Omega 3 | Benefici | Funzioni, Alimenti, Proprietà, Salute

In questo articolo parliamo degli Omega-3, delle loro Funzioni nell'organismo e delle loro Proprietà Salutistiche. Con Dosi Consigliate, Fabbisogno e Alimenti Ricchi di Omega-3. Oltre 100 Studi per Capire le Proprietà degli Integratori di Omega-3

Omega 3
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Cosa Sono

Gli Omega 3 sono una famiglia di acidi grassi essenziali e semi-essenziali, che svolgono un ruolo importante nell'organismo e possono offrire numerosi benefici per la salute.

Esistono numerosi grassi omega-3, ma quelli più conosciuti e biologicamente importanti sono:

  • acido α-linolenico (ALA);
  • acido eicosapentaenoico (EPA);
  • acido docosaesaenoico (DHA).

L'ALA è un acido grasso essenziale; significa che il corpo non può sintetizzarlo e deve quindi ottenerlo attraverso gli alimenti.

EPA e DHA possono essere sintetizzati a partire dall'ALA. Tuttavia, a causa della bassa efficienza di conversione (che peggiora con l'invecchiamento), è molto importante ottenere gli acidi grassi EPA e DHA attraverso la dieta.

  • ALA abbonda nelle noci, in alcuni semi e nei relativi oli (noci, canapa, lino, chia, olio di canola);
  • DHA ed EPA si trovano soprattutto negli alimenti di origine ittica, in particolare nei pesci grassi di acqua salata, negli oli di pesce e nell'olio di krill.

Lo Sapevi che...

Gli omega 3 vengono originariamente sintetizzati dalle microalghe, non dai pesci.
Quando i pesci consumano il fitoplancton, che consuma le microalghe, accumulano gli omega-3 nei loro tessuti, e così via nella catena alimentare marina.

A Cosa Servono

Funzioni degli Omega-3 nell'Organismo

Gli acidi grassi omega-3 fungono da:

  • componenti strutturali delle membrane cellulari;
    • il DHA, in particolare, abbonda nella retina, nel cervello e nello sperma 1;
  • precursori di mediatori lipidici bioattivi, chiamati eicosanoidi, che sono molecole di segnalazione con funzioni ad ampio raggio nei sistemi cardiovascolare, polmonare, immunitario ed endocrino 2;
  • fonte di energia.

DHA in Gravidanza

Il DHA è particolarmente importante per le donne in gravidanza e in allattamento, poiché contribuisce al normale sviluppo delle funzioni visive, cognitive e neurocomportamentali del nascituro 3.

Nomenclatura

Perché sono Chiamati Omega-3?

Come tutti gli acidi grassi, anche gli omega-3 sono costituiti da lunghe catene di atomi di carbonio, con un gruppo carbossilico (COOH) a un'estremità della catena e un gruppo metilico (CH3) all'altra.

  • L'ALA contiene 18 atomi di carbonio,
  • EPA e DHA sono considerati omega-3 "a catena lunga" perché l'EPA contiene 20 atomi di carbonio e il DHA ne contiene 22.

Gli omega-3 appartengono alla categoria dei cosiddetti PUFA o acidi grassi polinsaturi.

I PUFA si distinguono dagli acidi grassi saturi e monoinsaturi per la presenza di due o più doppi legami all'interno della loro catena carboniosa.

Come si può apprezzare dall'immagine sottostante, gli acidi grassi omega-3 sono così chiamati perché caratterizzati dalla presenza di un doppio legame carbonio-carbonio situato a 3 atomi di carbonio dall'estremità metilica (CH3).

Omega 3 Struttura

I PUFA sono spesso indicati con una sigla che indica il numero di atomi di carbonio e doppi legami.

  • ALA, ad esempio, è noto come C18: 3n-3 perché ha 18 atomi di carbonio e 3 doppi legami ed è un acido grasso n-3 od omega-3.
  • EPA è noto come C20:5n-3 e
  • DHA è noto come C22:6n-3.

Rapporto Omega-6 e Omega-3

Le due principali classi di acidi grassi polinsaturi (PUFA) sono gli acidi grassi omega-3 e omega-6.

L'acido linoleico (C18:2n-6) e l'acido arachidonico (C20:4n-6) sono due dei maggiori omega-6 presenti in natura.

Funzioni degli Eicosanoidi

Oltre al ruolo strutturale nelle membrane cellulari, gli omega-3 (insieme agli omega-6) forniscono energia per il corpo e sono usati per formare gli eicosanoidi.

Gli eicosanoidi sono molecole di segnalazione prodotte a partire dall'acido arachidonico o da altri acidi grassi polinsaturi (PUFA) a 20 atomi di carbonio.

Gli eicosanoidi sono potenti messaggeri chimici, che svolgono ruoli critici nelle risposte immunitarie e infiammatorie. Includono prostaglandine, trombossani e leucotrieni.

Gli eicosanoidi regolano processi fisiologici fondamentali, come:

  • la divisione cellulare e la crescita,
  • la coagulazione del sangue,
  • l'attività muscolare,
  • la secrezione di succhi e ormoni digestivi,
  • il movimento di sostanze come il calcio, dentro e fuori le cellule.

Sebbene esistano delle eccezioni, come visione generale:

  • gli eicosanoidi prodotti dagli omega-6 (acido arachidonico) sono potenti mediatori dell'infiammazione, della vasocostrizione e dell'aggregazione piastrinica;
  • gli eicosanoidi prodotti dagli omega-3 (EPA) bilanciano l'azione degli eicosanoidi prodotti dagli omega-6.

Per questo motivo, concentrazioni più elevate di EPA e DHA rispetto all'acido arachidonico orientano l'equilibrio degli eicosanoidi verso un'attività meno infiammatoria.

Bisogna infatti considerare che:

  • Omega-3 e Omega-6 competono per gli stessi enzimi che portano alla sintesi dei relativi eicosanoidi. Nello specifico:
    • l'ALA (omega-3) è un inibitore competitivo del metabolismo dell'acido linoleico (omega-6), e viceversa;
    • allo stesso modo, l'EPA (omega-3) compete con l'acido arachidonico (omega-6) per la sintesi di eicosanoidi, e viceversa.

Ne consegue che:

  • il rapporto omega-6/omega-3 della dieta ha un'influenza significativa sul rapporto e sulla velocità di produzione degli eicosanoidi;
  • alterare questo rapporto può modificare lo stato metabolico e infiammatorio del corpo; in particolare, un'adeguata produzione di leucotrieni derivati dall'EPA può aiutare a proteggere gli individui da attacchi di cuore e ictus, ma anche da alcune malattie infiammatorie come l'artrite, il lupus eritematoso sistemico e l'asma.

L'infiammazione cronica può infatti contribuire a quasi tutte le malattie croniche occidentali, comprese le malattie cardiache e il cancro 4, 5, 6. Gli studi hanno costantemente osservato una connessione tra un'elevata assunzione di omega-3 e un'infiammazione ridotta 7, 8, 9.

Secondo alcuni ricercatori, le proporzioni dietetiche tra omega-6 e omega-3 hanno importanti implicazioni nella patogenesi di molte malattie croniche, come le malattie cardiovascolari e il cancro 10.

In particolare, nella dieta occidentale, l'assunzione di omega-6 è molto alta rispetto a quella degli omega-3, 11.

Tipiche diete occidentali fornirebbero rapporti tra omega-6 e omega-3 tra 10:1 e 30:1 12, quando la specie umana sembra essersi evoluta con rapporti pressoché paritari (1:1) 12.

Ad ogni modo, il rapporto ottimale tra omega-6 e omega-3, se presente, non è ancora stato chiaramente definito 13. Secondo altri Autori sarebbe opportuno abbandonare questo concetto e concentrarsi sull'apporto di EPA e DHA e sulla carenza di questi acidi grassi nelle diete occidentali 14.

La maggior parte delle diete americane fornisce quantità di omega-6 più di 10 volte superiori rispetto agli acidi grassi omega-3.
Vi è un accordo generale sul fatto che gli individui dovrebbero consumare più acidi grassi omega-3 e meno omega-6 per promuovere una buona salute.
Non è tuttavia noto se esista un rapporto desiderabile tra acidi grassi omega-6 e omega-3 o in che misura un'elevata assunzione di acidi grassi omega-6 interferisca con i benefici del consumo di acidi grassi omega-3.

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Fabbisogno

SINU - LARN 2014

La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), con la IV Revisione dei Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN), ha stilato le seguenti raccomandazioni per l'assunzione di lipidi polinsaturi (PUFA).

AI - Livello di assunzione adeguata RI - Intervallo di riferimento
per l'assunzione di nutrienti
Lattanti PUFA Totali LC-PUFA 250 mg 5-10% En
Omega-6 4-8% En
Omega-3 DHA 100 mg 0,5-2,0% En
Bambini-Adolescenti PUFA Totali LC-PUFA 250 mg 5-10 % En
Omega-6 4-8 % En
Omega-3 1-3 anni: DHA 100 mg 0,5-2,0 % En
Adulti e Anziani PUFA Totali LC-PUFA 250 mg 5-10 % En
Omega-6 4-8 % En
Omega-3 0,5-2,0 % En
Gravidanza e Allattamento PUFA Totali LC-PUFA 250 mg 5-10 % En
Omega-6 4-8 % En
Omega-3 0,5-2,0 % En
DHA 100-200 mg

Legenda:

  • En = energia totale della dieta.
  • PUFA = acidi grassi polinsaturi.
  • LC-PUFA = acidi grassi polinsaturi a lunga catena, che sono soprattutto EPA e DHA, e in misura minore il DGLA (un omega-6 raro in natura).
  • ALA = acido α-linolenico;
  • EPA = acido eicosapentaenoico;
  • DHA = acido docosaesaenoico.

EFSA - Autorità europea per la sicurezza alimentare

L'EFSA raccomanda:

  • un'assunzione di acido linoleico (omega-6) pari al 4% dell'energia totale
  • un'assunzione di ALA (omega-3) pari allo 0,5% dell'energia totale;
  • un'assunzione di EPA + DHA di 250 mg/die.

Istituto di medicina degli Stati Uniti

Gli esperti del Food and Nutrition Board dell'istituto di medicina degli Stati Uniti, non hanno stabilito quantità raccomandate per gli acidi grassi omega-3, ad eccezione dell'ALA (acido alfa-linolenico).

Gli importi medi raccomandati giornalieri per l'acido alfa-linolenico (ALA) sono elencati nella seguente tabella.

Adeguata assunzione (AI) di acidi grassi omega-3
Fase di vita Età Fonte Maschi (g/giorno) Femmine (g/giorno)
Neonati 0-6 mesi ALA, EPA, DHA * 0,5 0,5
Neonati 7-12 mesi ALA, EPA, DHA 0,5 0,5
Bambini 1-3 anni ALA 0,7 0,7
Bambini 4-8 anni ALA 0,9 0,9
Bambini 9-13 anni ALA 1,2 1,0
Adolescenti 14-18 anni ALA 1,6 1,1
Adulti 19 anni e più ALA 1,6 1,1
Gravidanza tutte le età ALA - 1,4
Allattamento tutte le età ALA - 1,3
* Tutti gli acidi grassi polinsaturi omega-3 presenti nel latte umano possono contribuire all'AI per i bambini

American Heart Association

Persone senza malattia cardiovascolare documentata

L'American Heart Association consiglia di mangiare una varietà di pesce (preferibilmente grasso) almeno due volte (due porzioni) a settimana 15. Due porzioni di pesce grasso forniscono circa 500 mg di EPA più DHA.

Le donne incinte e i bambini dovrebbero evitare i pesci che, in genere, hanno livelli più alti di metilmercurio (tile gibboso, pesce spada, squalo, sgombro reale).

Persone con malattia coronarica documentata

L'American Heart Association consiglia consumare circa 1 grammo al giorno di EPA + DHA preferibilmente da pesce grasso o di prendere in considerazione integratori EPA + DHA in consultazione con un medico.
I pazienti che hanno bisogno di ridurre i trigliceridi sierici possono assumere 2-4 g/die di integratori EPA + DHA sotto la guida di un medico.

Linus Pauling Institute

Il Linus Pauling Institute raccomanda che gli adulti in buona salute aumentino l'assunzione di grassi omega-3 mangiando pesce due volte alla settimana e consumando cibi ricchi di acido α-linolenico, come noci, semi di lino e olio di semi di colza o di canola.
Se non si consuma regolarmente pesce, considerare l'assunzione di un supplemento di olio di pesce da due grammi più volte alla settimana 15.

ISSFAL

La Società Internazionale per lo studio degli acidi grassi e dei lipidi (ISSFAL) raccomanda per gli adulti sani un'assunzione di:

  • Acido linoleico pari al 2% dell'energia totale della dieta.
  • ALA pari allo 0,7% dell'energia totale della dieta.
  • Un minimo di 500 mg / die di EPA più DHA per la salute cardiovascolare 16.

Alimenti Ricchi di Omega-3

È possibile ottenere quantità adeguate di omega-3 mangiando una varietà di alimenti, tra cui:

  • Pesce e prodotti della pesca (specialmente pesci grassi che vivono in acque fredde e pesce azzurro, come salmone, sgombro, tonno, aringa e sardine);
  • Frutta a guscio e semi (come semi di lino, semi di chia e noci);
  • Alcuni oli vegetali (come olio di semi di lino, olio di soia e olio di canola);
  • Alimenti fortificati.

Per quanto riguarda la distribuzione dei vari omega-3 negli alimenti:

  • ALA: si trova in alimenti come semi di lino, olio di semi di lino, olio di canola, semi di chia, noci, semi di canapa e soia.
  • EPA: si trova principalmente nei prodotti di origine animale, come il pesce grasso e l'olio di pesce. Tuttavia, anche alcune microalghe marine contengono EPA.
  • DHA: come l'EPA, si trova principalmente nei prodotti di origine animale come il pesce grasso e l'olio di pesce.
    Carne, uova e prodotti lattiero-caseari ottenuti da animali allevati al pascolo tendono a contenere quantità modeste ma significative di questo acido grasso essenziale.

Omega-3 nel Pesce

Il contenuto di omega-3 del pesce varia ampiamente.

I pesci grassi che vivono in acque fredde, come il salmone, lo sgombro, il tonno, l'aringa e le sardine contengono quantità elevate di omega-3, mentre i pesci con un contenuto di grassi inferiore, come tilapia e merluzzo, i pesci di acqua dolce, i molluschi e i crostacei ne contengono quantità inferiori.

Il contenuto di omega 3 dipende anche dalla composizione del cibo che il pesce consuma 17. I pesci allevati di solito hanno livelli più alti di EPA e DHA rispetto ai pesci catturati in natura, ma molto dipende dal cibo con il quale vengono nutriti 18, 19.

Ad esempio, un'analisi della composizione di acidi grassi nel salmone atlantico allevato ha dimostrato che il contenuto di EPA e DHA è diminuito significativamente tra il 2006 e il 2015, a causa della sostituzione degli ingredienti marini tradizionali nei mangimi con altri ingredienti 20.

Il manzo è molto povero di omega-3, ma la carne delle mucche allevate al pascolo contiene livelli leggermente più alti di omega-3, principalmente ALA, rispetto a quella proveniente da mucche nutrite con cereali 21.

Fonti alimentari selezionate di ALA, EPA e DHA
Alimenti ALA (g) DHA (g) EPA (g)
Olio di semi di lino, 1 cucchiaio 7,26
Semi di Chia, 1 oncia (28,3g) 5,06
Noci, 1 oncia (28,3g) 2,57
Semi di lino, interi, 1 cucchiaio 2,35
Salmone, Atlantico, allevato, cotto, 3 once (85g) 1,24 0,59
Salmone, Atlantico, selvatico, cotto, 3 once (85g) 1,22 0,35
Aringhe, Atlantico, cotte, 3 once * (85g) 0,94 0,77
Olio di canola, 1 cucchiaio 1,28
Sardine, in scatola in salsa di pomodoro, scolate, 3 once * (85g) 0,74 0,45
Sgombro, Atlantico, cotto, 3 once * (85g) 0,59 0,43
Salmone, rosa, in scatola, sgocciolato, 3 once * (85g) 0,04 0,63 0,28
Olio di soia, 1 cucchiaio 0,92
Trota, arcobaleno, selvatica, cotta, 3 once (85g) 0,44 0,40
Noci nere, 1 oncia (28,3g) 0,76
Maionese, 1 cucchiaio 0,74
Ostriche, orientali, selvatiche, cotte, 3 once (85g) 0,14 0,23 0,30
Branzino, cotto, 3 once * (85g) 0,47 0,18
Edamame, congelato, preparato, ½ tazza (118,3ml) 0,28
Gamberi, cotti, 3 once * (85g) 0,12 0,12
Fagioli fritti, in scatola, vegetariani, ½ tazza (118,3ml) 0,21
Aragosta, cotta, 3 once * (85g) 0,04 0,07 0,10
Tonno, leggero, in scatola, scolato, 3 once * 0,17 0,02
Tilapia, cotta, 3 once * (85g) 0,04 0,11
Capesante, cotte, 3 once * (85g) 0,09 0,06
Merluzzo, Pacifico, cotto, 3 once * (85g) 0,10 0,04
Tonno, pinna gialla, cotto, 3 once * (85g) 0,09 0,01
Fagioli, in scatola ½ tazza (118,3ml) 0,10
Fagioli al forno, in scatola, vegetariani, ½ tazza (118,3ml) 0,07
Carne macinata, 85% magro, cotta, 3 once ** (85g) 0,04
Pane di frumento integrale, 1 fetta (32 g) 0,04
Uovo cotto, 1 uovo (50g) 0,03
Pollo, petto, arrosto, 3 once (85g) 0,02 0,01
Latte, a basso contenuto di grassi (1%), 1 tazza (236,5ml) 0,01

* Ad eccezione di quanto osservato, il database USDA non specifica se i pesci sono allevati o catturati.
** Il database USDA non specifica se le carni sono alimentate con erba o alimentate con cereali.

Integratori di Omega-3

L'olio di semi di lino è un efficace supplemento di ALA, che può essere integrato anche attraverso oli meno comuni, come l'olio di kiwi, l'olio di chia, l'olio di olivello spinoso, l'olio di canapa o l'olio di mirtillo rosso.

Gli omega-3 a lunga catena (EPA e DHA) sono presenti in diverse formulazioni di integratori alimentari, tra cui olio di pesce, olio di krill, olio di fegato di merluzzo e prodotti vegani contenenti olio di microalghe.

  • Un tipico integratore di olio di pesce fornisce circa 1.000 mg di olio di pesce, contenente 180 mg di EPA e 120 mg di DHA, ma le dosi variano ampiamente .
  • Gli esteri etilici di EPA e DHA (etil-EPA ed etil-DHA) sono fonti concentrate di acidi grassi omega-3 a catena lunga, che forniscono più EPA e DHA per grammo di olio.
  • L'olio di Krill contiene gli omega-3 principalmente come fosfolipidi e una ricerca limitata suggerisce che questi hanno una biodisponibilità leggermente superiore rispetto agli omega-3 nell'olio di pesce 22, 23, 24.
  • L'olio di fegato di merluzzo è un altra ricca fonte di EPA e DHA, ma alcuni preparati di olio di fegato di merluzzo possono contenere quantità eccessive di vitamina A preformata (retinolo).

Il contenuto di EPA e DHA varia in ciascuna di queste preparazioni, rendendo necessario leggere le etichette degli integratori al fine di determinare i livelli di EPA e DHA forniti da un particolare supplemento.

Modo d'Uso

Tutti gli integratori di acidi grassi omega-3 vengono assorbiti in modo più efficiente con i pasti. Dividendo la dose giornaliera in due o tre dosi più piccole durante il giorno si riduce il rischio di effetti collaterali gastrointestinali.

Benefici

Ormai da decenni, i ricercatori stanno studiando gli omega-3 per capire come influiscono sulla salute.

Come spesso accade quando si tratta di studiare il rapporto tra dieta e salute, anche per gli omega-3 ci troviamo di fronte a una enorme mole di studi, con risultati spesso contrastanti.

Malattie cardiovascolari

Moltissimi studi dimostrano che mangiare pesce grasso e altri tipi di pesce come parte di un modello alimentare sano ed equilibrato, aiuta a mantenere un cuore sano e a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.

Sulla base di prove scientifiche preliminari, gli omega-3 potrebbero avere un'azione positiva nel:

  • combattere l'infiammazione 25, 26, 27.
  • aumentare il colesterolo buono HDL 28, 29, 30;
  • ridurre i valori di trigliceridi, solitamente nell'intervallo del 15-30% 31, 32, 33;
  • ridurre i valori di colesterolo totale e LDL (colesterolo cattivo), anche se gli studi sono contrastanti e alcuni studi rilevano aumenti dell'LDL 34, 35.
  • prevenire la formazione di coaguli del sangue 36, 37.

Gli acidi grassi omega-3 possono anche migliorare la resistenza all'insulina, l'infiammazione e i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari nelle persone con sindrome metabolica 38, 39, 40.

Tuttavia, nonostante tutti questi benefici, non è chiaro se gli integratori di omega-3 possano offrire una protezione dalla maggior parte dei problemi cardiaci.

Attualmente, ad esempio, non vi è alcuna prova convincente che gli integratori di omega-3 possano prevenire infarti o ictus e, in tal senso, molti studi non hanno rilevato alcun beneficio 41, 42.

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Salute e sviluppo del bambino

Il DHA rappresenta il 40% degli acidi grassi polinsaturi presenti nel cervello e il 60% di quelli della retina 43, 44.

Pertanto, non sorprende che i bambini che assumono adeguate quantità di DHA godano di una vista migliore di quella dei bambini che non raggiungono gli apporti consigliati 45.

Durante la gravidanza e l'allattamento, mangiare da 250 a 350 grammi a settimana di pesce e altri prodotti della pesca può migliorare la salute del bambino. Tuttavia, è importante scegliere pesci che sono più ricchi in EPA e DHA e più poveri di mercurio. Esempi sono salmone, aringa, sardine e trota.

Non è chiaro se l'assunzione di integratori alimentari contenenti EPA e DHA durante la gravidanza o l'allattamento al seno influenzi la salute o lo sviluppo del bambino. Tuttavia, alcuni studi dimostrano che l'assunzione di questi integratori può aumentare leggermente il peso di un bambino alla nascita e il periodo di tempo in cui il bambino rimane nel grembo materno.

Ottenere abbastanza omega-3 durante la gravidanza sembra comunque associato a numerosi benefici per il bambino, inclusi 46, 47, 48:

  • Maggiore intelligenza
  • Migliori capacità comunicative e sociali
  • Meno problemi comportamentali
  • Diminuzione del rischio di ritardo dello sviluppo
  • Diminuzione del rischio di ADHD, autismo e paralisi cerebrale

Il latte materno contiene DHA; anche la maggior parte delle formule di latte artificiale sono arricchite in DHA.

Prevenzione del Cancro

Alcuni studi suggeriscono che le persone che ottengono più omega-3 da alimenti e integratori alimentari possono avere un rischio più basso di cancro al seno e forse di cancro del colon-retto.

Tuttavia, un ampio studio clinico ha rilevato che gli integratori di omega-3 non riducono il rischio complessivo di cancro o il rischio di cancro al seno, alla prostata o al colon-retto.

  • È interessante notare come alcuni studi dimostrino che le persone che consumano più omega-3 hanno un rischio inferiore del 55% di cancro del colon 49, 50.
  • Inoltre, il consumo di omega-3 è legato a un ridotto rischio di cancro alla prostata negli uomini e di cancro al seno nelle donne.
  • Tuttavia, come ricordato non tutti gli studi hanno dato gli stessi risultati 51, 52, 53.

Ulteriori sperimentazioni cliniche in corso aiuteranno a chiarire se gli omega-3 influenzano il rischio di cancro.

Morbo di Alzheimer, demenza e funzione cognitiva

Alcune ricerche, ma non tutte, mostrano che le persone che consumano più omega-3 da alimenti come i pesci possono avere un rischio più basso di sviluppare la malattia di Alzheimer, la demenza e altri problemi di declino della funzione cognitiva.

  • Diversi studi, ad esempio, collegano l'assunzione più elevata di omega-3 a una riduzione del declino mentale correlato all'età e a un ridotto rischio di malattia di Alzheimer 54, 55, 56.
  • Una revisione di studi controllati suggerisce che gli integratori di omega-3 possono essere utili nell'insorgenza della malattia, quando vi è una leggera compromissione della funzionalità cerebrale e i sintomi del morbo di Alzheimer sono ancora molto lievi 57.
  • Bassi livelli di omega-3 sono stati segnalati in persone con disturbi psichiatrici 58.
  • Gli studi suggeriscono che gli integratori di omega-3 possono ridurre la frequenza degli sbalzi d'umore e le ricadute nelle persone con schizofrenia e disturbo bipolare 59, 60, 61.
  • L'integrazione con acidi grassi omega-3 può anche ridurre il comportamento violento 62.

Sono comunque necessari ulteriori studi sugli effetti degli omega 3 sul cervello.

Degenerazione maculare legata all'età (AMD)

Il DHA, un tipo di omega-3, è un componente strutturale importante della retina dell'occhio 63.

Quando non si ottiene abbastanza DHA dalla dieta, possono quindi sorgere problemi alla vista 64, 65.

La degenerazione maculare legata all'età è una delle principali cause di perdita della vista tra gli anziani.

Gli studi suggeriscono che le persone che ottengono quantità superiori di omega-3 dalla dieta possono avere un rischio più basso di sviluppare l'AMD 66, 67. Tuttavia, una volta che qualcuno ha sviluppato l'AMD, l'assunzione di integratori di omega-3 sembra inefficace nell'impedire alla malattia di peggiorare.

Artrite reumatoide

L'artrite reumatoide è una malattia autoimmune che colpisce le articolazioni, provocando dolore cronico, gonfiore, rigidità e perdita di funzionalità articolare.

Alcune sperimentazioni cliniche hanno dimostrato che l'assunzione di integratori di omega-3, in associazione ai farmaci standard e ad altri trattamenti, può aiutare a gestire l'artrite reumatoide.

Ad esempio, le persone affette da artrite reumatoide che assumono integratori di omega-3 potrebbero aver bisogno di meno farmaci antidolorifici, ma non è chiaro se i supplementi riducano il dolore alle articolazioni, il gonfiore o la rigidità mattutina 68.

Depressione

Diversi studi mostrano che le persone che consumano regolarmente omega-3 hanno meno probabilità di essere depresse 69, 70.

Inoltre, quando le persone affette da depressione o ansia iniziano ad assumere integratori di omega 3, i loro sintomi migliorano 71, 72, 73.

Uno studio ha persino riscontrato che l'EPA è efficace contro la depressione quanto un comune antidepressivo 74.

Sebbene alcuni dati suggeriscano che l'integrazione con acidi grassi omega-3 possa essere un utile complemento nella terapia della depressione, del disturbo bipolare e della schizofrenia, la grande eterogeneità tra gli studi impedisce una determinazione conclusiva dell'efficacia terapeutica

ADHD nei bambini

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è una malattia comportamentale caratterizzata da disattenzione, iperattività e impulsività 77.

Diversi studi osservano che i bambini con ADHD hanno livelli ematici più bassi di acidi grassi omega-3 rispetto ai loro coetanei sani 78, 79.

Inoltre, numerosi studi osservano che gli integratori di omega-3 possono ridurre i sintomi dell'ADHD. Gli omega-3, ad esempio, aiutano a migliorare la disattenzione e il completamento delle attività. Riducono anche iperattività, impulsività, irrequietezza e aggressività 80, 81, 82, 83.

Recentemente, i ricercatori hanno osservato che gli integratori di olio di pesce costituiscono uno dei trattamenti più promettenti per l'ADHD 84.

Altre condizioni

I ricercatori hanno studiato l'utilità dell'assunzione di integratori di omega-3 in numerosi aspetti della salute umana. A tal proposito, sono state raccolte evidenze preliminari per una potenziale utilità degli omega 3 nel:

  • ridurre le allergie infantili 85, 86;
  • ridurre il rischio di asma nei bambini e nei giovani adulti 87, 88;
  • ridurre il rischio di osteoporosi 89, 90;
  • ridurre il dolore mestruale 91, 92, 93;
  • ridurre efficacemente l'accumulo di grasso e l'infiammazione del fegato nelle persone con steatosi epatica non alcolica 94, 95;
  • combattere alcune malattie autoimmuni, soprattutto durante i primi anni di vita:
    • gli studi dimostrano che ottenere abbastanza omega-3 durante il primo anno di vita è legato a un ridotto rischio di sviluppare diverse malattie autoimmuni, tra cui diabete di tipo 1 e sclerosi multipla 96, 97, 98.
    • gli omega-3 potrebbero risultare utili anche nel trattamento di lupus, artrite reumatoide, colite ulcerosa, morbo di Crohn e psoriasi 99, 100, 101, 102.

Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno i potenziali benefici degli omega-3 per queste e altre condizioni.

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Avvertenze

  • Non superare la dose giornaliera consigliata dal medico o riportata in etichetta e/o nel foglio illustrativo.
  • Tenere il medicinale o l'integratore di omega-3 lontano dalla vista e dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.
  • Gli integratori di omega 3 non vanno intesi quali sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
  • L'assunzione di integratori di omega 3 in presenza di situazioni particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del Paziente, saprà dare i migliori consigli.
  • Specialmente in gravidanza, è essenziale l'approvvigionamento di omega 3 da fonti assolutamente sicure e certificate.

Controindicazioni

  • L'integrazione di omega 3 è da considerarsi generalmente controindicata nei casi di ipersensibilità ai principi attivi, alla fonte di estrazione o a uno qualsiasi degli eccipienti del prodotto.
  • Ad esempio, in caso di allergia al pesce, è sconsigliabile assumere integratori di omega-3 che sono derivati da olio di pesce. Da valutare, invece, l'assunzione di omega-3 da fitoplancton (microalghe marine).
  • Cautela in caso di contemporanea somministrazione di EPA e DHA con medicinali che agiscono sulla coagulazione del sangue (farmaci anticoagulanti e antiaggreganti, come FANS e warfarin), perché potrebbe verificarsi un aumento del tempo di sanguinamento.
  • L'Orlistat (Xenical, Alli) è un farmaco utilizzato per la perdita di peso, che agisce riducendo l'assorbimento dei grassi alimentari dall'intestino.
    C'è qualche preoccupazione che l'orlistat possa anche diminuire l'assorbimento di omega-3 quando vengono assunti insieme.
    Per evitare questa potenziale interazione, è opportuno assumere orlistat e integratori di omega-3 almeno a 2 ore di distanza.
  • Poiché EPA e DHA possono rallentare la coagulazione del sangue, vi è la preoccupazione che possa aumentare il rischio di sanguinamento durante e dopo l'intervento chirurgico. Si consiglia pertanto di interrompere l'uso di integratori di EPA e DHA almeno 2 settimane prima di un intervento chirurgico programmato.

Effetti Collaterali

I più comuni effetti collaterali a cui possono andare in contro le persone trattate con EPA e DHA includono:

  • disturbi allo stomaco e/o all'intestino;
  • nausea, difficoltà a digerire, dolore alla parte alta dell'addome, diarrea e rigurgiti sgradevoli al sapore di pesce.

Contaminanti negli integratori

Sebbene siano state sollevate preoccupazioni riguardo al potenziale degli integratori di acidi grassi omega-3 derivati ​​dall'olio di pesce di contenere metilmercurio, PCB e diossine, diverse analisi di laboratorio indipendenti negli Stati Uniti hanno riscontrato che gli integratori di acidi grassi omega-3 disponibili in commercio sono privi di metilmercurio, PCB e diossine 103.

L'assenza di metilmercurio negli integratori di acidi grassi omega-3 può essere spiegata dal fatto che il mercurio si accumula nel muscolo, piuttosto che nel grasso del pesce 104.

In generale, gli oli estratti dalle carni dei pesci contengono livelli inferiori di PCB e altri contaminanti liposolubili rispetto agli oli di fegato di pesce. Inoltre, gli oli di pesce che sono stati maggiormente raffinati e deodorati contengono livelli inferiori di PCB 105.

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