Acido Arachidonico | Fa Bene o Male? | Uso come Integratore

In questo articolo parliamo dell'Acido Arachidonico, spiegando cos'è, quali sono le sue Funzioni e il Ruolo svolto nell'Infiammazione. Fonti Alimentari e Uso come Integratore Anabolico per Sportivi: Benefici ed Effetti Collaterali

Acido Arachidonico
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Che Cos'è

L'acido arachidonico (AA) è un acido grasso polinsaturo, appartenente alla famiglia degli omega-6.

Si tratta di un grasso semi-essenziale, che deriva perlopiù dal metabolismo del suo precursore, l'acido grasso essenziale linoleico.

L'acido arachidonico è presente in tracce negli alimenti, soprattutto nei grassi animali e nelle arachidi, da cui prende il nome. L'acido linoleico da cui deriva abbonda invece negli oli vegetali.

Nel corpo umano, l'acido arachidonico si concentra a livello di cervello, fegato, muscoli, tessuto adiposo e altri organi 1, 2.

A Cosa Serve

L'acido arachidonico si concentra nelle membrane plasmatiche, dove si trova incorporato nei fosfolipidi di membrana (come la fosfatidilcolina e la fosfatidilserina).

Come tale, svolge un ruolo centrale nella risposta infiammatoria.

Tale risposta si attiva quando la membrana cellulare viene lesionata, con conseguente liberazione dei suoi componenti.

Tale evento innesca la cosiddetta cascata infiammatoria, in cui i componenti della membrana plasmatica come l'acido arachidonico vengono convertiti in molecole infiammatorie che aiutano a guarire e ripristinare la funzione dei tessuti danneggiati 1, 2, 3.

L'acido arachidonico risulta vitale per lo sviluppo e la crescita dei bambini ed è un componente importante nel latte materno 4. In virtù di questa importanza, viene anche aggiunto al latte artificiale.

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Ruolo nell'Infiammazione

L'acido arachidonico è un componente strutturale delle membrane cellulari. A questo livello, agisce anche come precursore di una varietà di sostanze chimiche ad azione perlopiù infiammatoria:

  • prostaglandine;
  • leucotrieni;
  • trombossani.

La produzione di questi derivati e le loro azioni nell'organismo sono note collettivamente come "cascata dell'acido arachidonico".

In base agli enzimi presenti nella cellula, l'acido arachidonico può essere metabolizzato in una varietà di composti attivi.

Diversi tipi di cellule producono pertanto diversi metaboliti attivi dell'acido arachidonico, che possono avere funzioni anche opposte l'uno all'altro.

In generale, la sintesi di molecole pro-infiammatorie prevale durante la risposta infiammatoria, mentre quando questa si esaurisce prevelgono gli eicosanoidi anti-infiammatori.

L'acido arachidonico viene anche metabolizzato in eicosanoidi infiammatori e antinfiammatori durante e dopo l'attività fisica; tali molecole sono importanti per i processi di supercompensazione e adattamento.

Alimenti Ricchi di Acido Arachidonico

L'acido arachidonico si concentra negli alimenti di origine animale.

Secondo uno studio, i livelli più alti si rinvengono nel grasso di maiale (180 mg per 100 grammi di grasso), mentre il livello più alto nelle carni magre è stato misurato nell'anatra (99 mg per 100 g) 5.

Altre buone fonti proteiche di AA sono le uova e il petto di tacchino.

A riprova del fatto, le diete ad alto contenuto di carne magra (500 g) hanno aumentato significativamente la concentrazione di acido arachidonico nel sangue rispetto alle diete con meno carne magra (30-100 g) 6.

Le principali fonti dietetiche di acido linoleico sono invece rappresentate da oli vegetali, noci, semi, carne e uova.

Nome % Acido linoleico 7
Olio di salicornia 75%
Olio di cartamo 74,62%
Olio di enotera 65-80%
Olio di semi di melone 70%
Olio di semi di papavero 70%
Olio di semi d'uva 69,6%
Olio di semi di girasole 65,7%
Olio di semi di fico d'India 62,3%
Olio di semi di fico di Barbary 65%
Olio di canapa 54,3%
Olio di mais 59%
Olio di germe di grano 55%
Olio di semi di cotone 54%
Olio di semi di soia 51%
Olio di noci 51%
Olio di sesamo 45%
Olio di crusca di riso 39%
olio di Argan 37%
Olio di pistacchio 32,7%
Olio di arachidi 32%
Olio di pesca 29%
Mandorle 24%
Olio di canola 21%
Grasso di pollo 18-23%
Tuorlo d' uovo 16%
Olio di lino (lino) 15%
Lardo 10%
Olio d'oliva 10% (3,5 - 21%)
Olio di palma 10%
Durio graveolens 4,95%
Burro di cacao 3%
Olio di macadamia 2%
Burro 2%
Olio di cocco 2%

Dieta e Infiammazione

Alcuni Autori hanno suggerito che una dieta troppo ricca di acido arachidonico, e più in generale di omega-6, potrebbe favorire l'infiammazione e con essa l'insorgenza di malattie metaboliche 8, 9, 10.

Gli eicosanoidi pro-infiammatori sono infatti importanti nella normale funzione metabolica di cellule e tessuti, ma se prodotti in modo persistente in eccesso sono noti per contribuire a una serie di malattie croniche, come l'infiammazione e il cancro.

Tuttavia, l'ipotesi che l'eccesso alimentare di omega-6 possa promuovere l'infiammazione ha raccolto più smentite che conferme.

Ad esempio, un documento di revisione ha affermato che l'acido arachidonico non aumenta la concentrazione di marcatori infiammatori e può persino ridurre l'infiammazione 11, 12.

Negli atleti sottoposti a integrazione di acido arachidonico, ad esempio, è stata osservata un'azione anti-infiammatoria 13.

Un avviso scientifico dell'American Heart Association ha valutato favorevolmente l'impatto sulla salute dei grassi omega-6 nella dieta, compreso l'acido arachidonico. Tale documento suggerisce che l'acido arachidonico dietetico non è un fattore di rischio per le malattie cardiache e può svolgere un ruolo nel mantenere un metabolismo ottimale e ridurre il rischio di malattie cardiache 14.

Nel complesso, non sembrano esistere nemmeno dati a sostegno dell'ipotesi che l'acido linoleico dietetico, precursore dell'acido arachidonico, promuova l'infiammazione in esseri umani sani 15.

Secondo alcuni Autori, più che ridurre l'apporto degli omega-6 per equilibrare il loro rapporto con gli omega-3, sarebbe quindi opportuno concentrarsi sull'assunzione di questi ultimi, in particolare di EPA e DHA 16.

Molte prove supportano gli effetti positivi sulla salute degli acidi grassi omega-3 EPA e DHA. Ad esempio, i loro benefici nella prevenzione delle malattie cardiovascolari sembrano significativi 17, 18, 19.

L'apporto di omega-3 dovrebbe risultare ottimale (eventualmente ricorrendo a specifici integratori) soprattutto in presenza di patologie correlate a un meccanismo infiammatorio cronico e malattie autoimmuni (artrite reumatoide 20, asma 21, 22, diabete di tipo 1 e sclerosi multipla 23, 24, 25, lupus eritematoso sistemico 26, colite ulcerosa, morbo di Crohn e psoriasi 27, 28, 29, 30).

Integratori di Acido Arachidonico

Acido Arachidonico e Prestazioni Atletiche

L'acido arachidonico è attualmente pubblicizzato come integratore anabolico, sebbene le prove siano contrastanti.

Si ritiene che la supplementazione di acido arachidonico provochi infiammazione muscolare (o amplifichi quella naturalmente indotta dall'allenamento), scatenando i processi adattativi che portano a un miglioramento della performance.

In uno studio, 30 maschi allenati per la forza sono stati integrati con acido arachidonico (1,5 g/die) o un placebo per 8 settimane. Nel gruppo sottoposto a integrazione, si è osservato un aumento della massa corporea magra, della forza della parte superiore del corpo e della potenza di picco 31.

Gli Autori hanno concluso che dovrebbero essere condotti studi a più lungo termine sull'integrazione di AA 31.

In un altro studio su 31 maschi allenati contro resistenza, l'integrazione di acido arachidonico (1 g/giorno per 4 giorni) ha aumentato i livelli di energia (capacità anaerobica) e ridotto l'infiammazione, mentre non ha avuto effetti significativi sulla massa muscolare o sulla forza 13.

Tuttavia, uno studio che ha coinvolto 20 maschi sani non ha ottenuto benefici in termini di riduzione dell'infiammazione. L'integrazione di AA (1,5 g/giorno) per quattro settimane ha però avuto effetti positivi sullo sviluppo muscolare e sui livelli di grasso intramuscolare 32.

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Dosaggi

Negli studi sopra menzionati, gli atleti di sesso maschile hanno ricevuto circa 1-1,5 grammi di acido arachidonico al giorno 31, 13, 32.

Effetti Collaterali e Controindicazioni

La supplementazione di acido arachidonico (AA) non sembra causare effetti collaterali o eventi avversi. In tutti gli studi clinici citati, non sono stati segnalati effetti collaterali 33, 34, 35, 36.

La sicurezza della supplementazione di acido arachidonico in pazienti affetti da cancro, infiammazione, malattie autoimmuni o altri stati patologici è sconosciuta; pertanto, onde evitaere un possibile esacerbarsi dell'infiammazione, la sua integrazione non è raccomandata.

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