti caseari, per garantire un'adeguata assunzione di potassio.

Una dieta ricca di frutta e verdura che fornisce 2,6-3,7 grammi al giorno di potassio dovrebbe contribuire a mantenere un basso rischio di malattia cronica in adulti generalmente sani.

Questa raccomandazione non è valida per quei pazienti che hanno ricevuto il consiglio di limitare il consumo di potassio da parte del medico o di un altro operatore sanitario.

A causa dei potenziali gravi effetti collaterali associati a un'assunzione eccessiva di potassio, si dovrebbe consultare un medico prima di decidere di usare un integratore di potassio.

L'assunzione di troppo potassio può causare l'accumulo di quantità eccessive di potassio nel sangue, una condizione nota come iperkaliemia.
L'iperkaliemia può causare aritmie o un battito cardiaco irregolare, che può causare gravi condizioni cardiache.

Come ricordato, la strategia migliore per aumentare l'apporto di potassio è quella di consumare frutta e verdura di stagione, e legumi, che sono naturalmente ricchi non solo di questo minerale, ma anche di una varietà di altri micronutrienti e phytochemicals preziosi per la salute.

Avvertenze

  • Salvo i casi patologici di ipokaliemia sintomatica, il modo migliore per aumentare l'assunzione di potassio è aumentare il consumo di cibi e bevande ricchi di questo minerale.
  • A causa dei potenziali gravi effetti collaterali, si dovrebbe consultare un medico prima di decidere di usare un integratore di potassio.
  • Non eccedere le dosi raccomandate per l'assunzione giornaliera. Un consumo eccessivo potrebbe avere effetti lassativi
  • Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età.
  • Gli integratori di potassio non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.

Controindicazioni ed Effetti Collaterali

  • Si consiglia cautela in caso di utilizzo da parte di pazienti in terapia con diuretici risparmiatori di potassio (amiloride, spironolactone e triamterene) e più in generale per il trattamento dell'ipertensione.
  • Più in generale, l'assunzione di Potassio in presenza di condizioni patologiche o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.
  • I sintomi gastrointestinali sono gli effetti collaterali più comuni degli integratori di potassio, e comprendono nausea, vomito, disturbi addominali e diarrea.
  • L'assunzione di potassio durante i pasti o l'assunzione di una forma microincapsulata di potassio può ridurre gli effetti indesiderati gastrointestinali

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