Tessuto Adiposo | Funzioni, Caratteristiche, Dimagrimento

In questo Articolo parliamo del Tessuto Adiposo, spiegando cos'è, quali sono le sue funzioni e Quanti Tipi ne Esistono. Focus sul Tessuto Adiposo Bruno: è Possibile Aumentarlo per Dimagrire?

Tessuto Adiposo
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Che Cos'è

Il tessuto adiposo è un tessuto connettivale con funzione di riserva energetica, protezione e isolamento.

Come tutti i tessuti connettivali, anche quello adiposo risulta costituito da:

  • cellule: chiamate adipociti o cellule adipose; sono adibite principalmente alla raccolta, allo stoccaggio e al rilascio dei lipidi;
  • matrice extracellulare: poco rappresentata, costituisce l'elemento di ancoraggio e divisione delle cellule adipose.

Il tessuto adiposo è quindi costituito prevalentemente da adipociti.

A Cosa Serve

Funzioni del Tessuto Adiposo

Il tessuto adiposo svolge numerose funzioni nell'organismo umano, alcune note da decenni, altre scoperte soltanto di recente.

Le funzioni del tessuto adiposo comprendono:

  • la funzione di riserva energetica: funge da deposito di lipidi, a cui l'organismo attinge in caso di necessità (ad esempio nel digiuno);
  • la funzione meccanica: protegge gli altri organi dai danni meccanici; non a caso, troviamo dei cuscinetti adiposi nei punti a maggiore rischio traumatico o particolarmente delicati (ad esempio, intorno al rene il tessuto adiposo forma la capsula adiposa renale, che svolge anche una funzione di sostegno dell'organo);
  • la funzione di isolamento termico: il pannicolo adiposo sottocutaneo permette di evitare perdite eccessive di calore;
  • la funzione termogenetica: minoritaria e variabile da individuo a individuo in base alla quota di tessuto adiposo bruno (vedi oltre);
  • la funzione endocrina: che porta alcuni Autori a descrivere a ribattezzare il tessuto adiposo in "organo adiposo".

L'Organo Adiposo

Negli ultimi anni ha iniziato a circolare il termine "organo adiposo", coniato per sottolineare l'importante ruolo metabolico svolto da quello che è stato classicamente definito "tessuto adiposo".

A differenza della visione passata, sappiamo infatti che l'attività del tessuto adiposo non si limita al semplice accumulo/rilascio di lipidi e a un ruolo meccanico di protezione e termo-regolazione.

Il tessuto adiposo rilascia anche decine di mediatori chimici, generalmente chiamati adipochine (leptina, adiponectina, resistina, nesfatina e irisina, solo per citarne alcune), che agiscono su organi target a distanza o che possono agire in modo paracrino e autocrino (sulle cellule adipose vicine o sulle stesse cellule che li hanno prodotti).

Oltre ai ruoli "classici", il tessuto adiposo bianco ha quindi un'importante azione endocrina, secernendo un gran numero di adipochine che influenzano il metabolismo sistemico e locale e lo stato infiammatorio dell'organismo.

Benché siano state identificate più di cinquanta adipochine con diversi ruoli funzionali, l'adiponectina e la leptina sono indubbiamente quelle più studiate.

  • L'adiponectina è un'importante citochina che ha azioni protettive nella patogenesi dell'obesità in quanto riduce gli effetti negativi della dislipidemia, migliora la resistenza insulinica e le alterazioni vascolari associate a questa patologia.
  • La leptina comunica al cervello che il grasso corporeo immagazzinato è sufficiente, quindi non c'è bisogno di mangiare altro cibo ed è possibile bruciare calorie a un tasso metabolico normale o accelerato.

Alcune di queste adipochine sono principalmente secrete dagli adipociti (ad es. leptina, adiponectina, resistina, chemerina e visfatina) ma molte altre (ad es. TNFα, IL-6 o MCP-1) sono secrete anche da altri tipi di cellule.

Sedi e Distribuzione

Tessuto Adiposo Sottocutaneo e Viscerale

Le cellule adipose sono distribuite in moltissimi tessuti, come muscolo, fegato, midollo osseo, organi interni.

Ad ogni modo, le modalità principali di distribuzione del tessuto adiposo nell'organismo permettono di distinguere tra:

  • tessuto adiposo sottocutaneo (o fasciale), localizzato negli strati cutanei profondi (ipodermide), fra la pelle e gli organi interni;
  • tessuto adiposo viscerale: avvolge gli organi interni, soprattutto nella cavità peritoneale.

Il contenuto di grasso dell'organismo, in percentuale, è meno del 20% del peso totale in giovani uomini normopeso e meno del 25% in giovani donne normopeso.

Il grasso dell'organismo è localizzato:

  • per il 50% nel pannicolo adiposo sottocutaneo, dove svolge funzione isolante ed energetica;
  • per il 45% nella cavità addominale, dove forma il tessuto adiposo viscerale e risulta la parte metabolicamente più attiva (con un importante attività endocrina); depositi minori si trovano a livello cardiaco e nel mediastino;
  • per il 5% nel tessuto muscolare, dove svolge funzione prevalentemente energetica supportando al bisogno il lavoro dei muscoli.

Differente distribuzione di grasso nei due sessi

Il grasso cosiddetto localizzato interessa tipicamente i due sessi in maniera differente: nell'uomo la sede preferenziale di accumulo adiposo è l'addome, mentre nella donna il grasso localizzato si concentra soprattutto nella regione glutea e nella parte alta delle cosce.

Più in generale:

  • nell'uomo il grasso localizzato si concentra nel distretto superiore del corpo: nuca, collo, viso, spalle, torace (accumulo adiposo a “gobba di bisonte”) e addome superiore.  Spesso, a un tronco particolarmente sviluppato e grasso corrispondono arti magri e sottili, anche dal punto di vista muscolare. 
  • Nella donna il grasso localizzato si concentra nel distretto inferiore del corpo: fianchi, natiche, cosce e addome inferiore.

Obesità Androide (a Mela) e Ginoide (a Pera)

Il grasso localizzato nella regione addominale fa assumere al corpo una tipica conformazione "a mela", mentre quello localizzato nella regione glutea rende le forme corporee più simili a "una pera".

Quando il grasso localizzato sconfina negli eccessi dell'obesità, si parla quindi di obesità a mela (od obesità androide) e di obesità a pera (od obesità ginoide).

Sebbene l'obesità androide sia così chiamata perché tipica dell'uomo, non sono rari i casi di donne con pance prominenti e glutei "magri"; assai più rari sono invece gli uomini che sviluppano obesità tipicamente ginoidi, presentando il famoso "salvagente" (maniglie dell'amore) nella parte bassa dell'addome e glutei molto larghi e ricchi di adipe.

Implicazioni sulla salute

Aldilà delle ripercussioni estetiche, la distribuzione del grasso corporeo incide anche sul rischio di malattia.

In particolare, da molti anni è nota la correlazione tra obesità androide e aumentato rischio di diabete insulino-indipendente, aterosclerosi e iperuricemia.

L'obesità ginoide, invece si associa soprattutto a problemi articolari alle ginocchia e circolatori a livello di gambe e caviglie.

Nell'uomo, l'obesità ginoide è spesso accompagnata a ginecomastia (sviluppo delle mammelle maschili) e ipogonadismo (ridotta funzionalità dei testicoli, con bassi livelli di testosterone).

Tessuto Adiposo Bianco e Bruno

In base alle caratteristiche istologiche e metaboliche, si possono distinguere due principali tessuti che costituiscono l'organo adiposo e che sono molto diversi tra loro per struttura e funzioni:

  • il tessuto adiposo bianco (white adipose tissue; WAT)
  • il tessuto adiposo bruno (brown adipose tissue; BAT).

Esistono anche delle zone miste che presentano cellule adipose con caratteristiche morfologiche e funzionali intermedie tra i due tipi di grasso. Per definirle è stato coniato il termine tessuto adiposo beige o brite.

Il Tessuto Adiposo Bianco

Il tessuto adiposo bianco rappresenta la più grande porzione di tessuto adiposo nell'uomo. Come abbiamo visto, si può distinguere in sottocutaneo e viscerale, e possiede diverse funzioni tra cui quella endocrina.

Gli adipociti del tessuto adiposo bianco:

  • sono costituiti da un unico vacuolo sferico, più o meno grande, che contiene trigliceridi e occupa quasi l'intero citoplasma; questo grande vacuolo comprime e spinge a un'estremità della cellula il nucleo, i pochi mitocondri e gli altri organelli che servono a svolgere le funzioni cataboliche e anaboliche;
  • sono scarsamente vascolarizzati;
  • hanno dimensioni variabili ma comunque molto grandi.

Il Tessuto Adiposo Bruno

Funzioni

Il tessuto adiposo bruno possiede la capacità di generare calore per mantenere stabile la temperatura corporea in seguito a stress termogenici.

Gli studi hanno chiaramente dimostrato che l'esposizione al freddo aumenta il processo di termogenesi e l'assorbimento del glucosio da parte del tessuto adiposo bruno.

Un altro aspetto molto interessate del tessuto adiposo bruno è quello di proteggere dall'accumulo eccessivo di peso corporeo, in quanto consente di ridurre la quantità di energia accumulabile nell'organismo sotto forma di grasso.

Il tessuto adiposo bruno sintetizza anche specifici fattori endocrini (fattore di crescita dei fibroblasti-21) con conseguenze sistemiche; può inoltre aumentare l'assorbimento di glucosio e lipidi nel sangue, migliorando il loro metabolismo indipendentemente dalla perdita di peso.

Considerata questa sua elevata capacità metabolica, il grasso bruno è considerato un potenziale bersaglio per aumentare la spesa energetica, aiutando a curare l'obesità e le sue complicanze metaboliche secondarie, come il diabete di tipo 2.

Caratteristiche

Rispetto al tessuto adiposo bianco, il grasso bruno si distingue per:

  • la maggiore ricchezza di mitocondri (contenenti ferro), che danno a questo tessuto il suo colore rosso-brunastro;
  • la minore dimensione delle cellule adipose (15-60 µm vs 200 µm);
  • la presenza di più vacuoli, con i grassi distribuiti in molte "goccioline lipidiche" (da cui il nome alternativo di grasso multivacuolare);
  • la maggiore vascolarizzazione (più capillari)
  • la maggiore innervazione.

I capillari forniscono ossigeno e nutrienti al tessuto adiposo bruno e distribuiscono il calore che esso produce in tutto il corpo; dall'altro lato, l'innervazione e la presenza di recettori specifici (β3 adrenergici) permettono un controllo da parte del SNC attraverso neurotrasmettitori specifici, come la noradrenalina.

La capacità del tessuto adiposo bruno di dissipare l'energia in eccesso sottoforma di calore è determinata dalla presenza di mitocondri con abbondanti creste; questo porta a una grande estensione della membrana mitocondriale, al cui interno è inserita la proteina uncoupling protein-1 (UCP-1 o proteina disaccopiante o termogenina, non prodotta nelle cellule bianche).

La proteina UCP-1 è esclusiva di queste cellule ed è responsabile della produzione di calore affidata a questo tessuto.

Distribuzione

Nella specie umana, il grasso bruno è presente soprattutto nella vita fetale e nel neonato, meno nell'età adulta. E' invece ben sviluppato in alcuni roditori e negli animali ibernanti.

Negli adulti, il grasso bruno è per lo più localizzato al di sopra delle clavicole e da qui si estende fino alle ascelle e decorre parallelo alla spina toracica fino agli spazi intercostali posteriori. Inoltre è localizzato nel collo, bilateralmente nella regione cervicale e anche in sede viscerale, soprattutto perirenale. Si trova anche a ridosso delle arterie più importanti dell'organismo e in prossimità del cuore.

Iperplasia degli Adipociti

Il numero degli adipociti del tessuto adiposo bianco cresce (iperplasia) nella prima infanzia, mentre nei periodi successivi della vita tende a stabilizzarsi ed eventuali nuovi accumuli di grasso avvengono soprattutto mediante un aumento delle dimensioni (ipertrofia) degli adipociti esistenti.

Questo fenomeno ha due importanti conseguenze:

  • Poiché gli adipociti neoformati possono svuotarsi ma non scomparire, l'obesità infantile porterà il futuro adulto ad avere un numero di cellule adipose superiore rispetto agli adulti che erano normopeso da bambini; questo può favorire il mantenimento dell'obesità anche in età adulta;
  • Poiché in età adulta l'iperplasia degli adipociti è scarsamente attiva, quando l'individuo ingrassa le cellule adipose tendono ad accumulare sempre più lipidi al loro interno.
    Questa ipertrofia porta la cellula a una grave sofferenza metabolica, comprimendo nucleo e i pochi mitocondri, fino a farla "soffocare".
    Ne consegue una risposta infiammatoria che si ripercuote a livello sistemico favorendo la comparsa di diverse complicanze dell'obesità.
    Per la stessa ragione, cellule adipose molto grandi sono scarsamente attive metabolicamente, per cui risulta più difficile svuotarle per metabolizzare le riserve energetiche (difficoltà di dimagrimento).
    Ancora, se una cellula adiposa "ingrassa troppo" alla fine muore, con attacco di macrofagi che eliminano la cellula necrotica, con esacerbazione del processo infiammatorio.

Per quanto riguarda il tessuto adiposo bruno, l'iperplasia è invece un fenomeno comune, che permette di rispondere velocemente in caso di esposizione al freddo ambientale.

La possibilità di aumentare la quantità e/o la funzione del tessuto adiposo bruno potrebbe quindi essere una terapia efficace e sicura per combattere l'obesità.

Come Stimolare il Tessuto Adiposo Bruno

Per aumentare naturalmente il tessuto adiposo bruno e con esso la termogenesi, è necessario dormire adeguatamente ed esporsi a basse temperature 1, 2. Questo aiuterebbe anche ad orientare maggiormente il tessuto adiposo beige verso le attività metaboliche tipiche del tessuto adiposo bruno.

Studi sull'uomo indicano che l'esposizione a basse temperature può aumentare significativamente il consumo di calorie, a seconda della quantità di grasso bruno attiva nel corpo 3, 4, 5, 6, 7, 8.

Sul fronte degli integratori alimentari, la Fucoxantina è un pigmento di colore nero-marrone, appartenente alla categoria della Xantofille, estratto da alghe come l'Undaria pinnatifida (alga wakame) e il Fucus vesiculous (fucus o alga bruna). I risultati degli studi hanno mostrato che la fucoxantina ha aumentato l'espressione di una proteina (chiamata UCP1) che metabolizza il grasso in eccesso come calore 9. Inoltre, nello stesso studio sui ratti l'alga wakame ha mostrato effetti anti-obesità riducendo il tessuto adiposo degli animali.

Uno studio sui roditori ha dimostrato che gli effetti anti-obesigeni degli MHBA (acidi amari di luppolo maturati) riducono il grasso corporeo nei roditori e dipendono almeno in parte dall'aumento della termogenesi nel grasso bruno 10, 11.

Anche l'efedrina e altre droghe simpaticomimetiche e stimolanti dei recettori β3 adrenergici (come la sinefrina dell'arancio amaro), potrebbero contribuire ad attivare il tessuto adiposo bruno.

I peperoncini contengono la capsaicina, un composto piccante che può aumentare il metabolismo e ridurre leggermente l'appetito 12, 13. Oltre a stimolare il rilascio delle catecolamine, la capsaicina e altri capsinoidi si legano a dei recettori specifici (TRPV1) espressi anche nel tessuto adiposo bianco, che favoriscono la termogenesi.

Il Ruolo dell'Attività Fisica - Irisina e Grasso Bruno

L'irisina è un ormone prodotto in grande quantità dal tessuto muscolare umano durante le attività sportive, e che risulta collegata ai benefici delle stesse contro l'obesità indotta dalla dieta e la resistenza all'insulina.

La molecola è in grado di operare il meccanismo molecolare detto "browning", ovvero di conversione di speciali cellule adipose bianche (inducibili o beige) in cellule adipose brune 1, suggerendo il suo ruolo potenziale nel contenere l'accumulo di grasso e l'obesità e migliorare lo stato metabolico. 

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