Linfonodi Ingrossati | Cause, Sintomi | Cure, Rimedi

In questo articolo parliamo dei Linfonodi Ingrossati (Linfoadenopatia), delle loro Cause e dei relativi Sintomi. E' un Disturbo Grave? Quando Consultare il medico? Esami per la Diagnosi, Informazioni sulle Cure, la Dieta e i Rimedi Efficaci contro i Linfo

Linfonodi Ingrossati
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Introduzione

I linfonodi ingrossati rappresentano spesso il risultato di un insulto batterico o virale.

La condizione (che in termini medici viene definita "linfoadenopatia") è avvertita, semplicemente, mediante palpazione: in un simile contesto, i linfonodi - normalmente non percepibili al tatto - appaiono gonfi, grossi e dolenti.

I linfonodi costituiscono parte integrante del sistema immunitario: la loro funzione principale è aiutare l'organismo a riconoscere e debellare potenziali agenti dannosi, come batteri, virus o sostanze estranee.

La condizione può riguardare i linfonodi di tutto il corpo, distribuiti lungo la vasta rete del sistema linfatico.

Ad ogni modo, i linfonodi più soggetti all'ingrossamento sono quelli localizzati a livello di:

  • collo;
  • ascelle;
  • inguine;
  • zona sotto al mento.

Sintomi

L'ingrossamento dei linfonodi provoca una serie di segni e sintomi evidenti, che possono includere:

  • dolore e dolorabilità dei linfonodi;
  • gonfiore del linfonodo e aumento di volume.

In base alla causa scatenante, i linfonodi ingrossati possono provocare altri sintomi, come ad esempio:

  • sintomi parainfluenzali:
    • mal di gola;
    • naso che cola;
    • febbre;
    • inappetenza (perdita di appetito);
    • difficoltà respiratorie;
  • gonfiore generalizzato ai linfonodi di tutto il corpo;
  • sudorazione notturna.

La percezione di un nodulo fisso, dalla consistenza dura, può essere indice di possibile cancro o linfoma.

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Cause e Fattori di Rischio

Cause

Nella maggior parte dei casi, i linfonodi ingrossati rappresentano la conseguenza di un insulto batterico o virale.

Tuttavia, l'ingrossamento dei linfonodi può riconoscere anche cause più gravi, di natura differente, come ad esempio:

  • disturbi del sistema immunitario;
  • malattie autoimmuni (es. artrite reumatoide, lupus);
  • tumori (es. linfoma);
  • effetto collaterale di alcuni farmaci.

È una Malattia Grave?

La gravità dei linfonodi ingrossati è strettamente correlata alla causa scatenante.

Infatti, quando l'origine va ricercata in un semplice raffreddore (o nelle infezioni di lieve entità), i linfonodi ingrossati costituiscono una condizione temporanea, che tende a risolversi con l'avanzare della malattia infettiva.

Invece, l'ingrossamento dei linfonodi può costituire una condizione preoccupante quando l'origine va ricerata in malattie autoimmuni, tumori o infezioni batteriche gravi.

Per evitare complicanze e per intervenire prontamente con un'adeguata cura, è importante rivolgersi al medico quando:

  • i linfonodi ingrossati sono accompagnati da febbre alta;
  • i linfonodi appaiono duri e continuano ad aumentare di volume;
  • i linfonodi sono molto dolorosi alla palpazione.

Cure

L'individuazione della natura dell'ingrossamento dei linfonodi permette di formulare un corretto percorso terapeutico.

Nei casi più semplici - come accade in presenza di un raffreddore o di un'influenza - i linfonodi possono tornare alla normalità anche senza un trattamento farmacologico specifico.

Per alleviare i sintomi e velocizzare la guarigione, è pensabile la somministrazione di sussidi terapeutici, come ad esempio:

  • FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), per alleviare il dolore;
  • antipiretici, da assumere in presenza di febbre;
  • farmaci cortisonici, per esercitare una potente azione antinfiammatoria.

In altri casi più complessi, i linfonodi ingrossati possono richiedere una terapia specifica, volta ad eliminare il microorganismo responsabile della patologia:

  • antibiotici, da assumere in presenza di infezione batterica;
  • antimicotici, da assumere in presenza di infezione da miceti (funghi);
  • antistaminici, indicati nei casi di allergia.

Trattamenti chirurgici come la rimozione delle adenoidi e delle tonsille sono riservati ai casi più gravi.

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Linfonodi Ingrossati in Pillole

Di seguito riportiamo i concetti base sui Linfonodi Ingrossati:

  • I linfonodi ingrossati sono spesso conseguenza di infezioni batteriche e virali.
  • In una persona sana, i linfonodi non sono percepibili al tatto; quando i microorganismi attaccano il sistema immunitario, i linfonodi aumentano di volume, assumendo un aspetto gonfio e provocando dolore e fastidio.
  • Tutti i linfonodi possono ingrossarsi, anche se nella maggior parte dei casi la condizione riguarda i linfonodi ascellari, inguinali e del collo.
  • Aumentando di volume, i linfonodi ingrossati appaiono gonfi, percepibili al tatto e dolenti alla palpazione. La condizione può essere accompagnata anche da: sintomi parainfluenzali, febbre, sudorazione notturna, gonfiore degli arti.
  • La causa principale dell'ingrossamento dei linfonodi va ricercata nelle infezioni (virali, batteriche o fungine); tuttavia, non sono da escludere cause differenti, come malattie autoimmuni, tumori ed effetti collaterali di alcuni farmaci.
  • In alcuni casi, i linfonodi ingrossati tornano alla normalità in pochi giorni, anche senza trattamento farmacologico specifico. In altri, invece, l'ingrossamento dei linfonodi va curato con farmaci mirati (es. antibiotici, antifungini) e con sussidi terapeutici per alleviare i sintomi (es. cortisonici, FANS, paracetamolo ecc.).

Maggiori dettagli e informazioni sui linfonodi ingrossati saranno illustrati nei prossimi capitoli.

Cosa sono i Linfonodi Ingrossati

Descrizione

Con l'espressione "linfonodi ingrossati", ci si riferisce a un aumento di volume di uno o più linfonodi.

L'ingrossamento dei linfonodi (noto più precisamente come linfoadenopatia) è spesso il risultato di una malattia infettiva.

L'ingrossamento dei linfonodi va interpretato come un segnale d'allarme inviato dall'organismo, per avvisare che il sistema linfatico sta lavorando per liberare il corpo da potenziali microorganismi dannosi.

Cenni di Anatomia sui Linfonodi

I linfonodi sono piccoli organi che appartengono al sistema circolatorio e al sistema linfatico*.

*Il sistema linfatico comprende una vasta rete di vasi linfatici, piccoli canalicoli deputati a trasportare la linfa dalla periferia al cuore.

I linfonodi si presentano come piccoli ammassi di tessuto cellulare, grandi poco più di un pisello.

Ricoperti da una capsula di connettivo, i linfonodi contengono cellule del sistema immunitario (linfociti e macrofagi): la loro funzione è riconoscere e uccidere i patogeni, e allontanare eventuali sostanze dannose.

I linfonodi sono paragonabili a filtri biologici: essi filtrano sostanze dannose, cellule cancerose ed eventuali microorganismi presenti nella linfa.

I linfonodi sono distribuiti lungo la vasta rete linfatica: solitamente raggruppati in piccoli gruppi, i linfonodi possono essere superficiali o collocati nelle sedi più profonde.

Sebbene siano collocati in tutto il corpo umano, le parti ricche di linfonodi sono:

  • collo;
  • inguine;
  • ascelle;
  • mento;
  • zona dietro le orecchie;
  • zona dietro la testa;
  • addome.

In presenza di infiammazione, i linfociti e i macrofagi presenti all'interno dei linfonodi si moltiplicano rapidamente, di conseguenza il loro volume aumenta, determinando così un ingrossamento del linfonodo.

Linfonodi

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Linfonodi Ingrossati e Cancro

I linfonodi ingrossati possono essere un marker di controllo per il cancro, anche se i dati precisi riguardanti il rischio di degenerazione del linfonodo ingrossato in cancro sono limitati 1.

In generale, la maggior parte dei pazienti che soffre di linfonodi ingrossati non va incontro a malformazioni maligne. Si stima che la prevalenza dei tumori maligni nati da linfonodi ingrossati si possa stimare intorno all 1,1% 3.

Secondo uno studio 1 eseguito nel periodo compreso tra il 1994 e il 2008 su un gruppo di pazienti danesi che soffriva di linfonodi ingrossati, sono emersi questi dati:

  • su 11.284 pazienti con linfonodi ingrossati, 1.750 hanno sviluppato una forma di tumore;
  • il rischio stimato di degenerazione in cancro su questi pazienti era dell'11,5%;
  • il rischio di cancro era elevato anche tra i pazienti colpiti da altre condizioni (es. infezioni e disturbi reumatici).

Inoltre, il rischio di degenerazione dei linfonodi in cancro aumenta quando la loro dimensione supera 1,5-2 cm 2.

Sono stati individuati altri fattori di rischio per la degenerazione dei linfonodi ingrossati in cancro, e possono includere 3:

  • età avanzata;
  • consistenza dura;
  • localizzazione sovraclaveare (linfonodi della testa e del collo, collocati sopra alla clavicola);
  • durata superiore alle due settimane.

Sintomi

Segni e Sintomi dei Linfonodi Ingrossati

La linfoadenopatia si manifesta con un evidente aumento di volume dei linfonodi, facilmente palpabili al tatto.

I linfonodi ingrossati si manifestano con vari segni e sintomi, che possono includere:

  • dolore alla palpazione;
  • dolorabilità a livello dei linfonodi;
  • gonfiore generale dei linfonodi di tutto il corpo o localizzato in una precisa sede (es. collo, inguine, dietro le orecchie, ascelle ecc.);
  • dolore che si accentua durante il movimento.

Quando l'ingrossamento dei linfonodi è correlato a malattie influenzali, il quadro sintomatologico si arricchisce con i disturbi caratteristici della patologia scatenante, come ad esempio:

  • mal di gola;
  • febbre;
  • sudorazione notturna;
  • naso che cola;
  • congestione nasale.

La percezione di un nodulo duro può essere indice di una patologia più grave: in questo caso, si raccomanda il consulto medico immediato per escludere un'eventuale degenerazione maligna delle cellule del linfonodo coinvolto.

Quando Non sono Linfonodi Ingrossati

I linfonodi ingrossati rappresentano un sintomo di patologie di varia entità; pertanto, la diagnosi differenziale dev'essere eseguita sulla base delle possibili cause scatenanti.

In simili circostanze, è importante differenziare un ingrossamento dei linfonodi benigno da una condizione maligna (tumore).

In generale:

  • Un improvviso rigonfiamento dei linfonodi, associato a dolore è spesso provocato da un'infezione o da una lesione reversibile e curabile;
  • un ingrossamento lento, lieve e progressivo dei linfonodi, e senza dolore, può essere spia accesa di tumore.

Quando Consultare il Medico

Alcuni linfonodi ingrossati non devono allarmare eccessivamente: infatti, quando causati da infezioni minori (es. raffreddore), tendono a regredire velocemente nell'arco di pochi giorni.

Tuttavia, in alcuni casi, è importante rivolgersi al medico per fare luce sul problema che si nasconde all'origine.

A tale scopo, la visita medica è consigliata quando:

  • i linfonodi continuano ad aumentare di volume;
  • la condizione persiste per oltre 3-4 settimane;
  • i linfonodi si sono ingrossati senza causa apparente;
  • si fatica a deglutire;
  • si fatica a respirare;
  • i linfonodi appaiono duri e gommosi;
  • i linfonodi ingrossati sono accompagnati da sintomi come febbre alta, sudorazioni notturne e perdita di peso inspiegabile.

Complicazioni

La complicazione più pericolosa di un linfonodo ingrossato è la sua evoluzione in tumore maligno (in particolare, linfoma di Hodgkin* o leucemia linfocitaria cronica).

Inoltre, i linfonodi ingrossati causati da infezioni batteriche possono causare ascessi** in prossimità del linfonodo coinvolto.

*Il linfoma di Hodgkin è un tumore maligno che origina dal sistema linfatico.

**Un ascesso è un accumulo di essudato purulento (ovvero di pus, un insieme di batteri, detriti cellulari, plasma e globuli bianchi), localizzato in un punto preciso.

Cause

Cause e Fattori di Rischio

Cause

L'ingrossamento dei linfonodi va considerato un segnale d'allarme che l'organismo invia per avvisare di un potenziale danno.

In risposta a un'infiammazione, le cellule immunitarie presenti nei linfonodi (linfociti e macrofagi) si moltiplicano rapidamente e a dismisura; di conseguenza, il loro volume aumenta determinando così un ingrossamento del linfonodo.

Nella maggior parte dei casi, la linfoadenopatia rappresenta un'immediata risposta a un'infezione di natura virale, batterica o micotica.

Ad esempio, può comparire in seguito a:

  • otite (infezione dell'orecchio);
  • sinusite;
  • infezioni da HIV;
  • mononucleosi;
  • faringite;
  • raffreddore;
  • influenza;
  • cellulite (infezione della pelle);
  • infezioni a trasmissione sessuale (es. gonorrea, sifilide);
  • tubercolosi;
  • morbillo;
  • infezioni da Herpes zoster;
  • toxoplasmosi;
  • dente infetto (carie/ascesso dentale).

Tuttavia, le infezioni non rappresentano le uniche cause possibili di linfoadenopatia.

L'ingrossamento dei linfonodi più riconoscere cause di origine differente, che possono includere:

  • disturbi del sistema immunitario (es. lupus eritematosi, artrite reumatoide);
  • tumori (es. leucemia);
  • afte della bocca;
  • leucemia;
  • gengivite;
  • farmaci antimalarici o antiepilettici;
  • malattia da graffio di gatto*;
  • linfoma di Hodgkin (un tumore che riguarda i linfonodi).
*La sindrome da graffio di gatto è nota come bartonellosi, e viene trasmessa tramite una lesione provocata da un gatto infetto da batteri chiamati Bartonella henselae.

Diagnosi

Visita Medica

Per indagare sulla causa dell'ingrossamento dei linfonodi, il medico avrà bisogno di visitare il paziente per procedere con la palpazione dei linfonodi, e di porgli alcune domande per far chiarezza sulla condizione.

Alcune di queste domande possono includere:

  • Quando sono iniziati i primi sintomi?
  • Avete osservato un progressivo ingrossamento dei linfonodi?
  • Avete la febbre?
  • Soffrite di sudorazioni notturne?
  • Da quando durano i sintomi?
  • Avete mal di gola?
  • Avete difficoltà a respirare?
  • Avete viaggiato in paesi esteri dove ci sono le zecche?
  • Avete avuto rapporti sessuali non protetti con persone a rischio?
  • Fumate?
  • Avete perso peso inspiegabilmente?
  • Avvertite dolore durante la deglutizione?
  • Assumete qualche farmaco?
  • Avete avuto il raffreddore nell'ultimo periodo?

Per ulteriori accertamenti, il paziente potrà essere sottoposto a una serie di test diagnostici più precisi.

Analisi del Sangue

Le analisi del sangue possono essere utili per ricercare la presenza di batteri o altri agenti patogeni coinvolti nell'infiammazione.

Biopsia

La biopsia è un esame invasivo che prevede il prelievo di una porzione di tessuto, o di un intero linfonodo: il campione sarà inviato in laboratorio per un esame microscopico.

Test di Imaging

In alcuni casi, potrebbero essere necessari alcuni test di imaging, per avere un'idea più precisa del danno, e ricercare eventuali infezioni o cellule tumorali.

I test di imaging possono includere:

  • TAC (tomografia assiale computerizzata);
  • MRI (tomografia a risonanza magnetica);
  • TC (tomografia computerizzata).

Cura e Trattamenti

La terapia della linfoadenopatia è mirata a ripristinare le condizioni normali dei linfonodi, dopo aver individuato la causa scatenante.

Nella maggior parte dei casi, l'ingrossamento dei linfonodi si può risolvere senza terapie farmacologiche pesanti, soprattutto quando la causa va ricercata nelle malattie infettive stagionali.

Tuttavia, alcuni medicinali possono essere assunti per velocizzare la guarigione e alleviare i sintomi, e possono includere:

  • paracetamolo, utile per l'attività antipiretica (per abbassare la febbre) e analgesica (per allontanare il dolore);
  • FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), per alleviare il dolore;
  • antibiotici (es. amoxicillina), da assumere esclusivamente in presenza d'infezione batterica;
  • antimicotici, da assumere in presenza di infezione da funghi;
  • antiemetici, da assumere in presenza di nausea;
  • antistaminici, da assumere quando i linfonodi ingrossati riconoscono una causa allergica.

In alcuni casi particolarmente complicati, il paziente affetto può assumere sedativi e corticosteroidi per bocca.

Chirurgia

Nei casi più gravi, il paziente può essere sottoposto a interventi chirurgici di vario tipo, che possono includere:

  • rimozione chirurgica del linfonodo, intervento riservato ai casi più complicati (es. tumore);
  • rimozione chirurgica delle tonsille;
  • rimozione chirurgica delle adenoidi.

Dieta e Stile di Vita

Quando i linfonodi ingrossati sono correlati a raffreddore o ad altre malattie influenzali, per velocizzare la guarigione si possono modificare alcune abitudini alimentari e comportamentali, come ad esempio:

  • assumere alimenti ricchi di vitamina C, per ridurre la durata dei sintomi (es. agrumi, ribes, mirtilli, uva, patate, prezzemolo, broccoli);
  • assumere alimenti ricchi di vitamina A, ampiamente contenuta in tutti gli ortaggi color arancione (es. zucca, carote, peperone, melone ecc.);
  • assicurare una corretta idratazione all'organismo (es. brodo, latte, tè, infusi ecc.), per ripristinare i liquidi perduti con la sudorazione;
  • assumere yogurt e alimenti probiotici (es. kefir, crauti, tempeh) , soprattutto in caso di terapia antibiotica: i probiotici sono utili per rafforzare le difese immunitarie;
  • evitare l'assunzione di alcolici;
  • assumere alimenti ricchi di acidi grassi omega 3 e omega 6 (es. pesce come il tonno, il salmone, lo sgombro), che possono contribuire ad attenuare le reazioni infiammatorie;
  • preferire alimenti leggeri, senza sale, ricchi di fibre e facili da digerire, evitando fritti, grigliate e alimenti ricchi di grassi.

Attenzione

Non esiste una dieta per chi soffre di linfonodi ingrossati; tuttavia, considerando che spesse volte l'infiammazione è legata a una malattia influenzale, è possibile seguire i consigli generali della sana alimentazione, da rispettare durante la fase di convalescenza.

Oltre alla correzione delle abitudini alimentari, in presenza di linfoadenopatia è possibile attingere da alcuni rimedi naturali e dai vecchi rimedi della nonna, che possono includere:

  • applicare un impacco caldo e umido sulla zona coinvolta dai linfonodi ingrossati;
  • assicurare all'organismo un adeguato riposo;
  • se i sintomi persistono, rivolgersi al medico.

Integratori e Altri Rimedi

Integrare l'alimentazione con alcuni prodotti specifici potrebbe essere utile per aiutare l'organismo a rafforzare le difese immunitarie e riacquisire uno stato di salute.

Alcuni di questi integratori possono includere:

  • integratori antiossidanti di vitamina A, vitamina C e vitamina E;
  • integratori di acidi grassi omega-3 e omega-6.
  • integratori di zinco e selenio;
  • integratori erboristici immunostimolanti (es. echinacea);
  • integratori erboristici antivirali e antifungini (es. propoli).

Prevenzione

Non sempre è possibile prevenire l'ingrossamento dei linfonodi.

Tuttavia, considerando lo stretto legame con le malattie infettive, è consigliabile rispettare le norme igieniche generali per evitare di ammalarsi spesso e arrestare la diffusione dei microbi.

Attenzione

Alcune forme di ingrossamento dei linfonodi - soprattutto quando correlate a tumore - non prevedono un'efficace strategia preventiva: non a caso, è consigliato sottoporsi a periodici controlli annuali, per monitorare il proprio status di salute, per intervenire prontamente quando necessario.

Di seguito, alcune utili regole per ridurre il rischio di linfonodi ingrossati:

  • lavarsi spesso le mani con acqua e sapone neutro, prima dei pasti, dopo aver tossito o starnutito, e dopo il contatto con altre persone;
  • utilizzare detergenti igienizzanti a base di alcol per le mani (quando l'acqua non è disponibile);
  • evitare il contatto con persone influenzate, o utilizzare le dovute precauzioni (es. guanti in lattice, mascherina protettiva ecc.);
  • evitare di andare a scuola o al lavoro, per almeno i due giorni successivi alla manifestazione dei sintomi, allo scopo di limitare la diffusione dei microbi;
  • assumere integratori per rafforzare le difese immunitarie, già durante il periodo di fine estate;
  • coprire la bocca con un fazzoletto di carta mentre si tossisce o si starnutisce, dunque gettare i fazzoletti;
  • utilizzare il preservativo in caso di rapporti sessuali con persone a rischio;
  • evitare l'uso promiscuo di oggetti personali (es. spazzolino, asciugamani ecc.);
  • non fumare;
  • sottoporsi ai vaccini contro l'influenza e a vaccini specifici (es. contro la tubercolosi);
  • evitare il contatto con la saliva e con oggetti venuti a contatto con la saliva di persone che soffrono di mononucleosi.

Bibliografia e Letture Consigliate

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